Ritornano di nuovo insieme, ad esibirsi in pubblico Richard Sinclair (voce, chitarra basso) e Francesco Festinante (chitarra) della band “Il Sogno di Rubik”.
L’ultima volta si erano esibiti un anno fa a Taranto nell’arena della Villa Peripato nel progetto “Taranterbury band of dreams” nella 4° edizione di Taranto Jazz Festival, sotto la direzione artistica di Antonio Oliveti.
Con loro sul palco erano presenti Vito Rizzi alla tastiera, Angelo Losasso alla batteria, Gianluca Milanese al flauto.
Questa volta saliranno
sul palco da soli per duettare i brani che hanno fatto la storia di Richard
Sinclair, sotto il nome di “Richard Sinclair duo”, il 9 agosto in piazzetta
Santi Medici a Massafra (Ta) alle ore 21 con ingresso libero per l’evento
“Notti al Borgo 2024” sempre sotto la direzione artistica di Antonio Oliveti.
Ricordiamo che Richard Sinclair è
considerato uno dei capostipiti della “scena di Canterbury”, corrente del rock
progressivo che si è sviluppata tra gli anni Sessanta e i primi Settanta,
legata anche alla contaminazione di generi come il rock psichedelico, il jazz,
la musica d’avanguardia e la musica elettronica.
È tra i fondatori di gruppi fondamentali di questa
scena nata nel Kent in Inghilterra, come Wilde Flower a soli 15 anni, Caravan
ed Hatfield and the North, e membro in altrettanti gruppi come Camel, National
Health, In Cahoots.
Nel 2006 ha lasciato la sua storica
casa di Canterbury per trasferirsi definitivamente in Italia, in un trullo a
Martina Franca (Taranto).
La sua musica dopo tanti anni, ha la freschezza magica del tempo sempre vivo, la magia dei suoni ‘giusti’ e delle emozioni condivise
Il suono di Canterbury si risentirà, sospeso tra
fremiti progressivi, spigolature jazz e d’avanguardia, schegge di psichedelia,
rock e vibrazioni elettroniche, melodie rigogliosamente poetiche e nel bisogno
generale di ritrovare la magia, ormai quasi perduta, di fare musica mentalmente
aperta e senza paraocchi.
Per Sinclair la scrittura e la composizione non
sono mai attività che si esauriscono con la registrazione dei brani, perché
anche i pezzi più ‘definiti’ possono essere sempre aperti a una
reinterpretazione, la vita continua e sia il pubblico che i musicisti cambiano
nel corso degli anni.
I concerti, invece, conferiscono nuova linfa alle
composizioni, spesso con l’aiuto di nuovi musicisti.
Nel corso della sua carriera è stato circondato
da tanti musicisti innovativi, sempre protesi a creare qualcosa di nuovo.
E con lui voce e basso si era esibito, Francesco
Festinante alla chitarra con la sua band ‘Il Sogno di Rubik’ già in occasione
del concerto al Jackstore Social Club di S.Vito (TA) a settembre del 2022.
“La maggior parte della musica che ho fatto è
stata possibile grazie al contributo di quelli che condividevano le mie stesse
idee musicali; per questo ora sono felice con i miei nuovi amici e spero di
poter registrare presto nel mio studio personale, immerso nella natura. Mi
piace ancora viaggiare e suonare dal vivo. Si cresce pensando ai soldi come a
una priorità imprescindibile, piuttosto che a cercare di raggiungere la
felicità tramite la creatività personale” aveva riferito Richard Sinclair in
una sua intervista.
Una cosa è certa, lui sul palco si diverte e lo
si è visto anche da come ha duettato alla chitarra in sintonia con Francesco
Festinante (come si vede nella foto) nel concerto dello scorso anno, con il
quale collabora da tre anni e da questa collaborazione è nata la registrazione
di un brano e la composizione di brani inediti.
La voce principale
della scena di Canterbury, il canto e il basso di Richard Sinclair sono stati e
saranno una costante fonte di gioia per gli amanti della musica di Canterbury,
che non si lasceranno scappare questo spettacolo.
Una voce profonda
e bassa, la sua, un talento per melodie memorabili, il suo, che pochi possono
eguagliare, oltre a una tecnica fantasiosa e fluida al basso.
L’atteso Richard Sinclair, bassista
straordinario, improvvisatore instancabile e vocalist, nel corso degli anni ha
portato il proprio contributo a decine di progetti nei territori del rock
progressivo e del British Jazz più avanzato.
A Massafra confermerà di rimanere il
portabandiera di una forma di canzone che incorpora armonie sofisticate,
influenze ‘popular’ e humor di stampo tipicamente britannico, in una
commistione assolutamente unica.
Vito Piepoli