Sanremo Giovani, OrioN a Fattitaliani: cerco sempre di essere me stesso. L'intervista

 


OrioN, 18 anni, cantautore e chitarrista, in gara a Sanremo Giovani 2024 con il brano “Diamanti nel Fango” (Stemma Music/Artist First), si esibirà la sera di martedì 3 dicembre. Giovanissimo, un amore sconfinato per la musica, OrioN si distingue per la scrittura dei testi e per una forte identità artistica e musicale. Fattitaliani lo ha intervistato.

Che cosa ti auguri che venga compreso del brano “Diamanti nel Fango” a Sanremo Giovani?
Mi auguro che venga compreso che un testo con un significato profondo, di spessore, non deve essere obbligatoriamente accompagnato da una base musicale della stessa natura, e che anche i giovanissimi hanno qualcosa da comunicare in questo settore.
Quale esperienza reputi ti abbia formato di più al raggiungimento di questa tappa importante?
Sicuramente lo studio musicale, l’esperienza dal vivo nei locali a Roma, che fortunatamente è piena di queste opportunità, e soprattutto lo studio della gestione dell’ansia e di tutte quelle emozioni che spesso giocano brutti scherzi.
Che significato assume per una giovane artista "Sanremo Giovani"?
Sono i primi secondi di scintille di una miccia lunghissima, che, si spera, arrivi all’esplosione. Rappresenta una grandissima soddisfazione ma anche una grandissima responsabilità.
A freddo, secondo te quali elementi ti hanno permesso di accedervi?
Credo sia stato un discorso di identità, cerco sempre di essere me stesso, e spero che sia arrivato questo ai giudici. In più, il rapporto con lo strumento mi ha aiutato a creare un sound il più vicino possibile al mio modo di essere.
Come giovane fruitore di musica pensi che il Festival di Sanremo sia ancora rappresentativo delle tendenze e delle novità in campo discografico?
Credo che Sanremo, ora e in futuro, contribuirà a dettare le regole di cultura musicale del pubblico italiano, perché fa comprendere da che parte le case discografiche, e le orecchie degli italiani, stanno andando.

C'è qualche canzone sanremese che ti ritrovi a canticchiare o ami particolarmente?

Sicuramente “Ora e qui” di Yuman, che credo sia unica nel panorama italiano, e abbia reso unico il personaggio di Yuman Al di là di specifiche occasioni come questa, quale può essere quella caratteristica che fa emergere davvero una nuova voce? Credo che avendo la capacità di trasmettere emozioni, creando empatia con il pubblico, e avendo molto carisma, una nuova voce, riesce ad emergere anche nel mare più torbido.
Quali progetti, che idee ti aspettano dopo la manifestazione?
Sto realizzando il mio primo EP con tracce che si allontanano anche molto dal brano che ho portato a Sanremo, ma mantengono sempre il fil rouge del mio modo di vedere la vita: malinconico ma solare. Quando affronti una gara o una selezione dici a te stesso «ce la devo fare» oppure «l'importante è partecipare»? Come ho detto prima, ho imparato negli anni a cercare di canalizzare l’emozione e trasformarla nella mia arma, quindi cerco di vedere Sanremo come un’esperienza molto formativa, la gara è la spinta per cercare di fare sempre meglio. Giovanni Zambito.

Fattitaliani

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