VERSO UNA FILOSOFIA: UN VIAGGIO CON SGALAMBRO E GLI ALTRI
Non
un saggio.
Non
un trattato.
Non
un pamphlet.
Nemmeno
un manuale.
Forse
una ricerca odeporica del quotidiano vivere della e nella filosofia nell’attesa
dell’eterno ritorno circolare.
D’altronde,
lo si può intuire già dal titolo che Pierfranco Bruni ha scelto: “Verso un
filosofia” (Solfanelli, 2025).
Non
c’è riva e non c’è approdo finale.
Questo
libro è un viaggio, dunque, che ha per meta, non tanto la filosofia, ma il
viaggio stesso speso ricercandone le fattezze. Un viaggio pertanto incidentato
e senza segnaletica, in cui è talvolta permesso perdersi, rigenerare dal caos e
ricominciare.
Bruni
dà vita, quindi, una lunga riflessione, che si articola lungo 280 pagine, la
filosofia come esperienza esistenziale e non solo accademica, insistendo sulla
tensione tra razionalità e mistero.
È
lo stesso autore a chiarirlo nella prefazione: «Il filosofo non è un fatto. È
una eresia. ».
E
cos’è l’eresia, in fondo, se non una strenua testimonianza del proprio strappo
alla norma?
Poteva,
dunque, un libro che parte da questo assunto rifarsi alla convenzione?
No,
mai. L’eretico abiura la convenzione, strappa gli argini, riscrive gli
itinerari.
Bruni
non propone, quindi, un trattato sistematico o un saggio accademico, ma un
viaggio in dialogo fra pensieri, denso di immagini e riferimenti letterari.
L’eretico
pensare non può essere completamente istituzionalizzato o ridotto a un sistema.
La filosofia, secondo questa prospettiva, è un’esperienza di sradicamento, di
perdita e di ricerca continua: l’isola è destinata a sprofondare, così come
l’uomo è destinato alla dissoluzione. Questo sembrerebbe suggerire il filosofo
che ha acceso la miccia per questo scritto, ossia Sgalambro. Eppure, come Bruni
sottolinea, il suo è un nichilismo sorretto da un’ironia sottile, di cui il
filosofo siciliano era maestro. Dove c’è spazio per l’ironia, c’è lo spazio per
la ricerca.
La
ricerca, dunque, continua, al di là del destino dell’isola, al di là dell’uomo.
E
si torna a Nietzsche.
Lo
si diceva in apertura: è un viaggio all’insegna dell’eterno ritorno.
La
dimensione esistenziale della filosofia emerge nella tensione tra il pensiero e
il linguaggio: può la filosofia essere ridotta a un discorso razionale, o deve
inevitabilmente sfociare nella poesia e nella metafora?
Ebbene,
Bruni sembrerebbe suggerire, attraverso il proprio stile di scrittura, che il
pensiero filosofico non può prescindere dalla sua componente evocativa e
poetica, inserendosi nel solco della tradizione nietzschiana. Come Nietzsche, d’altronde,
il suo viaggio da scrittore è iniziato proprio nella poesia.
Il
testo è perciò un periglioso viaggio, un avventurarsi nella filosofia
contemporanea e nel rapporto tra pensiero e linguaggio, con una particolare
attenzione alla grecità, al Mediterraneo, senza dimenticare Taranto, città di
adozione dell’autore, e al ruolo della nostalgia nella costruzione dell’identità.
A proposito di nostalgia e viaggi, dirà, infatti, giocando con l’etimologia della parola e con il pensiero di M. Eliade, a pagina 11:
«La nostalgia non
è solo un memento lirico all’interno della letteratura. È un esistere nell’essere
della letteratura. In questo essere della letteratura il labirinto rappresenta
la metafora per eccellenza. Si esce dal labirinto perché il sentimento delle
radici conduce verso quella nostalgia attraverso la quale è possibile capire il
senso dell’abbandono e il bisogno del ritorno. La nostalgia si dichiara
inevitabilmente nel (e con il) mito.
Il mito e la diaspora, il canto popolare e il legame con le radici, il sentimento della lontananza e il tempo nella metafora del viaggio sono modelli di un processo letterario nel quale gli archetipi restano elementi fondamentali in quella letteratura mediterranea fatta di mare e di terra.».
Per
saperne di più, non rimane che leggerlo.
“Verso
una filosofia. Da Sgalambro a Zambrano” di Pierfranco Bruni è
infatti in vendita online e nelle librerie, al prezzo di € 25,00. Contiene,
inoltre, scritti di Marilena Cavallo e Tonino Filomena.
A
cura del Comitato Nazionale Celebrazioni Centenario dalla nascita di Manlio
Sgalambro e del Ministero della Cultura, Edizioni Solfanelli.
Rosaria Scialpi