Un viaggio nella grafica del ’900: capolavori della stampa d’arte tra tecniche calcografiche e litografia in mostra alla Villa Reale di Monza

 


Se amate l’arte e volete immergervi in un racconto che intreccia tecnica, innovazione e creatività, non perdete l’appuntamento con “Da Renoir a Picasso, da Miró a Fontana: 120 capolavori della grafica del ’900”, ospitato fino al 28 febbraio 2025 presso l’Orangerie della Villa Reale di Monza. Una mostra che svela il fascino della grafica come arte autonoma, tra tecnica e poesia, e ne ripercorre l’evoluzione tra Ottocento e Novecento.


Non è solo un’esposizione di capolavori della grafica: questa mostra racconta la nascita e lo sviluppo di un linguaggio artistico unico, capace di dialogare con la pittura e la scultura ma anche di distinguersi per la sua poetica e le sue tecniche espressive. Attraverso opere di maestri celebri e figure meno note, il percorso invita i visitatori a scoprire il potenziale innovativo del segno inciso e della stampa, che ha trasformato la storia dell’arte moderna.



Dai pionieri dell’Ottocento alle rivoluzioni del Novecento, il viaggio parte con una rara litografia di Manet, che traduce l’impegno sociale e la cronaca in arte, aprendo la strada a grandi innovatori come Delacroix e Daumier. Già allora, la grafica non era semplice riproduzione, ma creazione artistica autonoma.



Arrivando al Novecento, il termine peintre-graveur descrive alla perfezione gli artisti che utilizzavano la grafica con la stessa intensità della pittura. Le opere dimostrano come la stampa sia diventata un mezzo espressivo straordinario, capace di reinventarsi in ogni movimento artistico.


La mostra evidenzia come le tecniche di stampa siano state il terreno privilegiato per le avanguardie artistiche, per le sperimentazione e le visioni radicali. Dai puntinismi vibranti di Signac alle incisioni simboliste di Redon, fino all’energia primitiva dei Die Brücke e alle linee semplificate del Cubismo di Picasso e Braque, ogni sezione rivela l’infinita versatilità della grafica.



Con il Bauhaus, la stampa diventa anche tecnologia: opere come Il funambolo di Klee testimoniano la ricerca di un’arte che fonde estetica e funzionalità. E nel Surrealismo, incisioni di Miró ed Ernst ci conducono in universi onirici, dove l’inconscio prende forma attraverso segni stampati.


Nel secondo dopoguerra, la grafica diventa un laboratorio di sperimentazione. Artisti come Burri e Fontana utilizzano tecniche innovative per trasformare i loro tratti distintivi – dai buchi alle combustioni – in opere bidimensionali. Grazie alla collaborazione con stampatori visionari, come Mourlot e Hayter, le tecniche tradizionali vengono reinventate, aprendo nuove strade all’arte contemporanea.



Questa mostra non è solo un’esposizione: è un viaggio nel tempo, un racconto affascinante che svela la potenza creativa di un’arte spesso poco conosciuta, un’opportunità di ammirare opere che hanno rivoluzionato il modo di pensare la stampa e l’arte moderna. Si possono apprezzare un po’ tutte le grandi firme dell’arte che si sono espressi con grafica e stampa e citiamo inoltre Le Corbusier, Morandi, Chagall, De Chirico e Matisse. L’Orangerie della Villa Reale di Monza vi aspetta per un’esperienza, dove il segno inciso e il foglio stampato prendono vita come mai prima d’ora.




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