FONèS, dal greco “Voci”, è un progetto di spettacolo per due Attori-Autori.
La
storia di alcuni personaggi semplici, miseri, quotidiani a cui accade qualcosa
di Straordinario e che, con il loro atteggiamento di fronte al Mistero,
assurgono al ruolo di personaggi tragici.
I monologhi e i racconti che s’intrecciano sono Voci, Fonès appunto, che provengono dal fondo, dalle crepe delle mura, dal profondo sia dei personaggi che degli autori-attori e attraversano, ripercorrono i vicoli, le strade e gli umori di un luogo indefinito, di un Sud del Mondo.
Due
attori in uno spazio vuoto. Solo qualche vestito e inizia il racconto.
Sono
Lui, Lei. Sono Anziani, Ragazzini, Uomini, Donne. Sono Epoche e Vissuti diversi
che si mescolano. Sono la Notte, gli Animali e l’Atmosfera che li pervade.
Ognuno
di loro ha una “Crepa” da raccontare. Ognuno una Speranza da gridare.
Le
loro storie s’intrecciano fondendo la voce al gesto e il gesto alla musica.
Un
quadro frammentato, scomposto, antico e contemporaneo.