"Solo con una parola": il ritorno di Valerio Scanu tra emozioni e autenticità

Valerio Scanu torna sulle scene con "Solo con una parola", un brano che segna un nuovo capitolo nel suo percorso musicale. Un pezzo introspettivo e intenso, che conferma la sua capacità di emozionare il pubblico. Fattitaliani ha incontrato Valerio per parlare di questo nuovo singolo, della sua evoluzione artistica e delle sfide affrontate.

"Solo con una parola" è un brano molto intimo. Da dove nasce l'ispirazione?

"Solo con una parola" è un brano che nasce per raccontare una storia: la storia di una persona che si spoglia di tutto il superfluo per dare valore e importanza alle cose sostanziali della vita. Inizialmente è nato solo ed unicamente per raccontare questa storia, e col tempo è diventato anche la mia storia, proprio perché sto vivendo un periodo in cui ho realmente capito quanto poco mi importi del superfluo e quanto siano importanti certe cose nella vita.

Hai firmato il pezzo insieme a Elio De Pasquale. Com'è stato il processo di scrittura?

Il brano è stato scritto da Elio De Pasquale, e io sono intervenuto nella stesura di alcune parti del testo. Sono entrato in corsa, quando il brano era già particolarmente formato, per cui, per onestà, devo dire che era già bello prima del mio intervento.

Quali sono le emozioni che speri di trasmettere con questa canzone?

Questo è un brano che a me piace cantare e che canto per il piacere di farlo, che è la cosa primaria. L’interpretazione del brano è molto soggettiva: non vuole essere una lezione di vita o un invito a un modo di vivere. Ma se ognuno di noi lasciasse un po’ di superfluo per dare importanza alla sostanza, sarebbe cosa buona e giusta.

Hai avuto un percorso artistico molto variegato, dal Festival di Sanremo ai programmi televisivi. Cosa ti ha lasciato ogni esperienza?

Ogni esperienza fa crescere sempre, ma non solo da un punto di vista artistico: è una crescita di tipo umano. Quando l’essere umano cresce, inevitabilmente cresce anche l’artista, se ben affiancato.

Hai studiato Giurisprudenza e ti sei laureato con il massimo dei voti. Come si concilia questa parte della tua vita con la musica?

La laurea è stata il desiderio di chiudere un cerchio. Io, da bambino, sono sempre stato studioso e ho interrotto gli studi per affrontare l’esperienza di Amici di Maria De Filippi. Dopo aver fatto Sanremo, lo stesso anno mi sono diplomato. Dopo qualche anno ho deciso di iscrivermi all’università e di vivere appieno la vita universitaria. È così.

La musica italiana sta attraversando un grande cambiamento con l'affermazione di nuovi generi. Come vedi il tuo stile all'interno di questa evoluzione?

Io faccio la musica che amo e cerco di essere sempre me stesso, senza farmi condizionare troppo da fattori esterni. Credo che la musica fatta in maniera, passami il termine, “vecchia” (inteso come studio, passione, dedizione, eccetera) sia un po’ passata di moda… ma io non demordo.

Dopo Solo con una parola, possiamo aspettarci un nuovo album?

Assolutamente sì. Ho un album pronto, ma sto sempre sperimentando nuove cose, quindi vedremo più in là cosa accadrà.

 

 

 

Fattitaliani

#buttons=(Accetta) #days=(20)

"Questo sito utilizza cookie di Google per erogare i propri servizi e per analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google, unitamente alle metriche sulle prestazioni e sulla sicurezza, per garantire la qualità del servizio, generare statistiche di utilizzo e rilevare e contrastare eventuali abusi." Per saperne di più
Accept !
To Top