Michela Ricciutelli svela il cuore de 'La Mossa della Regina'

Benvenuti a questa speciale intervista con Michela Ricciutelli, autrice dell'intrigante romanzo "La Mossa della Regina", pubblicato da CTL Editore. Il libro segna l'esordio letterario di Ricciutelli e si distingue per il suo intenso intreccio di mistero, passione e vendetta che avvolge il lettore fin dalle prime pagine.

Ambientato nella primavera del 1981, in un pittoresco paese del centro Italia, "La Mossa della Regina" inizia con una scoperta sconvolgente: una testa umana sul tavolo del soggiorno di una famiglia borghese. Questo macabro ritrovamento è solo l'inizio di una serie di eventi che stravolgeranno l'esistenza di ogni membro della famiglia. Tra disturbi ossessivi, amori pericolosi, e comunicazioni con l'aldilà, il romanzo ci trascina in un vortice di emozioni e suspense.

Mentre il solstizio d'estate si avvicina, segreti sepolti riemergono e intrecciano i destini dei personaggi, culminando nella magica notte di San Giovanni, dove ciascuno sarà chiamato a confrontarsi con il proprio destino. Una forza soprannaturale, animata da una sete di giustizia per un errore tragico del passato, guida i personaggi verso il climax drammatico.

Oggi, abbiamo il piacere di scoprire di più su come Michela ha tessuto questa complessa trama e quali ispirazioni hanno guidato la creazione di un'opera tanto avvincente. Michela, grazie per essere qui con noi.

 

Benvenuta, Michela. La Mossa della Regina è il tuo primo romanzo, e sembra offrire una miscela avvincente di mistero, passione e vendetta. Puoi condividere con noi quale sia stata l’ispirazione dietro questa storia così intrigante?

L’ispirazione me la diede mia madre anni fa, raccontandomi del giorno in cui la mia bisnonna mise in subbuglio tutta la famiglia perché aveva perduto la corona del rosario. Corona che poi fu rinvenuta proprio nello stesso posto descritto nel romanzo (e il mistero rimane irrisolto). Ho sempre pensato che avrei voluto scriverci una storia.

La trama sembra essere intrisa di simbolismo e misticismo, con riferimenti al solstizio d’estate e alla notte di San Giovanni. Puoi spiegarci il significato di questi elementi nel contesto della storia?

Ho sempre amato le streghe, racconto le loro storie da quando ero piccola. Fantasticare di mondi magici è il mio rifugio. La notte di San Giovanni è la notte delle streghe, la notte magica per eccellenza, e l’opera della mia strega non poteva che trovare compimento in quella notte. Ma non è il solo elemento simbolico: la storia inizia infatti nel marzo del 1981, e in quei giorni era in corso l’allineamento di Giove con Saturno. La mia strega lo dice a uno dei protagonisti: “Il figlio è tornato dal padre e lo ha spodestato e ora brilla più intensamente”. È un preannuncio di quanto avverrà in seguito.

Ci sono diversi personaggi complessi e sfaccettati in La Mossa della Regina. Come hai sviluppato i loro caratteri e le loro storie individuali?

Sono partita da un aspetto rilevante della loro personalità e ho cercato di costruirvi attorno un personaggio coerente e realistico. E questo significava innanzitutto non dividerli in buoni e cattivi: ognuno di loro ha pregi e difetti e io li ho annotati. Ho rilevato le piccole e grandi manie, le ossessioni, le aspirazioni, le abitudini, i dolori e i disturbi e i personaggi hanno preso forma. Ho studiato le loro storie in modo che fossero funzionali all’esasperazione di quelle caratteristiche per poi poterli condurre all’esito finale.

Infine, senza rivelare troppo, puoi darci un’anteprima di cosa possiamo aspettarci dall’evoluzione della trama e dai destini dei personaggi?

Aspettatevi degli intrecci insospettati, li ho studiati a fondo perché tutto combaciasse. E non aspettatevi dei buoni sentimenti.


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