Protagonista al debutto nei panni di Minnie, la proprietaria del saloon “Polka”, è il soprano Carmen Giannattasio, che lo scorso aprile al Nouveau ha interpretato un’altra eroina pucciniana: Floria Tosca. Con lei sul palco il tenore Angelo Villari come Dick Johnson, alias Ramerrez, e il baritono Claudio Sgura nelle vesti dello sceriffo Jack Rance. Ad alternarsi rispettivamente con loro, nelle date del 28 e 30 gennaio, sono Ann Petersen, Amadi Lagha e Gustavo Castillo.
«L’ “opera americana” di Puccini – spiega Curran, alla sua seconda inaugurazione bolognese dopo Der fliegende Holländer di Wagner nel 2023 – fa rivivere il mondo del Far West attraverso la sua musica dalla ricca tessitura e i suoi personaggi pieni di sfumature. La fanciulla avvicina il pubblico alla California selvaggia e fuorilegge della corsa all'oro, mescolando la maestosità dell'opera italiana con la ruvida estetica americana. Il contesto storico del capolavoro pucciniano è fondamentale: all’epoca, il mondo era affascinato dal mito del Far West e l’immagine del “tipo solitario” che lotta per trovare fortuna sembra appassionarci ancora oggi. Ha ispirato un’intera generazione di pellicole hollywoodiane e persino il pubblico odierno ci si può rispecchiare grazie al revival del western visto in serie come Deadwood o film come Il petroliere di Paul Thomas Anderson, che aggiungono complessità al genere affrontando temi come avidità, sopravvivenza e redenzione. Queste influenze non possono che essere presenti nel mio approccio alla messa in scena, contribuendo a infondere realismo alla scenografia e ai costumi».
Curran ambienta questa produzione negli anni Venti del Novecento anziché alla metà dell’Ottocento, come vorrebbe la vicenda originale: «Quegli anni Venti – commenta ancora il regista – in cui lo stilista francese Paul Poiret ha finalmente liberato la donna da corsetti e crinoline: una rivoluzione nella moda femminile che ha consentito alle donne una maggiore libertà nei movimenti e di conseguenza anche nella società. Vediamo così i primi passi di Minnie padrona del mondo e del proprio fisico». A firmare le scene e i costumi dello spettacolo è Gary McCann, mentre le luci sono curate da Daniele Naldi.
Completano la compagine vocale Paolo Antognetti come Nick, cameriere della “Polka”, Nicolò Donini come Ashby, agente della compagnia di trasporto Wells Fargo; nelle vesti dei minatori Francesco Salvadori (Sonora), Dario Giorgelè (Sid), Cristiano Olivieri (Trin), Paolo Ingrasciotta (Bello), Orlando Polidoro (Harry), Cristobal Campos Marin (Joe), Paolo Maria Orecchia (Happy), Yuri Guerra (Larkens); Zhibin Zhang è Billy Jackrabbit, indiano pellirosse, Eleonora Filipponi è Wowkle, la donna indiana di Billy, Francesco Leone è Jake Wallace, cantastorie girovago, Kwangsik Park è José Castro, meticcio della banda Ramerrez, ed Enrico Picinni Leopardi e Pasquale Conticelli si alternano per la parte di Un postiglione. L’Orchestra e il Coro – preparato da Gea Garatti Ansini – sono quelli del Teatro Comunale di Bologna.
La fanciulla del West, su libretto di Guelfo Civinini e Carlo Zangarini dal dramma The girl of the Golden West di David Belasco, è assente dal palcoscenico della Fondazione lirico-sinfonica bolognese dal 1989.
Opening partner è Pelliconi.
I biglietti – da 36 a 150 euro – sono in vendita online tramite Vivaticket e presso la biglietteria del Teatro Comunale, aperta dal martedì al venerdì dalle 12 alle 18, il sabato dalle 11 alle 15 (Largo Respighi, 1); nei giorni di spettacolo al Comunale Nouveau (Piazza della Costituzione, 4/a) da un’ora prima e fino a 15 minuti dopo l’inizio.
Info: https://www.tcbo.it/eventi/la-