LA NUOVA FRONTIERA NEL TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE DELLA MANO, DEL POLSO E DEL BRACCIO



La Casa di Cura San Rossore di Pisa è la prima struttura in Italia ad utilizzare la chirurgia eco-guidata e microinvasiva, una tecnica operatoria sofistica e rivoluzionaria utilizzata per trattare diverse patologie degli arti superiori

Il Dr. Andrea Poggetti, Chirurgo della mano e del polso, specialista in chirurgia micro-ricostruttiva e Dirigente Medico presso l’Azienda Ospedaliera Careggi di Firenze, a fronte di una casistica operatoria importante, racconta i notevoli vantaggi per il paziente che ricorre alla chirurgia eco-guidata e microinvasiva nelle patologie della mano, del polso e del braccio.


L’eco-chirurgia, o chirurgia eco-guidata, è l’ultima evoluzione per il trattamento della compressione del nervo mediano al tunnel carpale, del blocco allo scorrimento tendineo nel dito a scatto e del dolore al gomito (epicondilite o gomito del tennista), ed è stata denominata “microinvasiva” per la sua caratteristica di necessitare soltanto un micro-accesso di 2 mm per operare. Tale importante peculiarità mette in luce come, a fronte di una microincisione chirurgica, il recupero funzionale non può che essere migliore e rapido, oltre a presentare ulteriori benefici per i pazienti.


Dove la chirurgia eco-guidata e microinvasiva fa la differenza è nell’epicondilite o gomito del tennista. In questo caso le differenze tra chirurgia tradizionale ed eco-chirurgia sono più marcate. Questa patologia richiede tradizionalmente un’incisione chirurgica di alcuni centimetri che necessita di tempo per poter guarire. Al contrario, con la chirurgia eco-guidata è possibile praticare incisioni di circa 2 mm e liberare il paziente dal dolore senza necessità di immobilizzazioni o suture. Tale procedura è da preferire in persone attive e sportive che necessitano di un recupero estremamente rapido. Un ulteriore grosso vantaggio nell’utilizzo della chirurgia eco-guidata e microinvasiva si riflette sul periodo post-operatorio. L’assenza di incisioni cutanee rilevanti e di suture rende il paziente libero da bendaggi ingombrati o tutori e gessi. La mobilizzazione di tutto l’arto superiore è incoraggiata da subito e di norma non sono necessari né antidolorifici né antibiotici e, nell’arco di alcuni giorni, dopo l’intervento il paziente è in grado di ritornare velocemente alla propria quotidianità.

Il Dr. Poggetti ha trattato numerosi pazienti, in diversi casi l’intervento, proprio per le sue eccellenti performance, è stato realizzato bilateralmente in modalità contemporanea. Il riscontro da parte dei soggetti trattati è stato da subito incoraggiante, in quanto la tecnica microinvasiva eco-guidata migliora da subito la sintomatologia e permette un rapido recupero della funzione della mano senza disagio o interruzioni importanti delle attività quotidiane.


L’impatto microinvasivo si rivela importante anche sotto l’aspetto psicologico del paziente, che affronta con maggiore tranquillità sia il percorso preoperatorio, certamente più confortante considerando un minore impatto chirurgico, sia il post-operatorio, dove il paziente è nuovamente autonomo in tempo rapido.

 

Le patologie della mano, del polso e del braccio, che richiedono un intervento chirurgico risolutivo, come il tunnel carpale, il dito a scatto e l’epicondilite, colpiscono oltre il 10% della popolazione adulta, con particolare incidenza sulle donne nel caso delle prime due, e con un accrescimento percentuale costante nel caso della terza che, oggi, si presenta, anche come un fenomeno legato all’utilizzo del mouse del computer e dei device elettronici.

Sempre più, dunque, è necessario approcciare con il minimo impatto possibile e consentendo ai pazienti di avere attraverso la chirurgia eco-guidata e microinvasiva un'alternativa sicura, veloce ed efficace.

 

Nello specifico, la visione indiretta (ecografica) delle strutture anatomiche necessita di una solida formazione chirurgica e di un bagaglio di conoscenze morfologiche che sono di competenza del chirurgo della mano. L’eco-chirurgia è, infatti, la perfetta unione tra il chirurgo e lo strumento diagnostico. Le tecniche ecografiche, peraltro, sono sempre più utilizzare durante le visite del chirurgo della mano. Al contrario delle radiografie, della Risonanza Magnetica (RM) e della Tomografia Computerizzate (TC) che sono indagini fondamentali ma statiche, l’ecografia permette la valutazione delle strutture anatomiche durante il movimento e per questo permette di indagare dismorfismi, alterazioni della meccanica strutturale di parti anatomiche e consente, non da ultimo, di indirizzare il medico verso la diagnosi e perfino la prognosi. Un esempio di tale potenziale è la valutazione del nervo mediano a livello del canale carpale. L’indagine ecografica è in grado di valutare la presenza di anomalie della morfologia del nervo, così come l’aumento significativo dell'area della sezione trasversale e la presenza di un appiattimento del nervo e la sua strozzatura a livello della sede di compressione.

Fattitaliani

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