Andrea Giostra:
Ciao Stefania Maria, questi a seguire sono i link per leggere o scaricare gratuitamente il pdf del Saggio su “Femminicidio e Narcisismo Patologico...”. Puoi condividere i link con chi vuoi, senza nessuna limitazione, sia per scaricare gratuitamente il pdf del Saggio che per leggerlo in digitale online. Spero avrai qualche minuto per leggerlo, e se lo farai, mi piacerebbe sapere cosa ne pensi e soprattutto se a tuo avviso può essere uno strumento davvero utile! Grazie e a presto, Andrea
Stefania Maria:
Grazie, Andrea, darò un'occhiata... tutto ciò che serve, a prevenire, determinate, incresciose situazioni, serve, certo che serve, e uno strumento per l'appunto utile alla prevenzione, sono proprio le iniziative atte alla divulgazione, alla pubblicazione, alla conoscenza, all'educazione sessuale/affettiva, dato che attraverso la conoscenza si riesce in molti casi a prevenire tempestivamente suddetti fenomeni
Andrea Giostra:
Grazie del tuo risconto Stefania Maria. Aspetto il tuo commento. A presto allora e buon sabato.
Stefania Maria:
Sabato buono a te Andrea, arieccomi, come promesso.
Credo di essermi espressa, tempo addietro, sull’argomento relativo al tuo
testo, tuttavia, ti ringrazio per avermi dato modo di prendere visione, di
questa ulteriore, lodevole iniziativa.
Leggendo il saggio (seppur tralasciando alcuni punti e soffermandomi
maggiormente su altri), si può ben carpire già dalle prime battute, che
trattasi: di opera ben fatta! Non foss’altro, già, per il semplice fatto che la
stessa è fruibile da tutti; dunque, accantonando lo scopo lucrativo, il
trattato acquisisce maggior peso, valenza.
Utile strumento, valido aiuto, una sorta di prontuario poco sintetico,
tanto dettagliato quanto minuzioso (pertanto, definirlo prontuario, è
riduttivo) che affronta il fenomeno in modo approfondito, snocciolando
concetti, ripercorrendo epoche, tematiche mitologiche, filosofiche, musicali:
da Platone a Battisti, passando dall’indiscusso pioniere della mente: Freud…
Servendosi d’appropriate similitudini: il “ragno assassino della tela a imbuto”
che tesse subdolamente la sua tela per accogliere con “tutti i crismi” la
malcapitata.
Ne emerge un rapporto, indiscutibilmente viziato (c’è un evidente guasto
riconducibile all’amor proprio: una parte risulta essere in eccedenza l’altra
in latitanza), capace però, di generare un incastro paradossalmente perfetto:
da una parte il carnefice che riconosce e circuisce la vittima, dall’altra
quest’ultima che si lascia ammaliare da quel legame a dir poco masochistico che
scambia (almeno sulle prime), per qualcosa d’incantevole (e il racconto delle
vittime n’è una prova).
Approfondendo la questione, battendo e ribattendo, su quella che definisci,
a ragion veduta, prevenzione primaria, facendo perno e luce, proprio su quella
violenza ancora in erba, flebile, in là da venire. Tutto questo per far sì che
si possa distinguere un sentimento sano da uno insano, spazzando via,
precocemente, quella tela, per annientarne successivamente, le funeste
conseguenze.
E oggi, ancor più, si sente l’urgenza dato l’insorgere prepotente di
episodi a sfondo rosso (ultima ma non ultima, la giovane Cecchettin che tanto
clamore ha destato e non poteva essere diversamente, ma nel frattempo cosa è
cambiato?) che iniziative come la tua, venissero promosse/promulgate: in ogni
ambiente, ad ogni livello sociale.
Insomma, al di là della carenza/assenza di un tangibile piano politico,
occorrerebbe, anche, un capillare informativo bombardamento!!! Perché, molto
semplicemente, il femminicidio è un atto barbaro, abominevole, foss’anche
“solo” il risultato di una cultura della disistima nei riguardi dell’essere
rosa; di una maniera contorta di percepire l’eros; di una concezione dello
stesso, come brutale bramosia di dominio, di possesso che, come puoi ben
intuire, non vogliono essere affatto delle scusanti.
