Paola Froncillo presenta il libro "Architettura e natura (Vol. 2)": al centro lo Spazio Pubblico di Relazione. L'intervista

 


Il libro: Paola Froncillo, Architettura e natura (Vol. 2) | PRESENTAZIONE e INTERVISTA di Andrea Giostra.

 

Il manifesto del Paesaggio. Parlaci dello scopo del manifesto del Paesaggio e come si propone per la valorizzazione del Paesaggio urbano e del Paesaggio della campagna.

Allora direi che il Manifesto del paesaggio è nato per un programma che realizzi nei contesti urbani e suburbani il legame tra lo spazio dei parchi e dei giardini esistenti con nuovi interventi di spazi collettivi. Sempre più differenziati. Elenco dei principi che siamo all'interno di un approccio che dia al rapporto tra Architettura e Natura la priorità. L'approccio o punto di vista che esplicito nel manifesto pubblicato in weArch nel 2019 (ma scritto tempo prima) vorrebbe consentire di ristabilire la priorità dello spazio pubblico di civile convivenza. Ribadendo che il rapporto con il luogo, il sito, il territorio intesi come conformazione fisica dello spazio (altimetrie, ortografia, fiumi, alberature, arredo, suoli, percorsi...) per noi architetti, che operiamo anche sul paesaggio, è un ascolto delle sue potenzialità, che il nuovo progetto rivela e struttura. Come se lo spazio in edificato sia luogo, come se passeggiassimo in un tempo e spazio della continuità che colleghi parchi e giardini esistenti con i nostri nuovi interventi." Anche in questo Architettura e Natura vol 2 inizio con un manifesto: La centralità del libro e dei miei progetti di paesaggio di questi ultimi anni è certamente lo Spazio Pubblico di RELAZIONE, e "Verso una Nuova Relazione”, che poi è il sottotitolo del libro, vuole essere un Manifesto: "Dedico, questo Libro, all'Architettura in "Ascolto" delle Potenzialità del Paesaggio, quella che vi ritrova Risonanze Poetiche. Noi Componiamo Uno Spazio "Totale" Progettiamo Architettura+Paesaggio+Dibattito, Noi diffondiamo la Relazione con la NATURA. Spazio+Materiale+Ritmo+Colore. Creiamo Luoghi per L'Abitare degli Uomini.

Una premessa, sono un architetto che pratica Interior Design, Design e architettura del paesaggio, sono anche scrittrice, fotografa e dipingo: miro a una pratica e a un approccio che metta in relazione tutte queste attività. Nel mio website PFarchitectureLab.eu cerco di dare questo contenuto e ambisco a uno Spazio Totale che possa creare relazioni tra l'uomo e l'ambiente, tra architettura e chi la abita.  Le ricerche condotte in questi anni di docenza e di libera professione e i libri che ho scritto e Pubblicato con Rupe Mutevole (racconti+Poesie+foto) contengono come tema di fondo il rapporto con il paesaggio. Questo mio nuovo libro non è il seguito del primo volume Architettura e Natura, in cui proprio in weArch rivista presentavo "l'indissolubile connubio tra architettura e natura”, soprattutto nelle composizioni del giardino all'italiana e del giardino all'inglese. In questo Volume 2 affronto tre temi fondamentali  che sostanziano le mie riflessioni sul pensiero moderno e sul suo sviluppo: questi 3 "ambienti" attraversano tutto questo mio scritto attraverso i focus su singoli architetti e progetti, temi fondamentali che ritengo essere sostanziali per comprendere lo spirito del nostro tempo per quanto riguarda la nostra disciplina di architetti e architetti del paesaggio: il primo tema è legato al parco e al giardino a partire dal 900, come uno Spazio di Relazione Sociale, il secondo tema riguarda il rapporto tra Architettura e Natura, all'interno dell'idea nata con il Movimento Moderno, che inaugura la creazione di uno spazio che è "Ambiente" (anticipate dai progetti riguardanti il "Cuore della città" e i luoghi di Bruno Taut, gli spazi tra le case di Aldo Van Eyck e le idee di Bakema e di Le Corbusier nel secondo dopoguerra incentrate sulla creazione di uno Spazio come spazio Collettivo); il terzo tema che percorre il mio nuovo libro è la Relazione  tra Arte (soprattutto la Land Art) e Parco, tra Arte e Spazio Pubblico.

 

Quanto c’è bisogno di uno spazio qualitativo per accrescere i valori identificativi?

"Moltissimo, lo spazio "Necessario "di cui parlo nel libro è proprio questo, la qualità dello spazio migliora e crea ambienti per le Relazioni sociali.  Gli esempi che riporto nel libro sono un solco in cui inserisco i miei progetti. Scrivo nel libro:"  La nostra ricerca in architettura cerca di interpretare le istanze della società civile che a volte si dichiarano attraverso forme di convivenza ritualizzate in uno spazio fisico, ad esempio in una piazza, altre volte invece non hanno luoghi che possiedono una definizione di forme di spazio, quindi, queste stanze, necessitano di progetti di spazio pubblico che chiamiamo spazio "necessario". Siamo consapevoli del fatto che non sia più possibile materializzare la nostra memoria collettiva nelle piazze e nei monumenti quindi dobbiamo cercare di interpretare i segni che riconosciamo, ancora visibili nel territorio il tentativo è quello di riuscire ad individuare nelle variazioni del terreno, nelle sue conformazioni riconoscibili, qualche elemento su cui appoggiare la nostra nuova progettazione. Per fare un esempio: nel paesaggio della campagna, nell'andamento dei corsi fluviali, nelle altimetrie del terreno stesso, dovremmo ascoltare come una sorta di partitura musicale entro cui inserire una nuova composizione. questi nuovi segni del progetto creeranno risonanze tra nuovo ed esistente. Spazio qualitativo." (Architettura e natura vol 2)

 

Che differenze ci sono nell’offerta urbanistica di questo secolo rispetto al secolo precedente?

