NOVE_FRANCO LOCATELLI a CHE TEMPO CHE FA: “Ci sono stati dei progressi straordinari in tutto quello che pertiene alla diagnosi e alla terapia delle neoplasie e tutto questo è stato reso possibile grazie alla ricerca” “Risparmio e sanità sono termini che assolutamente confliggono tra di loro. Tutto quello che viene a essere dedicato alla sanità è un investimento, non è una spesa e questa cosa deve essere detta in maniera molto chiara”
Sui progressi della ricerca: “Ci sono stati dei progressi straordinari in tutto quello che pertiene alla diagnosi e alla terapia delle neoplasie e tutto questo è stato reso possibile esattamente grazie alla ricerca. Io credo che lo slogan di quest'anno di AIRC “la cura si chiama ricerca” sia straordinariamente felice e credo che si possa anche declinare in senso opposto, cioè, “la ricerca è cura”: investire in ricerca vuol dire investire nel nostro futuro e di tutte le persone a noi care”
Sugli investimenti pubblici nella ricerca che in Italia sono sottodimensionati: “Risparmio e sanità sono termini che assolutamente confliggono direi tra di loro. Tutto quello che viene a essere dedicato alla sanità è un investimento, non è una spesa e questa cosa deve essere detta in maniera molto chiara. Mi permetto di aggiungere che lo affermo da uomo di sanità pubblica per il ruolo che rivesto. Quello che noi dobbiamo fare è garantire ricerca, è garantire ottima assistenza e soprattutto lavorare perché questa ottima assistenza sia uniformemente distribuita sul territorio nazionale. Noi abbiamo un patrimonio unico che è il Servizio sanitario nazionale, tante volte il Presidente della Repubblica ne ha sottolineato il valore straordinariamente connotante il nostro paese. Preserviamolo, incentiviamolo e soprattutto investiamo in ricerca e in salute, questo nell'interesse di tutti”
Sullo scetticismo e sul sentimento antiscientifico in Italia: “Fortunatamente c'è una parte di paese che orienta il suo pensiero e le sue azioni a quello che invece è un rigore scientifico e una fiducia nella scienza. Questo, mi permetto di dirlo soprattutto ai giovani. I giovani devono credere nella scienza, devono investire nella scienza, devono investire su tutto quello che è ricerca e innovazione. Parlando di cellule CAR-T, per esempio, il governo Draghi ha creato un centro nazionale per la terapia genica e la terapia RNA esattamente con l'obiettivo di implementare questo tipo di approcci sempre di più nel nostro paese, e fortunatamente ci stiamo riuscendo”
Sulla necessita di incoraggiare i giovani che si iscrivono a medicina a frequentare certe specialità: “Va detto molto chiaramente che il tema non è la carenza di medici in assoluto, il tema è la carenza di determinate specialità: gli anatomopatologi, i medici che lavorano nelle emergenze-urgenze, piuttosto che i microbiologi e virologi. Chiaro che va fatta una programmazione per incentivare l'iscrizione a queste scuole di specializzazione, altrimenti tra un po’ corriamo il rischio di non avere più anatomopatologici che sono in grado di affrontare tutta la massa di lavoro e di fare le diagnosi istologiche che servono a tutti noi”