Libri, Luciana Cuncu Piano: il lettore e lo scrittore devono danzare insieme. L'intervista

 


Il libro: “Donne che danzano sull’orlo dell’abisso” di Luciana Cuncu Piano. INTERVISTA di Andrea Giostra.

Ci parli del tuo libro “Donne che danzano sull’orlo dell’abisso”? Come nasce, qual è l’ispirazione che l’ha generato, quale il messaggio che vuoi arrivi al lettore, quale le storie che ci racconti senza ovviamente fare spoiler?

Queste storie nascono dall’esigenza di rendere sulla pagina qualcosa di cui si sente l’urgenza di conservare, non disperdere, e così ti senti spinta a scrivere. I miei libri sono la realizzazione concreta di questo bisogno. In genere comincio a buttare giù bozze per questi motivi… ma in realtà non so davvero cosa mi spinge a comporre. Forse la solitudine che mi porto appresso sin dall’infanzia, per me i libri e la scrittura ci sono sempre stati mentre tutti gli altri mi abbandonavano… Nei nove racconti che compongono questa raccolta la scena non resta mai vuota, per questo il lettore non si troverà mai spaesato di fronte ai personaggi che vivono vite fatte di attimi in continuo divenire, un insieme di momenti di essere che io con la scrittura riacchiappo e ricompongo. Nelle novelle La Guerra e Le Mazzette c’è una partitura fittissima di suoni che chiede ascolto, qui i protagonisti: due donne e tre ragazzini che attraversano in auto, inconsapevolmente all’inizio, una nazione allo scoppio dei suoi conflitti nazionalistici (La Guerra), e un uomo combattuto nel suo dramma tra crimine ed espiazione (Le Mazzette), ci regalano una sequenza di note melodiche, suoni notturni, squilli, trilli, sibili, acustiche gradevoli ed effetti musicali pieni di forza e suggestione. Il Cigno degli Oceani, Il Predatore e Casinò, dirigono invece lo sguardo sul conflitto tra i sessi e l’adulterio, dove gli attori maschili e femminili si affrontano, si accendono di passione e odio. In queste storie cerco di rappresentare anche l’illecito, quello che la gente solitamente non dice, ciò che è considerato, ancora oggi, scandaloso. Io penso che lo scrittore, attraverso i suoi scritti, debba liberare da timidezza e pregiudizi, che debba far vedere e sentire ciò che i lettori non avrebbero visto né sentito senza di lui… e trovare, in queste narrazioni, la forma di ciò che loro sentono in modo informe e frammentato.

Chi sono i destinatari che hai immaginato mentre lo scrivevi?

Nei miei racconti c’è tutto un mondo descritto, quindi credo che non ci sia un modello o una identificazione del lettore tipo a cui pensavo… quando scrivo sono molto animale, scrivo per me stessa e in quei momenti sono poco lungimirante, tuttavia non mi dimentico del lettore e cerco di curare lo scritto per renderglielo il più possibile abitabile. Sono convinta che il lettore e lo scrittore debbano danzare insieme, per questo i passi devono essere collegati e diretti a un unico scopo, quello di ricrearsi insieme.

Una domanda difficile: perché i nostri lettori dovrebbero comprare DONNE CHE DANZANO SULL’ORLO DELL’ABISSO? Prova a incuriosirli perché vadano in libreria o nei portali online ad acquistarlo.

