Teddy, al
secolo Antonio Tedesco, torna sulla scena musicale con il suo nuovo singolo
"Antidoto", un brano che esplora il percorso di liberazione da una
relazione tossica. Il pezzo, prodotto da Rosario Canale, racconta con intensità
emotiva e sincerità autobiografica un viaggio interiore di presa di coscienza e
riscoperta del proprio valore. Attraverso un crescendo musicale potente, Teddy
trasmette il messaggio di speranza e autostima ritrovata, incoraggiando chi
vive situazioni simili a trovare la forza di reagire. L'artista ci parla del
suo processo creativo, del ruolo cruciale della produzione e della sfida
emotiva di affrontare e mettere a nudo le proprie ferite per poi superarle. Con
"Antidoto", Teddy dimostra ancora una volta la sua capacità di
connettersi profondamente con il pubblico, offrendo una narrazione sincera e
intensa, in attesa di nuovi progetti che seguiranno.
Il
tuo nuovo singolo “Antidoto” affronta il tema della liberazione da una
relazione tossica. Cosa ti ha ispirato a scrivere questo brano?
Come tutti i miei brani, anche “Antidoto” è autobiografico, sono le storie che vivo in prima persona ad ispirare ciò che scrivo poi nelle canzoni
Nei
versi iniziali descrivi momenti di dubbio e perdita di autostima. Quanto di
queste esperienze personali hai riversato nel testo della canzone?
Tutte. Non c’è un mio brano, ad oggi, che parli di altri o di fantasie, credo sia anche questo il segreto per arrivare alle persone, mettersi a nudo con tutte le proprie fragilità.
Il
ritornello segna un punto di svolta emotivo, con un crescendo musicale molto
intenso. Come hai lavorato alla produzione per rendere questo passaggio così
potente?
La produzione fatta su “Antidoto” è un lavoro interamente fatto dal mio produttore, Rosario Canale, mi affido sempre al suo genio, lavoriamo molto bene insieme e quando ci chiudiamo in studio, riusciamo sempre a fare cose belle.
Il
bridge del brano parla di accettazione e consapevolezza di sé. Che messaggio
vorresti che il pubblico recepisse da questa parte della canzone?
Mi auguro che le persone che stiano vivendo o che abbiano vissuto la mia stessa esperienza, possano aprire gli occhi con la consapevolezza che ciò non è quello che vorrebbero realmente vivere, di trovare la forza in se stessi e di andare avanti mettendosi al primo posto.
“Antidoto”
si conclude con un messaggio di speranza e autostima ritrovata. Quanto è stato
importante per te chiudere il brano su questa nota positiva?
È stato molto importante perché è come se avessi detto a me stesso di avercela fatta, che le nubi all’orizzonte erano svanite e che il sole era riapparso, un auto consapevolezza.
Come
vedi la tua evoluzione artistica dopo “Antidoto”? Cosa possiamo aspettarci dai
tuoi prossimi progetti?
Posso anticiparvi che a chiudere questo progetto ci sarà l’uscita del videoclip che non vedo l’ora di poter mostrare a tutti, dopodiché indubbiamente arriverà altra nuova musica e altri nuovi palchi.
Qual
è stata la sfida più grande nel creare una canzone così emotivamente intensa
come “Antidoto”?
Sicuramente
quella di aver fatto fronte al mio passato e quella di “toccare” ferite ormai
cicatrizzate dal tempo.