Da sempre attento a valorizzare e promuovere la musica di oggi, il Teatro Comunale di Bologna ha scelto per la prima volta di avviare un nuovo percorso proprio in questa direzione, nominando Nicola Campogrande compositore in residenza per il triennio 2024-2026.
La collaborazione tra il compositore e la fondazione lirico-sinfonica felsinea culminerà nella primavera del 2026 con l’allestimento dell’opera “Olympia”, espressamente commissionata dal TCBO: «una sorprendente storia d’amore ai tempi dell’intelligenza artificiale», dice l’autore. L’opera verrà composta su un libretto originale di Piero Bodrato liberamente ispirato ad alcuni racconti di E.T.A. Hoffmann.
Il primo tassello della residenza ha previsto la composizione dell’operina per voci bianche “I due usignoli”, nata con un intento educativo e anch’essa su libretto di Piero Bodrato tratto, in questo caso, da una celebre favola di Christian Andersen. Incisa lo scorso novembre dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta da Salvatore Percacciolo, insieme ai Piccoli Cantori di Torino guidati da Carlo Pavese, l’operina verrà rappresentata nell’autunno del 2024 al Comunale Nouveau. Grazie alla registrazione che è stata realizzata, “I due usignoli” sarà anche a disposizione delle scuole che desidereranno allestirla nei loro spazi. Una specifica collaborazione tra lo storico editore Breitkopf & Härtel, che pubblica in esclusiva la musica di Campogrande, e la casa editrice Lattes permetterà infatti agli istituti scolastici italiani di dotarsi di spartiti, registrazioni ed altro materiale per poter mettere in scena lo spettacolo autonomamente. Una versione dell’operina in lingua tedesca è già in preparazione e vedrà la luce in Germania nei prossimi mesi.
La musica di Campogrande si potrà inoltre ascoltare nella Stagione Sinfonica in corso: il suo nuovo “Concerto per violino, corno, pianoforte e orchestra” - interpretato da Francesca Dego, Martin Owen e Alessandro Taverna, diretti dal giovane Diego Ceretta - è in programma all’Auditorium Manzoni il 27 settembre alle 20.30. Nel 2025 altre partiture sinfoniche del compositore residente prenderanno vita a Bologna.
Nicola Campogrande ha all’attivo un catalogo di oltre 200 brani e la sua musica, eseguita in tutto il mondo da interpreti di rilievo internazionale, è raccolta in 35 cd monografici e collettivi. Apprezzato e stimato anche come divulgatore, è autore di libri dedicati alla musica classica.
Foto di Lorenza Daverio
Nicola Campogrande (Torino, 1969) è considerato uno dei compositori italiani oggi più importanti. Nella sua musica, che dal 2017 è pubblicata in esclusiva dalla Breitkopf & Härtel, la critica e il pubblico riconoscono freschezza ed espressività, messe al servizio di lavori con una forte componente spettacolare.
Oltre ai molti lavori destinati al teatro musicale, scrive prevalentemente musica cameristica e sinfonica e ha sviluppato un catalogo che comprende più di 200 brani. Tra i suoi interpreti ci sono Riccardo Chailly, Lilya Zilberstein, Gauthier Capuçon, Alexander Romanovsky, Mario Brunello, Sergej Krylov, Gianandrea Noseda e molti altri musicisti e orchestre che hanno in repertorio suoi lavori e li presentano regolarmente in stagioni concertistiche di tutto il mondo. Tra i suoi committenti figurano la Filarmonica della Scala, la Russian National Orchestra, l’Orchestre National d’Île-de-France, la Lithuanian National Symphony Orchestra, l’Orchestra Sinfonica di Milano, ADDA Sinfónica, la Saint-Paul Chamber Orchestra.
La sua musica si può ascoltare grazie a 35 cd monografici e collettivi. Tra i suoi lavori sinfonici di maggior successo vanno citati il “Concerto per pubblico e orchestra”, “R (Un ritratto per pianoforte e orchestra)”, le ventiquattro “Expo Variations”, “Urban gardens” per pianoforte e orchestra, la “Sinfonia n. 2 «Un mondo nuovo»”. Tra quelli cameristici “Nudo” per pianoforte, “Forme di felicità” per violino e pianoforte, i “Preludi a getto d’inchiostro” per chitarra. Tra le sue opere più apprezzate figurano “Opera italiana”, “#Folon”, “La notte di San Nicola”.
Diplomatosi ai conservatori di Milano e di Parigi, dal 1998 conduce trasmissioni culturali su Rai Radio3. Per la tv ha condotto per anni la trasmissione settimanale "Contrappunti" sul canale Classica HD (Sky). Collabora con le pagine culturali del Corriere della Sera e ha pubblicato "Occhio alle orecchie. Come ascoltare musica classica e vivere felici" (Ponte alle Grazie, 6 edizioni), “100 brani di musica classica da ascoltare una volta nella vita” (BUR Rizzoli, 3 edizioni), “Capire la musica classica ragionando da compositori” (Ponte alle Grazie), “Viaggio al centro dell’orchestra” (BUR Rizzoli), “Storia della musica classica. Il racconto di un’avventura straordinaria, dal Medioevo al Spotify” (Ponte alle Grazie) e il corso di musica per la scuola media “Prima la musica!”(Lattes). In passato ha diretto per quindici anni il mensile Sistema Musica ed è stato critico musicale di Repubblica e del supplemento Musica!, de L'Indice dei libri del mese, di Piano Time.
È stato direttore artistico del festival MITO SettembreMusica dal 2016 al 2023, membro della commissione artistica internazionale di Europa Cantat e, per undici anni, direttore artistico dell'Orchestra Filarmonica di Torino. Dirige, insieme a Gloria Campaner, la stagione “Seven Springs. Il suono della Holden”.