Intervista ai Manaus: un’immersione nel concept del loro omonimo disco d’esordio

Con il loro omonimo disco d’esordio, Manaus, la band ci trasporta in un viaggio musicale che esplora le dinamiche dell’alienazione e della disconnessione nella società moderna. Attraverso un sound che spazia tra riff potenti e atmosfere rarefatte, l’album invita l’ascoltatore a riflettere sulle difficoltà dell’individuo contemporaneo nel trovare il proprio spazio in un mondo dominato dal consumismo. Scopriamo insieme come è nato questo progetto e quali tematiche hanno guidato la sua realizzazione.

 

Come avete strutturato il concept di "Manaus" e quali sono le principali tematiche che volevate esplorare attraverso l'album?

Manaus è un album molto introspettivo, nasce da una ricerca interiore, da uno sguardo dall’interno verso l’esterno. Le tracce che compongono l’album cercano di rievocare panorami intimi, di tracciare le problematiche relazioni tra l’io e ciò che è fuori, l’interazione tra società ed i bisogni dell’individuo.

Qual è stato il vostro approccio nel mescolare i suoni e le atmosfere musicali per trasmettere il messaggio di "Manaus"?

quando scriviamo musica, lo facciamo, come detto sopra, per pura esigenza personale, per esorcizzare sensazioni scomode. nella fase di scrittura inizialmente non facciamo molto caso alla “forma” ma alla sostanza, ciò che viene fuori deve essere coerente con la sensazione che si voleva esplicare. in secondo momento cerchiamo di dare al pezzo una forma canzone, se pensiamo ce ne sia bisogno.

Ci sono momenti o esperienze specifiche che avete vissuto durante la creazione di "Manaus" che avete trovato particolarmente significative o che hanno influenzato profondamente il vostro processo creativo?

Il nostro processo creativo direi di no, sicuramente strada facendo abbiamo incontrato diverse difficoltà alla quali abbiamo dovuto dar conto, diciamo più a livello organizzativo e gestionale che puramente artistico. Sicuramente la collaborazione con Overdub Recordings ha portato delle novità, in positivo, e ci ha messo davanti a nuove sfide.

Qual è stata la sfida più grande che avete affrontato durante la produzione dell'album?

la parte più ostica è stata quella della gestione della band a livello di immagine, intendiamo tutta la parte promozionale legata ai social media in particolare. Diciamo che non siamo persone molto dedite a questo mondo, ma piano piano ci stiamo prendendo confidenza ed anche con l’aiuto di persone creative ed interessanti stiamo avvicinando il più possibile tutta la parte della comunicazione a quella del progetto musicale in se. Il fine è rendere i due mondi completamente compatibili purchè risultino un tutt’uno, rimandino alle stesse sensazioni.

 Come immaginate il vostro pubblico ideale mentre ascolta "Manaus"? Quali emozioni sperate di evocare in loro?

Ciò che per noi è veramente importante è parlare a chi ascolta tramite la nostra musica, coinvolgere l’ascoltatore purché possa entrare nella nostra musica e rispecchiarsi nelle sensazioni che essa suggerisce, viverle insieme quelle emozioni ognuno a suo modo. Magari attraverso questo scambio combattere il senso di solitudine che striscia latente sotto gli schemi definiti ed impacchettati somministrati dalla società in cui viviamo.


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