Dal 25 al 28 luglio avrà luogo la quinta edizione di RaMe - Le Radici del Mediterraneo, festival interna
«L’inquinamento della purezza è il tema che abbiamo scelto per l’edizione 2024 – dichiara il direttore artistico Simone Bevilacqua – un concetto che interpretiamo come un fenomeno quotidiano che permea le nostre vite. Intendiamo riflettere sullo stato primordiale della Natura, inquinata dall’essere umano; ma anche sulle azioni di compromesso che mettiamo in campo nella nostra quotidianità, nel lavoro, nelle relazioni e soprattutto nelle tragedie sociali del nostro tempo (guerre, naufragi, sfruttamento, razzismo, sessismo, specismo, pandemie). In una società dove la ricerca del successo a tutti i costi, la competizione spietata e l'avidità sembrano dominare, è facile dimenticare la propria vocazione, la personale missione. Cosa rimane della purezza del mondo, dei nostri sogni d’infanzia, della poesia, della gentilezza, della solidarietà tra popoli e culture?».
RaMe Festival intende far luce sul tema della purezza perduta in connessione con gli eventi performativi all’interno di una programmazione variegata e multidisciplinare.
Si comincia giovedì 25 luglio con Zampalesta, performance prodotta da Angelo Gallo - Teatro, burattini e figure (Teatro della Libellula) che celebra la tradizione calabrese dei burattini ed è frutto della collaborazione tra Angelo Gallo e Gaspare Nasuto; un cane lupo provoca disordini in un piccolo borgo, incontrando personaggi archetipici e creando situazioni comiche (21:00 - Piazza Gramsci). La serata proseguirà con Fuga da Mozart di Teatro a Canone, narrazione poetica e riflessiva di un direttore d’orchestra sul celebre musicista austriaco (22:30 - Campetto scuola).
Venerdì 26 luglio sarà la volta di Mara Lambriola e Giorgio Zobel con Lo Straniero, performance di teatro-danza ispirata al romanzo di Camus, in cui l'indifferenza di Meursault viene esplorata attraverso la danza e la recitazione (19:00 - Museo del vino). A seguire Mût, la street performance della compagnia Cie La Désarmante, una riflessione di tre personaggi sulla Terza Rivoluzione, fra divertimento e responsabilità verso la natura (21:00 - Piazza del Popolo). Cantico dei Cantici è il titolo dello spettacolo prodotto dal Teatro dell’Albero, un viaggio evocativo tra parole e musica che esalta la bellezza del testo biblico attraverso la recitazione e il canto (22:00 - Castello Del Gaudio).
Sabato 27 luglio (dalle 14:30 alle 19:30 - Museo del vino) la programmazione sarà arricchita dall’incontro di pratiche e pensieri dal titolo PUREZZA METICCIA. O IL PARADOSSO DEL TEATRO, tavola rotonda sull’eredità del Terzo Teatro in rapporto ai gruppi indipendenti contempora
L’appuntamento sarà moderato dal critico Michele Pascarella e vedrà la partecipazione di giornalisti e studiosi del settore: Emanuela Bauco (Liminateatri), Chiara Crupi (La Sapienza, Roma), Francesca D’Ippolito (Presidente C.Re.S.
La compagnia Teatro Ebasko sarà poi in scena con Circe (22:00 - Castello del Gaudio), spettacolo con trampoli e scenografie digitali su una delle figure più emblematiche della mitologia classica; la narrazione tocca temi di emarginazione, differenza di genere e amore e sarà accompagnata da cori registrati e musica dal vivo. Il djset MKTNF di Mimì e Fidelle
L’ultimo giorno del festival (domenica 28 luglio) inizierà con la proiezione del film La vita Cronica di Chiara Crupi e Odin Teatret, adattamento filmico dell'opera di Eugenio Barba, ambientato nel 2031 in un'Europa post-guerra civile (17:00 - Museo Treccani). La stessa giornata vedrà la partecipazione dell’
INGRESSO GRATUITO
Per maggiori informazioni
351 8194196 - info@teatroebasko.com
Programma completo disponibile su
https://www.teatroebasko.com/