di Francesca Ghezzani
Dal 3 ottobre è arrivato Il fascino della clematide, l’avvincente historical romance di Joey Elis ambientato in epoca vittoriana che ci trasporta nelle nebbiose e misteriose strade di Londra, in un viaggio emotivo che promette di far battere i cuori e spezzarli con eguale intensità.
Joey, si tratta del primo e attesissimo capitolo della trilogia “Fiori segreti” per Indomitus Publishing, ma prima raccontaci un po' di te. Chi è Joey Elis e come è nato il tuo amore per la scrittura?
È nato senza che me ne rendessi conto. Da bambina ero semplicemente una divoratrice di libri. Poi crescendo ho provato a scrivere un racconto, due e infine mi sono chiesta se fossi abbastanza brava da tentare la stesura di un libro vero. Penso che in un autore, l’amore per la scrittura sia insito, anche se magari viene scoperto in ritardo, in un modo o nell’altro trova sempre il momento giusto per emergere e, nel mio caso, la scrittura è stata un’ancora di salvezza nel corso della vita.
Perché hai scelto proprio l'epoca vittoriana come ambientazione per
questa trilogia? Cosa ti affascina di quel periodo storico?
L’epoca vittoriana è un’epoca
ricca di invenzioni e migliorie che mi hanno sempre incuriosita rispetto a quella
Regency. Ciò che mi ha sempre attratta di questo mondo non è solo la bellezza
dei costumi, lo sfavillio dei gioielli, delle danze e delle case aristocratiche
ma soprattutto le regole alle quali bisognava sottostare, le abitudini, il
savoir-faire, il fascino di un corteggiamento semplice e tutte le maniere in
cui l’amore cercava di valicare questi limiti, oltrepassare i confini e vivere
in segreto ciò che in pubblico non poteva essere visto.
I protagonisti Andrew e Dora sembrano essere due persone molto diverse,
ma allo stesso tempo molto legate. Puoi parlarci un po' di loro e del loro
rapporto?
Si tratta di
personaggi apparsi in un mio precedente historical romance e mentre scrivevo di
loro è emersa naturalmente l’attrazione che li legava in base alla loro
profonda diversità: lei enormemente gelida, schiva, apparentemente di pietra;
lui intelligente, timido, coraggioso.
Dora e Andrew sono personaggi estremamente in contrasto ma è proprio questo ciò che consente alla loro interiorità di collimare: nonostante la freddezza lei è in realtà bisognosa di affetto e desidera essere amata, lui a differenza di molti libertini non è in grado di esercitare il proprio fascino sulle donne e questa sua coraggiosa fragilità, insieme alla capacità di pungerla sempre sul vivo, è ciò che gli consente di far breccia nel suo cuore.
Cosa dobbiamo aspettarci da questa trilogia? Ci saranno sempre più
segreti, misteri e passioni per i tuoi lettori e le tue lettrici?
Insieme a
Davide Radice, il mio editore, abbiamo pensato a una trilogia che unisse tutti
questi elementi ma che al contempo mostrasse un carattere di originalità
nell’utilizzo delle piante, di fiori affascinanti e della loro potenza. Così
come possono essere potenti segreti nascosti, passioni che non si possono
comandare e misteri che chiedono di essere risolti per avere accesso alle
chiavi del cuore.
Perché proprio
come alcuni fiori, anche il cuore può nascondere profondità meravigliose e
letali.
Direi che
questi saranno gli ingredienti che caratterizzeranno questa trilogia.