Un progetto in cui si mette a nudo, raccontando le sue emozioni e il suo mondo, senza filtri.
Che periodo è della tua vita?
«Direi che questo è un periodo della mia vita piuttosto intenso, produttivo e positivo. Sto chiudendo alcuni capitoli importanti, come la laurea e la pubblicazione di questo EP, quindi mi sento davvero carico. Sento che stanno arrivando tante cose belle.»
Cosa racchiude il nuovo Ep?
«Il mio EP racchiude il percorso degli ultimi tre anni, raccontando la mia crescita personale e artistica. L'ho chiamato Finta Nostalgia proprio perché guarda al passato, ma con uno sguardo rivolto al futuro e a ciò che diventerò.»
In 'Finta Nostalgia' ci sono dei produttori
interessanti, tra questi Michelangelo. Come è nata questa collaborazione?
«La collaborazione con Michelangelo è nata dalla grande stima che ho sempre avuto per lui e dalla voglia di lavorare insieme. Così abbiamo organizzato una sessione con lui e Paolo Antonacci, ed è proprio in quell’occasione che è nata “Tulipani Blu”. È stato un progetto costruito su una stima reciproca e sul desiderio di sperimentare con nuove persone e nuove idee. All'epoca ero nel settore da poco tempo e, all’inizio dell’estate del 2022, quando io e Michelangelo ci siamo incontrati in studio, avevo molta voglia di fare esperienza e conoscere nuove persone. È stato così che ha preso forma questa collaborazione.»
C'è un richiamo anche ai suoni internazionali. Da
cosa ti sei fatto ispirare?
«In termini di suoni e richiami internazionali, mi sono ispirato molto ad artisti come RAYE, Charli XCX, Troye Sivan, Omar Apollo e Alessia Cara. Cerco di trarre ispirazione dalla scena musicale internazionale. Un’artista che cito spesso e che ascolto molto è Lizzy McAlpine. Le mie due anime musicali sono un po' rappresentate da questi riferimenti: la parte più leggera e ritmata si riflette nei suoni di Charli, mentre quella più intima si ritrova nell'influenza di Lizzy.»
Nel disco canti le tue emozioni e le tue fragilità.
Non è stato facile aprirsi e raccontarsi?
«Per me raccontarmi e aprirmi attraverso la musica è una delle cose più naturali, mentre farlo a parole mi risulta decisamente più difficile. La musica mi offre un modo per esprimere cose che, a voce, forse non avrei il coraggio di dire, sia per imbarazzo sia perché non mi piace mostrarmi troppo vulnerabile. Nelle mie canzoni, invece, trovo uno spazio in cui posso comunicare e trasmettere ciò che sento in modo imparziale e autentico.»
Cosa pensi dell'attuale generazione?
«Facendone parte, posso dire che la nostra è una bella generazione, anche se complessa. Viviamo in un mondo in cui siamo consapevoli di quante cose ci sarebbero da cambiare e credo che ciò che ci distingue sia proprio questa predisposizione al cambiamento e alla voglia di schierarci dalla parte giusta. Siamo pronti a impegnarci per temi importanti e sento che siamo anche molto determinati a lottare per questi diritti.»
Cosa diresti a Matteo che componeva la sua musica
in cameretta?
«Se potessi parlare al Matteo che scriveva nella sua cameretta gli direi di mantenere quella stessa intimità, di continuare a scrivere in modo naturale, senza preoccuparsi di piacere agli altri. Gli direi di immaginarsi ancora in quella cameretta e di lasciarsi ispirare da quella spontaneità. Ed è proprio questo che ho cercato di fare anche nel mio EP.»
TRACKLIST
“FINTA NOSTALGIA”
1. Tornado
2. Finta Nostalgia
3. Concedimi
4. Assurdo
5. Virale
6. Ballroom
7. Tulipani Blu con Luigi Strangis
8. Casa di Specchi
9. Non Esisti