Spazio Diamante, 3-6 aprile gli spettacoli "Seawall" e "Il bambino dalle orecchie grandi"

 


SEAWALL

di Simon Stephens
produzione Malalingua ETS

con FABRIZIO LOMBARDO

SPAZIO DIAMANTE  SALA GREY

3-6 aprile 2025

SEA WALL è la storia di Alex, un giovane fotografo, e della sua famiglia.
Una storia che ci permette di riscoprire le meraviglie del quotidiano.

Il protagonista parla direttamente allo spettatore, come fosse un amico, un confidente. Un flusso di coscienza attraverso cui impariamo a conoscere Helen, sua moglie, e Arthur, il padre di lei, nella cui casa in Francia la coppia è solita passare le vacanze; e naturalmente la Piccola Lucy, la loro figlia.
La storia dell’evolversi di questi rapporti, dei viaggi estivi e delle grandi questioni esistenziali che la vita, a volte, spalanca davanti a noi come un abisso: Dio esiste? E se esiste, è un uomo? O una semplice idea? Un monologo denso ma trasparente come una distesa d’acqua, tra le cui pieghe traspaiono dubbi, domande e confessioni.
ll testo, ormai rappresentato in tutto il mondo, è stato messo in scena per la prima volta nel 2008 al Bush Theatre di Londra.

IL BAMBINO DALLE ORECCHIE GRANDI

dal 3 al 6 aprile SPAZIO DIAMANTE

con Anna Bellato e Leonardo Maddalena

scritto e diretto da Francesco Lagi

disegno suono Giuseppe D’Amato

scena Salvo Ingala

luci Martin E. Palma

uno spettacolo di Teatrodilina

produzione Compagnia Lombardi Tiezzi

SALA WHITE

Torna allo Spazio Diamante la compagnia Teatrodilina dopo i 4 sold out di Le vacanze dei signori Lagonìa centrando l’attenzione sui risvolti del rapporto di coppia, nel suo sperimentarsi: dal 3 al 6 aprile Il bambino dalle orecchie grandi, con Anna Bellato e Leonardo Maddalena scritto e diretto da Francesco Lagi.  

Un susseguirsi rapido di scene, a segnare le probabili sfaccettature del sentimento, ci introduce in una dimensione quotidiana del vivere: una visione ironica, a tratti malinconica, disegna per frammenti le dinamiche di un discorso amoroso.

Il bambino dalle orecchie grandi è un viaggio in una relazione, nella storia reale e ipotetica di una coppia. Ci sono un uomo e una donna che si sono appena conosciuti. Sono due persone che si avviano a stare insieme tra note lievi e incerte in bilico tra il loro presente e il loro passato. Tra la sensazione di essere un amore tutto nuovo ma anche in qualche modo già vissuto. C’è lo stupore di avere a che fare con una persona e di non capire bene chi sia, lo straniamento e la grazia di questa sensazione. La possibilità di essere una coppia e la paura di scambiare il caso per il destino. C’è la raccolta punti della marmellata e la sindrome di non mettere mai i tappi alle cose. Ci sono alcune morti e la questione se i vegetariani possano mangiare il pesce oppure no. C’è il suono delle cose che si rompono e che quando sono rotte non si aggiustano più. L’ipotesi, improbabile ma possibile, di essersi già conosciuti prima, chissà quando in una vita precedente. E poi c’è il bambino, quello dalle orecchie grandi, che dichiara la sua esistenza. Quel bambino che potrebbe rimanere un’ipotesi ma anche nascere e diventare realtà.

Una nostalgia divertente e divertita, un’umanità familiare e senza eccessi, segnano una narrazione che ha l’impronta distintiva della compagnia Teatrodilina: la scrittura e la regia di Francesco Lagi curano relazioni quotidiane colte nel loro farsi, fotografando tutte le incertezze del vivere contemporaneo e lasciando spazio a un gruppo di attori affiatato e che vibra all’unisono sul testo.

 


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