Alla Scala si è tenuto il concerto organizzato dall’ANPI per l’80° anniversario della Liberazione.
Da oggi al 2 maggio il Teatro alla Scala pubblica sul suo sito web (www.teatroallascala.org) la registrazione d’archivio del concerto straordinario diretto da Claudio Abbado per il trentennale cinquant’anni fa, il 25 aprile 1975, con Maurizio Pollini, Claudio Desderi e l’Orchestra della Scala.Un ringraziamento particolare va a Daniele Abbado, alla Fondazione Claudio Abbado, a Marilisa e Daniele Pollini e a Barbara Desderi e all’Orchestra del Teatro alla Scala oltre che a Deutsche Grammophon per la cortese concessione dei diritti.
In
quell’occasione l’Orchestra della Scala suonò senza compenso, con il contributo
di Maurizio Pollini al pianoforte in un programma sulla pagina tutto
beethoveniano: il Concerto n. 4 in sol maggiore op. 58 e la Sinfonia
n. 3 “Eroica”. In testa si aggiunse però il Lied “Ich bin der Welt abhanden
gekommen” dai Rückert-Lieder di Gustav Mahler interpretato da Claudio Desderi,
Pollini eseguì come bis lo Scherzo op. 39 di Fryderick Chopin e il concerto si
concluse con le sinfonie da I Vespri siciliani e La forza del destino
di Giuseppe Verdi. L’evento coinvolse tutta la città e venne diffuso su grandi
schermi sia in Piazza della Scala, chiusa al traffico, sia in Galleria Vittorio
Emanuele.
Dieci
anni dopo, il 25 aprile 1985, Abbado e Pollini sarebbero tornati a celebrare
insieme il 25 aprile con la “giovane” Filarmonica della Scala, nata solo tre
anni prima, per la celebrazione del 40° Anniversario, aprendo al pubblico la
prova di un concerto con musiche di Schumann e Stravinskij. Il 25 aprile 1985 fu
invece Luciano Berio a dirigere gli scaligeri in occasione del 50° della
Liberazione.
La
pubblicazione gratuita della registrazione del concerto testimonia l’importanza
del patrimonio conservato nell’Archivio Musicale scaligero e in generale della valorizzazione
degli archivi del Teatro. Tra giovedì 22 e sabato 24 maggio 2025 il Teatro alla
Scala ospiterà presso il Ridotto delle Gallerie il Convegno di studi “Archivi
Paralleli”, un momento di approfondimento che partendo dal cammino di
integrazione tra i numerosi archivi teatrali italiani, amplia lo sguardo anche
ad archivi non prettamente teatrali, ma strettamente connessi all’attività dei
teatri per ragioni storiche o produttive.