Quando è possibile evitare la biopsia per diagnosticare la celiachia?
Quali sono le patologie che possono nascondere questa malattia? Questi interrogativi sono stati al centro dei recenti studi di Fabiana Zingone, gastroenterologa presso la UOC di Gastroenterologia dell’Azienda Ospedale-Università Padova e Professore Associato all’Università di Padova, nonché componente del Direttivo della SIGE, Società Italiana di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva. Grazie alle sue ricerche d’avanguardia, Zingone è stata insignita del prestigioso Rising Star Award 2025, un riconoscimento conferito dalla United European Gastroenterology (UEG) ai dieci scienziati emergenti più promettenti d’Europa.- uno studio innovativo pubblicato sulla rivista Lancet Gastroenterology & Hepatology [1], che esplora la possibilità di evitare la biopsia intestinale in un sottogruppo di pazienti con malattia celiaca. Questo approccio, già utilizzato in pediatria, potrebbe rivoluzionare la diagnosi per gli adulti.
- Un approfondimento pubblicato su Gastroenterology[2], che analizza le patologie associate alla celiachia, come diabete, tiroidite ed epatite autoimmune, offrendo nuove prospettive per una diagnosi tempestiva e accurata.
“Essere stata selezionata per ricevere questo premio è un onore straordinario”, afferma Zingone. “Significa anche che il nostro lavoro sulla celiachia suscita sempre più interesse in ambito scientifico, contribuendo a migliorare la gestione e la qualità di vita di molti pazienti.”
Un riconoscimento alla gastroenterologia italiana. Il premio conferma ancora una volta il ruolo centrale dell’Italia nella ricerca gastroenterologica europea. “Siamo fieri che uno dei nostri soci sia stato premiato dallo United European Gastroenterology – commenta Luca Frulloni, Presidente della SIGE. “Questo risultato testimonia l’importanza delle idee innovative portate avanti dai giovani ricercatori della nostra società.”