A Parma verrà intrecciato un nastro lungo come un romanzo russo tra le case, le botteghe, i bar e le vite del quartiere che ospita il Festival della Lentezza, tra Borgo delle Colonne e Piazzale S. Francesco.
Non è un atto vandalico, non è un flash mob, è qualcosa di più sovversivo: è un gesto di lentezza premeditata.
Il Festival giunto all'undicesima edizione, che si terrà dal 6 all’8 giugno 2025, promuove questa installazione urbana, che preferisce pensare come una ribellione tessile: un filo che ricuce ciò che la modernità ha strappato. Lentamente, ostinatamente, come si rammenda un vestito a cui teniamo troppo per buttarlo via.
Il laboratorio creativo e gratuito “Il Ministro degli Intrecci” - come se esistesse davvero un ministero per ricucire ciò che la fretta continua a strappare - è aperto a tutte/i, dai 15 ai 99 anni e sarà condotto da Laura Casali della compagnia Anellodebole, in collaborazione con l’Università di Parma e Progetto Itaca. Gli incontri - che si terranno nella sede del Progetto Itaca, in Borgo Pipa, 3 - inizieranno martedì 8 aprile 2025, proseguiranno il 15 e 29 aprile, poi a maggio il 13, 20 e 27, fino al 3 giugno, per culminare nei giorni del Festival (6, 7 e 8 giugno) in una performance collettiva.
Il bello è che non si tratta di un nastro qualsiasi, comprato in blocco da qualche fornitore, per risparmiare sull'arte. No, sono i lenzuoli di casa - quelli vissuti, dormiti, sognati – che vengono raccolti, tagliati e ricuciti. C'è una saggezza antica in questo riciclo: prima di essere un'installazione artistica è una lezione di economia domestica che nessuna nonna avrebbe mai dimenticato.
Il progetto si ispira a Maria Lai, che nel 1981 legò le case di Ulassai (NU) con un nastro fino alla montagna. Perché è sempre la stessa storia: abbiamo bisogno di fili che ci leghino, di trame che ci tengano insieme, mentre tutto congiura per separarci, isolarci, trasformarci in monadi connesse solo virtualmente.
La cosa più rivoluzionaria è che questo nastro non è un percorso che porta da qualche parte, ma un invito all'incontro. In fondo è questo che abbiamo dimenticato: che la vita non è una linea retta dall'ingresso all'uscita, ma una serie di nodi, di intrecci, di relazioni.
Maria Lai diceva: «Il gioco è l'arte dei bambini, l'arte è il gioco degli adulti». Ecco, in questo Festival si gioca seriamente a fare comunità. Nel mondo iperconnesso e cronicamente solo di oggi, legare fisicamente le case con un nastro fatto di lenzuola dismesse potrebbe sembrare un gesto primitivo. Ed è proprio la sua arcaica semplicità a renderlo così necessario.
Per info e iscrizioni festivalentezza@
Il Festival della Lentezza è organizzato da Turbolenta APS e da Comuni Virtuosi, in collaborazione con il Comune di Parma e gode del patrocinio della Provincia di Parma e dell’Università di Parma, con il patrocinio e contributo della Regione Emilia-Romagna.