BEAUTY DARK QUEEN - Lo strano caso di Elena di Troia
regia
Stefano Napoli
con Francesca
Borromeo, Alessandro Bravo, Simona Palmiero, Luigi Paolo Patano, Giacomo Galfo.
supervisione sonora Federico Capranica - foto
Dario Coletti Daniela Annino
musiche G.
Gershwin, A. Korzeniowski, Screamin’ Jay Hawkins, C.M. Von Weber
durata spettacolo: 50’ circa
Teatro degli Eroi
6 novembre ore 20.30
VANITY DARK QUEEN - Niobe Regina di
Tebe
regia
Stefano Napoli
con Paolo Bielli, Francesca Borromeo,
Alessandro Bravo, Paolo Di Caprio, Simona Palmiero, Luigi Paolo Patano.
disegno luci: Mirco Maria Coletti
supervisione sonora: Federico Capranica
armeria: Zaccherini
foto: Dario Coletti - per i costumi e gli
accessori si ringrazia: Sasà Salzano
musiche di: V. Bellini, A. Desplat, R.
Ortolani, G. Puccini, R. Sakamoto, R. Wainwright ed altri.
durata dello spettacolo: 60’ circa
Teatro degli Eroi
27 novembre ore 20.30
Secondo appuntamento per la trilogia di Stefano Napoli al
Teatro degli Eroi. La compagnia Colori Proibiti – per celebrare i 40 anni di
attività - in questa stagione invernale, sta portando in scena la trilogia
ideata dal fondatore della compagnia: il regista Stefano Napoli. Dopo “CIRCUS
DARK QUEEN ricordando Antonio
e Cleopatra”, adesso è la volta
di “BEAUTY DARK QUEEN - Lo strano caso di
Elena di Troia”, che andrà in scena mercoledì 6 novembre alle ore
20.30 presso il Teatro degli Eroi. Chiuderà la trilogia “VANITY DARK QUEEN -
Niobe Regina di Tebe” (mercoledì 27 novembre ore 20.30). Un percorso
importante quello delle tre regine, frutto del potente potere creativo di
Stefano Napoli, che lavora su un linguaggio che mescola il figurato, l’astratto
e il sonoro.
Francesca
Borromeo, Alessandro Bravo, Simona Palmiero, Giacomo Galfo, Luigi Paolo Patano saranno i protagonisti di “BEAUTY DARK QUEEN - Lo strano caso di Elena di
Troia”. Due uomini, una donna, una dea, una statuetta.
Sono Menelao, Paride, Elena, Afrodite, Eros. La storia è nota. Una dark queen
dalla bellezza fatale, il capriccio degli dei, un rapimento, una guerra. Un po’
pochade (Paride, ospite di Menelao, gli rapisce la moglie Elena proprio sotto
gli occhi), un po’ tragedia (per la voluttà di accecamento che a volte sembrano
avere gli esseri umani), la storia di Elena racconta di uomini che non sanno
amare ma solo possedere, di donne che si difendono chiudendosi nella freddezza
del cuore e nello splendore effimero di un bel vestito, del tempo che consuma
corpi e passioni, di un mondo in cui l’amore viene rubato e venduto. Elena
sopravvisse a tutti gli uomini che l’avevano amata.
La terza ‘dark
queen’ di Stefano Napoli, in scena il 27 novembre alle 20.30 al Teatro
degli Eroi sarà invece “VANITY DARK QUEEN - Niobe regina di Tebe”. Lo
spettacolo che chiude la trilogia, vede protagonisti Paolo Bielli, Francesca Borromeo, Alessandro Bravo,
Paolo Di Caprio, Simona Palmiero, Luigi Paolo Patano. Niobe, l’antica regina di vanità,
che volle farsi felice - anche per il numero dei suoi figli -contro l’antica
saggezza per cui solo gli dei potevano dirsi felici. “Cose umane agli umani”,
ovvero accetta l’incostanza della sorte e impara il limite. Niobe, ribelle al
pari di Prometeo, trasformata in roccia di lacrime, Niobe segnava il confine da
non superare. Nel tempo la sua immagine trascolora fino a diventare, con i suoi
figli, decorativo elemento di giardini e fontane. Cosa può dirci ancora questa
mater dolorosa? Forse in lei, come in un prisma, possiamo vedere riflessi il
nostro orgoglio, la nostra fragilità, la nostra paura.
Le cifre stilistiche del teatro di Stefano Napoli
sono tutte presenti e vivide in queste opere: esiliata la parola ai confini del
significante, il linguaggio è interamente assegnato al gesto, agli attori, alle
luci e alla musica. Questi elementi sono qui la pulsazione vitale dello
spettacolo. Gli attori stessi si spogliano a tal punto della loro identità
umana da essere percepiti, nella loro integrità, come personaggi che
intrecciano le corporeità costruendo di scena in scena delle vere e proprie
tele, dando prova di un’abilità fisica e artistica. Un drappo, una benda, una
sedia, oggetti minimali e solitari, bastano a far da scenografia interattiva,
continuamente maneggiati, indossati, spostati a creare un paradossale
dinamismo.
Da quarant’anni Stefano Napoli, con la Compagnia Colori
proibiti da lui fondata, sonda le pieghe più cupe dell’animo umano e
dell’esistenza dando ad esse forme visibili, implacabilmente suggestive. Spesso
la mitologia è stata sua fonte di ispirazione (si pensi a Ifigenia, o a Icaro, solo per citarne
alcuni), secondo uno schema creativo che dalla leggenda conduce alla realtà,
invertendo il percorso antropologico che si sviluppa in senso propriamente
opposto. Regista colto e originale, Stefano Napoli, insieme alla sua compagnia
Colori Proibiti, da anni porta avanti un rigoroso percorso di sperimentazione,
fondato sul linguaggio del corpo. Un teatro che cerca la parentela con l’arte
figurativa, nel quale i corpi degli attori, quasi sempre muti, si esprimono in
quadri plastici di forte emozione che, accompagnati da un impianto sonoro
variamente evocativo, sollecitano la memoria visiva dello spettatore. Sempre
Teatro degli Eroi
Via Girolamo Savonarola, 36/m Roma
Tel. 335 719 4572
3290294840
Posto unico 18 euro - Ridotto 15 euro