PAURA DELLA CONVIVENZA, VIVA LA GUERRA

 


San Benedetto, il 24 ottobre 1964, Patrono d’Europa: ‘Messaggero di pace’. 

David Sassoli, già presidente del Parlamento europeo: “…oggi abbiamo bisogno di Europa, di un’Europa che sia e diventi uno strumento di pace”.

Nei Trattati di Roma, germinati a Ventotene, si legge, art.3, comma 5: l’Europa contribuisce alla pace, alla sicurezza,…..”

S.Matteo: “Beati i pacifici e gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio”.  

Eppure oggi l’oggetto comune di discussione non è la pace bensì la guerra!  ”Sciagurati”, “folli”.

Che Macron abbia avuto l’impudenza imperdonabile di pubblicamente dichiarare che la Russia è una minaccia per l’Europa ecc. è in  verità  il tentativo esiziale di affiancare gratuitamente il bellicismo feroce di Ursula presidente e accrescere l’odio generale dei parlamentari e capi di stato; non rifugge nemmeno dal ricorso  alle armi nucleari che la Francia possiede:  e questa è “l’arroganza della impunità” che rende certi politici “spavaldi e pregiudicati”.  Incomprensibile però che la popolazione abbia dimenticato, o non sentito parlare, dei sacrifici e  orrori del passato grande conflitto e  accetti passivamente tale benedizione della guerra: il 24 febbraio passato la Tour Eiffel era perfino tutta munificamente illuminata coi colori della bandiera ucraina! Eppure Francia e lo zar Nicola II alla fine del 1800 strinsero un atto di alleanza che, tra il  molto altro, trovò un concreto suggello nella costruzione  del ponte sulla Senna a Parigi, il più importante e più ricco di opere d’arte, il Ponte  Alessandro III, chiamato Ponte dell’Amicizia e se aggiungiamo che  numerosi artisti e pittori e letterati russi scelsero e hanno scelto la Francia come loro seconda patria, allora tali comportamenti presidenziali assumono anche essi il sapore della morbosità a sola spiegazione. E dopo aver atteso nei giorni scorsi ai solenni programmi di armamenti europei espressi dalla Ursula leader della Unione Europea, sostenuta dal parlamento, e in aggiunta ai baciamenti affettuosi delle varie Ursule europee  e a quelli degli Ursuli per il caro e coccolato Zelensky e alle dichiarazioni di disimpegno di Trump, allora veramente si può comprendere perché  l’Europa  è precipitata nell’abisso: siamo  di fronte  a generale follia! Giustamente il FATTO QUOTIDIANO scrive: “tutti pazzi!” ricordando le reiterate inascoltate perorazioni del Papa: “Questi sciagurati e pazzi!”          

Nondimeno già il 5 ottobre 1937 F.D.Roosevelt, annusando il sapore della polvere da sparo in procinto di brillare in Europa, pronunciò il famoso "Discorso della Quarantena" a Chicago:  paragonò lo scoppio della violenza internazionale imminente a quello di una malattia contagiosa che ha bisogno di un periodo di quarantena. Più precisamente dichiarò che gli Stati guerrafondai erano una minaccia per la salute di tutti. Da qui gli sforzi e fatiche della diplomazia e delle trattative.  

E gli stati europei? A parte l’assenza della quarantena di F.D.Roosevelt, in questi tre anni di ostilità Russia-Ucraina oltre a non aver mai diffusamente illustrato e fatto conoscere non dico le cause ma almeno i prodromi e le avvisaglie della futura ‘aggressione’ né tanto meno nei tre anni di belligeranza mai affrontato la ipotesi anche verbale di una tregua o di un armistizio, nonché del pericolo dell’acuirsi e intensificazione: nulla, solo bellicismo spietato, tanto che il dubbio affiora che alla base  non ci sia una civile e motivata determinazione in merito a tali avversione e livore contro la Russia bensì un evidente rigurgito patologico!  Qualcuno infatti non paventa di sostenere il sospetto, per esempio, che la radice  dell’odio ursulino sia da ricondurre a una volontà di vendetta per la mai dimenticata disfatta e tracollo dell’armata hitleriana e della Germania per mano dei russi, come pure, incredibile, la radice dell’attuale vampata di animosità da parte del Presidente Macron   parimenti all’annientamento della spedizione in Russia di Napoleone! E, per completare il quadro, in merito all’odio feroce e convissuto del Presidente Italiano contro la Russia e contro il Comunismo in special modo, qualcuno accenna alla personale vicenda del genitore militante marxista che, in più, abbandona moglie e figlie per altri lidi; anche la signora finlandese documenta la propria accanita russofobia al ricordo del padre e del nonno e di altri parenti a suo dire vittime e perseguitati della Russia in epoca remota! Ecco perché patologia e morbosità. 

In tale drammatico momento in cui la guerra è il ritornello ricorrente, ancora più drammatico è il silenzio e l’indifferenza del popolo europeo! Non ha percepito che la vera e sola vittima è sempre e solo lui stesso, il popolo! Che siamo sempre e ancora al cospetto della banalità del male.

La democrazia va difesa e partecipata e perciò doloroso è assistere alla gente che sta alla finestra e agli studenti europei totalmente insensibili e, ancora di più, all’afasia inaspettata anche degli anarchici e movimenti similari storicamente invece ad ogni momento sensibili e partecipi.  

                                                                                              Michele Santulli 


Fattitaliani

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