VINCENZO TIBERIO, UN LIBRO DI TIZIANA LUPI SANA L’INGIUSTIZIA VERSO IL NOSTRO SCIENZIATO



di Mariano Sabatini

Una giornalista di lungo e rispettabile corso, che si è sempre occupata di televisione perlopiù, ha deciso di raccontare la vita e le imprese di uno scienziato a cui dobbiamo moltissimo. La cronista in questione – firma di Tv Sorrisi e Canzoni e di Avvenire – è la romana Tiziana Lupi, nota per aver firmato tra l’altro libri con Papa Francesco, e il ricercatore nonché ufficiale medico della Marina Militare è Vincenzo Tiberio (1869-1915), nientemeno che il vero, primo, scopritore della penicillina; con tutto quel che ne è conseguito in termini di vite salvate. È così arrivato nelle librerie Il Nobel mancato. Vincenzo Tiberio. L'italiano che scoprì gli antibiotici (Minerva editore) che potrebbe presto divenire una fiction televisivaA proposito di Tiberio: <<Penso sia giusto restituirgli, per quanto possibile, l'onore che merita. A prescindere dalle vicissitudini personali, che hanno finito per condizionarne l'attività scientifica, è comunque colui che ha scoperto il potere battericida delle muffe ben prima di Fleming e penso sia giusto che tutti lo sappiano. Inoltre la storia d'amore che lo ha legato alla sua Lia è talmente intensa da meritare di essere raccontata>> spiega Lupi.
Come hai lavorato per comporre il libro?
Ho letto i diari che mi sono stati generosamente affidati dai suoi nipoti Anna Zuppa Covelli e Giulio Capone. Ho anche parlato a lungo con loro e con altre persone che, negli anni, hanno cercato di far conoscere la storia di Tiberio, primi fra tutti l'ammiraglio Vincenzo Martines e il prof. Gennaro Rispoli a cui si deve la creazione del Museo delle Arti sanitarie in un'ala del complesso degli Incurabili, a Napoli, nel quale ha voluto dedicare due sale a Tiberio.
Umanamente sembra una persona difficile... eppure molto emotiva, capace di empatia?
Empatico non direi. Emotivo sì, soprattutto nelle vicende personali ma anche in alcuni momenti particolari della sua attività nella Marina Militare, ad esempio il soccorso ai terremotati durante il terribile sisma del 1908. In altri momenti emergono anche i lati più spigolosi del suo carattere: penso ai viaggi sulle navi dei migranti che non erano certo facili.
Che idea ti sei fatta, da cosa nasce l'ingiustizia della mancata attribuzione del merito della sua scoperta? 
Penso sia stata, purtroppo, una semplice casualità: quando Tiberio decise di lasciare i suoi studi per lavorare nella Marina Militare a causa dell'amore apparentemente impossibile per Lia, lasciò a Napoli la sua ricerca che, seppur pubblicata sugli Annali di Igiene con il titolo di "Sugli estratti di alcune muffe", rimase chiusa nel cassetto della sua scrivania. Nessuno, o quasi, ha mai saputo della sua straordinaria scoperta ed è per questo che abbiamo deciso di raccontarla in questo libro. 

Almeno in ambito scientifico-medico Tiberio è conosciuto?
Sì, ma non abbastanza. Ci sono illustri immunologi che ne hanno sentito parlare proprio grazie a "Il Nobel mancato". 
E’ stato difficile trovare un editore che credesse nella storia?
Diciamo che non è stato facilissimo. Per fortuna dopo un paio di "no, grazie", ho incontrato Roberto Mugavero che non ha avuto esitazioni e ha condiviso fin da subito il mio interesse per la storia di Vincenzo Tiberio. 
Tu avevi già fatto un docufilm su Tiberio… che accoglienza ha avuto?
Quella che poteva avere un documentario andato in onda su un piccolo canale come Rai Storia. In quel caso fu l'allora direttore Giovanni Minoli a credere subito nella storia di Tiberio. Diciamo che è stato il primo tassello del percorso che ci ha portato al libro. 
Per ridargli la giusta popolarità servirebbe una fiction. A chi affideresti il ruolo?
Non ti nascondo che trasformare la storia in un film è il mio desiderio e ci stiamo lavorando. Per il protagonista ho un paio di idee ma preferisco non fare nomi per non offendere nessuno. 
Fattitaliani

#buttons=(Accetta) #days=(20)

"Questo sito utilizza cookie di Google per erogare i propri servizi e per analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google, unitamente alle metriche sulle prestazioni e sulla sicurezza, per garantire la qualità del servizio, generare statistiche di utilizzo e rilevare e contrastare eventuali abusi." Per saperne di più
Accept !
To Top