Una domanda importante, grazie, anche perché nel libro metto in evidenzia proprio questo il fatto che il progetto ampliato e iniziato all'inizio del 900 dal movimento moderno e poi più seguito nel secondo dopoguerra con l'approfondimento sugli spazi collettivi è un progetto non-finito un progetto che può essere proseguito,  innovandolo e inserendo proprio questo nuovo rapporto tra architettura e natura che comporti la priorità dello spazio in edificato strutturato in cui vengono creati vuoti con spazi di relazione. Inoltre l'insieme delle discipline artistiche, l'arte ma anche altri ambiti disciplinari di creatività, possono concorrere a inserire questo percorso nel pensiero moderno che parli proprio di questa metafora in cui il parco diventi luogo in cui la memoria collettiva si possa ancora radicare: percorso infinito di forme e spazio perché infinite sono le variazioni della natura e le conformazioni del territorio.

 


L’architettura può dare una mano per salvare la nostra autenticità? Può essere una via per vivere meglio?

L'essenza della Architettura e dell'architettura del paesaggio sono i comportamenti e le esigenze sociali degli esseri umani tradotti in Ambiente: Louis Kahn diceva che una biblioteca nasce con un uomo che va verso la luce. Quindi certo, alla tua domanda dico che si deve mirare a migliorare il contesto in cui tutti viviamo, creando una realtà più reale della realtà, rendere possibili e utilizzabili, condivisioni e spazi anche precedentemente non abitabili. Senza pensare però che si possa cambiare il mondo, ma si può certo contribuire a creare ambienti sia privati che pubblici in una direzione sostenibile e attenta a non sprecare lo spazio a disposizione.

 

Come è recepita dall’architettura la relazione fra Spazio Aperto e Natura?

Direi che sta diventando prioritario e imprescindibile, grazie al contributo di alcuni progetti innovativi, che vanno nella direzione di cui scrivo nel libro, e che condivido anche nel mio approccio progettuale.

 

Cos’è la Land Art? e soprattutto cosa ci può spiegare del lavoro di Mary Miss – a cui hai dedicato delle pagine del tuo libro?

L'approccio minimalista direi degli architetti che presento nel libro ma anche diciamo del lavoro di Land Art negli esempi di Mary Miss, e si incentrano sicuramente nelle relazioni tra le parti dell’edificio, tra questo e lo spazio aperto, tra questo e la natura facendo molto riferimento a quelli che sono i vocaboli elementari della costruzione spaziale quali: colore, geometria e luce. Il lavoro di questa Land artista statunitense mira a coniugare le diverse discipline quali architettura, scienza, design e arte inserendo le sue installazioni al contatto con la natura del territorio. Quindi la sua ricerca e le sue realizzazioni vanno proprio nella direzione che io indico, la più interessante oggi è quella analizzata appunto e approfondita nell'archivio in architettura natura vol. 2

 

Architettura e Paesaggio -  Artificio e Natura, possono coesistere e raggiungere davvero la giusta Armonia per il mondo e la vita?

Certo, almeno così noi, che ci muoviamo in questa direzione, lo auspichiamo. Nei miei progetti, come quello per Parona, ampliamento del parco, il tentativo è proprio questo: creare un rapporto e uno spazio che abbia regole confermative, già presenti nel luogo.  Come anche i progetti e le realizzazioni di Bruno Taut che riporto nel Libro lo testimoniano, o quelle di J.N. Baldeweg o di Alvaro Siza, o di U. Riva si incentrano su questa relazione.  Per questo il tema della RELAZIONE è più importante dell'Architettura e della Natura viste nella loro separata essenza.

 

Quali i prossimi argomenti per un nuovo libro?

Architettura e Natura 3, in elaborazione, conterrà mie riflessioni sul paesaggio contemporaneo, le relazioni tra poesia dello spazio e relazioni emozionali che possono scaturire dai progetti di architettura del paesaggio, tra individuo e luogo, e inoltre sonderò in altri progetti contemporanei quanto i vocaboli anche di composizioni di giardini e parchi storici si ritrovino, sviluppate e innovate in progetti di paesaggio di autori contemporanei.

 

Il centro sarà ancora di più la domanda sociale di spazi di relazione: perché ci domandiamo sempre nella nostra ricerca: "Non sembra anche a voi in questa nostra epoca contemporanea che lo spirito del tempo siano quei luoghi che sono il parco (una grande metafora, un macro-ordine) e lo Spazio Pubblico in cui potrebbe essere ancora possibile ritrovare momenti di convivenza e identità?”

 

I libri:

Paola Froncillo, Architettura e natura (Vol. 2), Rupe Mutevole ed., 2023:

https://amzn.eu/d/4CseWM1

 

Paola Froncillo, Architettura e natura. Ediz. Illustrata, Rupe Mutevole ed., 202o:

https://amzn.eu/d/4ebKmoZ

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