“Smeraldo” di AnairiM: intervista alla cantautrice

“Smeraldo” è un brano scritto di getto che nasce a fine aprile del 2021, quasi per gioco. Cambiando le parole di un brano già edito e molto famoso, AnairiM si accorge da subito che i suoi pensieri, o meglio i suoi sentimenti, si erano materializzati in maniera talmente pura, semplice ma allo stesso tempo profonda, ma questo testo aveva il diritto di avere una sua storia, una sua melodia e una produzione curata.

“Smeraldo” rappresenta per l'artista un momento fondamentale in cui la sua vita è cambiata (in meglio) per via di una persona molto speciale. Rappresenta tanti pensieri, tante sfumature di vissuto e sentimenti che hanno determinato una svolta.

 

Parliamo del tuo nuovo singolo. Com’è nato? Cosa rappresenta per te?

La nascita di Smeraldo per me ha la valenza di una rinascita. Nasce da un compito di scrittura creativa, ovvero dal tentativo di scrivere un testo nuovo cambiando le parole di un

 brano edito (nel mio caso “Let Her Go” di Passenger). Parla di un momento fondamentale della mia vita, un momento in cui ho fatto anche cose che non avrei mai pensato di dire o di fare. Il testo è nato spontaneamente ed è stato abbastanza semplice trovare le parole giuste perché stava tutto dentro di me, è bastato solo chiudere gli occhi e immaginare o ripensare a certi momenti, citati come “flash” nel mio brano, e tutto ha preso forma. Lo Smeraldo, con il suo verde splendente, è una pietra preziosa legata alla rinascita e alla speranza e tutto nasce dall’associazione di questa pietra meravigliosa a degli occhi speciali che mi hanno ridato la luce che stavo perdendo nei confronti di me stessa. Per il sound devo ringraziare Angelo Amico che, oltre ad essere un bravissimo musicista, è stato capace di capire a pieno ciò che volevo creare da una linea melodica completamente abbozzata e da alcune note vocali esplicative in cui cercavo di comunicargli i sentimenti che volevo che il pubblico provasse ascoltando il brano.

A quale idea si ispira il videoclip?

Con Niccolò Di Lallo, il regista, abbiamo pensato molto a cosa realizzare per ciò che riguarda il videoclip ma alla fine abbiamo lasciato spazio all’improvvisazione. Abbiamo scelto un’attrice, una mia amica, Suna Gritli, e dopo aver scelto la caratteristica del bianco e nero, i luoghi e aver visionato certi lavori d’ispirazione, abbiamo iniziato a girare e poi, scena dopo scena, tutto ha avuto senso: Suna era la rappresentazione dei miei pensieri. Del caos e del turbinio interno che Smeraldo suscita in me e dal quale, fondamentalmente, è nato.

Quali sono le tue influenze musicali?

Non ho un artista che mi ha influenzato particolarmente, amo tanti generi musicali e tanti artisti diversi, ma di certo sono molto legata al Broadway musical ed essendo cresciuta negli anni ‘90 (periodo storico in cui si sono intrecciati generi molto diversi tra loro) mi sento legata ad influenze diverse e mescolate tra loro quali ad esempio: il cantautorato italiano, la musica leggera, il pop-rock internazionale, R&B, l’indie e un po’ di rap. Se poi vuoi che ti faccia il nome di un’artista che seguo molto, sia per gusto personale che per stima musicale, ti posso dire assolutamente Levante.

Come e quando è iniziata la tua passione per la musica?

La musica ha sempre fatto parte della mia vita, non ricordo attimo della mia vita senza musica. Fin da piccola ballavo, cantavo, organizzavo da sola spettacoli, concerti e mi esibivo poi in salone davanti a tutti i miei parenti, costringendoli spesso ad “accompagnarmi” con finti strumenti musicali a mo’ di orchestra! A 2 anni ho iniziato a dire “da grande voglio fare la showgirl” e a 5 anni la mia prima canzone sul palco. La musica e lo spettacolo hanno sempre colorato la mia vita e mai vivrò senza.

Con quale artista ti piacerebbe collaborare e perché?

Questa è una bella domanda perché ci sarebbero un bel po’ di artisti che stimo parecchio o che seguo da sempre con cui mi piacerebbe collaborare, sarebbe veramente un sogno con tutti loro. Però di getto, considerando il momento e la mia situazione musicale, ti dico Levante. Lei per me rappresenta un manifesto di libertà, sapienza, umiltà, talento e bravura ma soprattutto semplicità. Collaborare con lei sarebbe di sicuro emozionante e molto stimolante.

Progetti futuri?

Beh, sicuramente altri brani! Il primo obiettivo che mi sono prefissata è quello di creare un album e di portare la mia musica in giro il più possibile. Il resto sarà una scoperta per tutti e mi auguro di ricevere ancora tanto sostegno da chi mi ascolta.


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