Il lettore si troverà davanti nove narrazioni folgoranti che racchiudono in poche pagine un intero mondo, dove ripercorro temi a me cari: il destino che segna la vita di molti, la rassegnazione, la solitudine, gli oltraggi che si infliggono alle donne attraverso l’egoismo che nell’uomo scatena una violenza animale insensata, la nostalgia del passato, il travagliato rapporto tra uomo e donna, l’amore, la passione, l’illusione di vivere, la violenza, il pericolo; il tutto unito da quel filo sottile che li attraversa e li unisce che è il conflitto nelle sue varie gradazioni, caratteristica peculiare della cultura in cui viviamo. Questo insieme complesso viene scritto con la massima naturalezza e quell’involontario disincanto che ritma i dialoghi. Come in un film i personaggi si muovono davanti agli occhi di chi legge. In Per Caso al Metropolitan, per esempio, metto in scena il rammarico delle cose perdute, che per sempre svaniscono, del mai più, per Emilia, la protagonista, il senso di perdita si tinge così di una inquisizione filosofica: che senso ha la felicità? Mentre in Casinò Sybil si interroga sulla morale incerta tra pentimento e rimpianto: è meglio la rinuncia dolorosa di un breve amore o la convulsione di un momento di piacere. Nei miei racconti il lettore può trovarci tutto l’incessante mormorio dell’esistenza: le estasi, le pulsazioni, il dolore, il rammarico, l’amore, ma sempre attraverso una scrittura autentica, che è legata al silenzio, alla conoscenza e all’ascolto di sé.

C’è qualcuno che vuoi ringraziare che ti ha aiutato a realizzare la tua ultima opera letteraria? Se sì, chi sono queste persone e perché le ringrazi pubblicamente?

Intanto Valentina Neri, curatrice della collana “Grimorio”, edita da “Delta 3 Edizioni, che ha creduto nel mio lavoro tanto da sceglierlo come opera prima per inaugurare la suddetta raccolta. La mia gratitudine va anche al grande artista Giuliano Grittini che ha realizzato una cover, davvero raffinata e originale, con quel suo stile pop inconfondibile. L’intera squadra si è adoperata al massimo perché fossi soddisfatta del manufatto e per questo sono molto grata a tutti loro. 

BIOGRAFIA

Luciana Cuncu Piano vive a Cagliari. Per quindici anni si è occupata di prevenzione e interventi nell’ambito degli abusi sulle donne, contrasto alle sopraffazioni di genere e promozione dei diritti di pari opportunità. È stata per due anni la coordinatrice dell’Osservatorio Nazionale sullo Stalking della Provincia di Cagliari. Per Kita edizioni ha pubblicato i saggi Donne e Storia nel 2011, La Schiava Moderna nel 2014, e il romanzo breve Passione Romana nel 2016.

SINOSSI DEL LIBRO:

Hannah, Elena, Gloria, Lucasta, Helen, Emilia, Jovanka e Lorena, Sybil, Sancia. Dieci donne, nove racconti, nove affreschi di personaggi tormentati, vittime delle proprie oscurità, in balìa dei loro fantasmi. Storie mai banali e scontate ma sempre imprevedibili e sorprendenti, mirabilmente descritte con maestrìa e slanci lirici di notevole bellezza. Ciascun racconto è incastonato all’interno di preziose cornici paesaggistiche struggenti, cariche d’arte, natura e mistero, scelte accuratamente e che ben si armonizzano con il narrato. La capacità descrittiva dell’autrice, e la profonda conoscenza che mostra di avere dell’animo umano, rendono quest’opera un viaggio controverso in quegli inferi che ci dominano, laddove affiorano incubi intrappolati in loop temporali, feroci come condanne, che perseguitano i protagonisti. Donne che fuggono, inseguono, danzano. Senza sosta! Alla ricerca ostinata di un inafferrabile barlume di felicità.

 


Il libro:

Donne che danzano sull’orlo dell’abisso, Delta 3 Edizioni, 2024:

http://www.delta3edizioni.com/bookshop/grimorio/440-donne-che-danzano-sull-orlo-dell-abisso-9791255141945.html

https://www.lafeltrinelli.it/donne-che-danzano-sull-orlo-libro-luciana-cuncu-piano/e/9791255141945

L’autore:

Luciana Cuncu Piano

https://www.facebook.com/luciana.c.piano

Fattitaliani

#buttons=(Accetta) #days=(20)

"Questo sito utilizza cookie di Google per erogare i propri servizi e per analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google, unitamente alle metriche sulle prestazioni e sulla sicurezza, per garantire la qualità del servizio, generare statistiche di utilizzo e rilevare e contrastare eventuali abusi." Per saperne di più
Accept !
To Top