Andrea Giostra:
WOW!! Analisi e commento preziosi, utili (per me e sicuramente anche per i
coautori del testo quando li leggeranno!), pertinente, nel senso che ha chiaro
il fenomeno che si vive in questi anni in Italia e ne fa una considerazione
attenta e reale, e di grande incoraggiamento a fare meglio e sempre di più.
Hai ragione quando poni la domanda: cosa si è fatto e cosa è cambiano topo
il caso Cecchettin? Cosa si fa realmente dopo i tanti casi che oramai
quotidianamente affollano brutalmente le nostre menti e i media di ogni genere?
Io la risposta ce l’ho: non si è fatto nulla ma proprio nulla!
Tutto come prima aspettando che, come accade oramai ogni giorno in Italia,
ci sia la prossima vittima e lì tutti a commentare, ad accusare, a dire bla bla
bla!!!
Questo è il nostro Paese, Stefania Maria, fatta di gente, per lo più, che
ama i bla bla bla, oppure, in questi casi, le sfilate con le candele accese, i
murales, le scarpette rosse, i dipinti con le mani sporche di colore rosso
sangue, le panchine rosse, e altre cose di questo tipo che non sono servite –
come dimostrano i dati del Ministero dell’Interno di ieri e di oggi! - e che
non servono a nulla se non a chi le organizza che si preoccupa principalmente
di farsi foto e selfie, e vi partecipa (probabilmente, oltre che per soddisfare
un latente narcisismo) per alleviare i sensi di colpa di qualcosa che non si è
fatto, ovvero, per mettere a posto la propria coscienza e dire a se stessi: “ma
io ho dato il mio contributo, io ho partecipato alla marcia contro la violenza
sulle donne!” E cose di questo tipo!
È questo il nostro Paese, un Paese dove oramai l’ipocrisia, la disonestà
intellettuale, le false promesse, il bla bla bla, pagano per fare carriere
importanti e per avere visibilità. Ma i problemi sociali di questo tipo, da
oltre quarant’anni anni, sono sempre lì e a nessuno – di chi detiene il potere
politico e culturale di questo Paese – frega nulla ma proprio nulla!
Grazie del tuo commento, e se pensi che possa farti piacere che lo faccia
pubblicare in uno dei magazine dove scrivo, lo faccio volentieri. Ma su questo
devi dirmi tu!
Buona domenica, a presto e grazie ancora!
Stefania Maria:
Invece grazie a te Andrea, che hai messo a disposizione il tuo sapere, le
tue competenze per una nobile causa (e poi fa pure tranquillamente: per quel
che può servire il mio, di pensiero).
Dici bene!!! Per raggiungere i risultati sperati alle pur lodevoli
iniziative individuali (settoriali, locali che pur risultando alquanto
importanti, restano comunque circoscritte, parziali) dovrebbe seguire
tassativamente l’opera (finora poco visibile), il supporto, dei pubblici poteri
veicolando su larga scala e subitaneamente, questa, e altre iniziative atte a
debellare sta carneficina; siamo dinnanzi ad un problema sociale gravissimo,
numeri da bollettino di guerra: urge l’impegno e la collaborazione a tutti i
livelli istituzionali, altrimenti avoglia a far tavole rotonde, campagne
di sensibilizzazione… così, per l’appunto, non finiremo mai d’accender candele
per fiaccolate!
INFO SUI DUE CONVERSANTI:
Stefania Maria:
https://www.facebook.com/stefaniamunitto
Andrea Giostra:
https://www.facebook.com/andreagiostrafilm
Il libro:
Andrea Giostra e AA.VV.,
“Femminicidio e Narcisismo Patologico: quale correlazione e come prevenire
relazioni pericolose”, Independently published, V ed. novembre 2024
Dove scaricarlo
gratuitamente:
LINK DELLA CARTELLA GOOGLE DRIVE DALLA QUALE SCARICARE GRATUITAMENTE IL PDF
DEL SAGGIO:
https://drive.google.com/file/d/1jUETHGwqwYVuEBhlNUCprfYU1YU7u4_0/view?usp=drive_link
LINK DI GOOGLE BLOGSPOT DAL QUALE LEGGERE GRATUITAMENTE IN DIGITALE IL
SAGGIO:
https://andreagiostrafilm.blogspot.com/2023/12/FemminicidioeNarcisismoPatologico.html
IL SAGGIO SU AMAZON:
Formato cartaceo (copertina rigida):
Formato cartaceo (copertina flessibile):
Formato Kindle: