Introdotta
da Carla Morogallo, Direttrice generale
di Triennale, e da una relazione del Presidente Stefano Boeri, Commissario generale dell’Esposizione Internazionale,
la mattinata è stata aperta da un intervento del sociologo e scrittore Richard Sennett che ha parlato del
“diritto alla città” e dei modi per dare potere ai cittadini nelle scelte
architettoniche odierne.
Dopo la
keynote lecture di Sennett, sono intervenuti altri relatori internazionali che
hanno portato il loro contributo sulla natura geopolitica delle diseguaglianze,
tra i quali Gaia Vince, giornalista
e divulgatrice scientifica; Hans Ulrich
Obrist, Direttore artistico delle Serpentine Galleries; Amos Gitai artista e regista; Francis Kéré, architetto; Kimia Zabihyan,
Grenfell Next of Kin, e Nazanin Aghlani,
architetto e attivista; Francesco
Billari, Rettore dell’Università Bocconi; Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico di Milano; Federica Fragapane, information
designer; Sandro Balducci, professore di Pianificazione e
Politiche Urbane del Politecnico di Milano; Carlo Ratti, architetto
e Direttore del Senseable City Lab del MIT Boston; Alessandra Casarico, professoressa e coordinatrice scientifica del
SI Lab dell’Università Bocconi; Seble
Woldeghiorghis, Senior Advisor, e
il collettivo artistico Black History
Months; Guido Alfani, professore
di Storia economica dell’Università Bocconi.
Il
pomeriggio, aperto dalla keynote lecture dell’antropologo Tim Ingold che ha presentato il suo “manifesto per un nuovo
umanesimo”, si è invece focalizzato sulla dimensione biopolitica delle
diseguaglianze e ha visto gli interventi di Theaster Gates, artista e fondatore di Rebuild Foundation; Beatriz Colomina, Direttrice e fondatrice del Program in Media and Modernity della Princeton
University, e Mark Wigley, professore
di architettura e Preside emerito della Columbia University; Matilda van den Bosch, ricercatrice
senior al Barcelona Institute for Global Health e all’European Forest Institute;
Emanuele Coccia, filosofo e
professore dell’École des hautes études en sciences sociales; Giovanni Agosti, professore ordinario
di Storia dell’arte dell’Università degli Studi di Milano; Mons. Luca Bressan, presbitero della Diocesi
di Milano; Telmo Pievani, professore
di Filosofia delle Scienze Biologiche dell’Università di Padova; Nic Palmarini, Direttore del National
Innovation Centre for Ageing (NICA); Nicola
Perullo, professore di Estetica e Rettore dell’Università di Scienze
Gastronomiche di Pollenzo; Ersilia Vaudo,
astrofisica dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA); Paola Antonelli, Senior Curator del dipartimento di Architettura e Design
e Direttrice del dipartimento Ricerca e Sviluppo del MoMA.
I lavori del forum Inequalities,
che hanno visto una partecipazione attenta di un pubblico ampio, sono stati seguiti anche
via streaming e sono consultabili sul canale YouTube di Triennale Milano.
L’Esposizione Internazionale (maggio-novembre 2025) coinvolgerà artisti, designer, architetti, ricercatori,
studiosi da tutto il mondo e si articolerà in mostre, installazioni e progetti, ideati e prodotti da
Triennale Milano, e una serie di Partecipazioni
Internazionali, sollecitate sotto l’egida del Bureau International des Expositions attraverso canali governativi
ufficiali e invitate a sviluppare dei contributi originali in relazione al tema
proposto.
La
24ª Esposizione Internazionale è promossa da Triennale Milano con il Bureau International des Expositions –
che il 28 novembre 2023 ha ufficialmente riconosciuto la manifestazione – e il Ministero degli Affari Esteri e della
Cooperazione Internazionale. Partner accademici della manifestazione sono
il Politecnico di Milano e l’Università Bocconi.