Con il suo nuovo romanzo “Temporali estivi”, pubblicato da Morellini Editore, Adriana Angoletta offre ai lettori un’opera che unisce sensibilità e profondità narrativa. Il protagonista, Riccardo, è al centro di un percorso di trasformazione interiore che prende vita grazie ai racconti che riceve. Ogni storia, intensa e incisiva, diventa uno specchio attraverso cui riflettere sulla propria esistenza. Per l’autrice, questi racconti sono il frutto di esperienze personali, letture fondamentali e di una profonda attenzione alle sfumature emotive, elementi che si intrecciano per dare vita ad un romanzo dal forte impatto emotivo.
Angoletta, con una solida formazione umanistica e una lunga carriera nel mondo dell’arte, porta nella sua scrittura un bagaglio ricco e variegato, ispirandosi ai grandi maestri della narrativa come Čechov e Hemingway. “Temporali estivi” è un invito ad esplorare il rapporto tra il mondo fisico e quello spirituale, mostrando come introspezione e sensibilità possano guidare il lettore in un viaggio di scoperta e cambiamento.
In questa
intervista, la scrittrice ci svela i retroscena del suo processo creativo,
l’importanza della scrittura come strumento di riflessione e il messaggio che
spera rimanga nel cuore di chi leggerà il suo romanzo. Un’occasione per
conoscere più da vicino un’opera che parla di crescita, trasformazione e
bellezza nascosta nelle piccole cose.
Come è nato il desiderio di scrivere “Temporali estivi”? Il romanzo è frutto di un lungo processo di riflessione o è nato da un evento specifico?
Avevo deciso di pubblicare una raccolta di racconti, genere nel quale non mi ero mai cimentata, quando Michela Tanfoglio, la mia agente letteraria oltre che editor bravissima, mi ha consigliato di legarli in una storia che li contenesse al suo interno. Ho amato i racconti di tanti Autori, da Cecov fino a Hemingway, che trovavo piccoli succinti capolavori, veloci da leggere, intensi e brevi proprio come i Temporali Estivi.
Nel libro, i racconti che Riccardo riceve hanno un ruolo centrale nella sua trasformazione. Quali sono stati i riferimenti letterari o personali per costruire questi racconti così profondi?
Dopo la lettura di molti libri, soprattutto i Classici, i riferimenti letterari sono rimasti dentro di me e a questi si è aggiunto il talento di scrittrice – piccolo o grande che sia. Quelli personali derivano dalle esperienze che ho fatto nella vita, dal mio carattere sensibile ed emotivo, attento alle piccole cose, attento a certi particolari che spesso fuggono ai più. Quindi parliamo di un romanzo infarcito di elementi autobiografici.
Uno dei temi cardine del romanzo sembra essere il cambiamento interiore. Quanto di questo percorso rispecchia le sue esperienze personali?
Io non sono mai stata una persona dura e pragmatica come Riccardo, il protagonista principale del romanzo, però ho subito anch’io dei cambiamenti interiori nel corso della vita che sono scaturiti da diverse circostanze: l’amicizia profonda con una suora quando ero alle scuole medie, le letture fatte nel corso di molti anni, una predisposizione d’animo che deriva da mia madre pittrice, un lungo lavoro a contatto con la storia dell’arte e infine la mia naturale inclinazione verso la scoperta del mondo interiore.
La sua formazione umanistica e il suo lavoro nel campo dell’arte hanno influenzato la stesura di “Temporali estivi”? Se sì, in che modo?
Tutto ciò che si vive influenza la nostra esistenza. Io sono stata privilegiata per il fatto di essere stata attratta dalle scienze umanistiche fina da giovane (liceo classico, laurea in lettere e filosofia), per aver realizzato più di cento mostre d’arte relazionandomi con persone di grande qualità e tutto l’insieme ha composto il substrato della mia preparazione per affrontare il mondo della scrittura.
Qual è il messaggio principale che spera i lettori possano cogliere da questo romanzo? C'è un'emozione o una riflessione che desidera rimanga con loro?
Spero si
colga il messaggio che oltre al mondo fisico esiste, importante, il mondo
spirituale in tutti noi: introspezione, sensibilità e autoanalisi possono
aiutare a guardarsi dentro, per avere consapevolezza del proprio io. Un
messaggio importante oltre a questo invito è il seguente: grazie alla scrittura
noi possiamo cambiare, modificare alcuni nostri punti di vista perché nella
vita è sempre possibile riuscire a farlo.