Video Teaser:
Questo EP anticipa l'uscita del nuovo disco ...E QUINDI INSOMMA
OSSIA (Incipit Records / Egea Music)
Queste le parole di Morgan sull’uscita:
Il progetto Morgan/Panella è molto uniforme, è un continuo generarsi di
canzoni come le piante spuntano dal terreno, in maniera quotidiana spontanea e
naturale e con estrema facilità. Questo è senza dubbio dovuto alla grande
musicalità della scrittura di Panella e anche alla mia irrefrenabile dedizione
all’esperimento, pratica che conduce in territori imprevedibili e inesplorati,
e che alimenta in modo estremamente nutriente la creatività, entusiasmando,
gratificando, tenendo acceso il fuoco della vita artistica. Questo stato
d’animo è chiamato da molti “ispirazione”, io preferisco dargli invece un ruolo
ridimensionato alla normalità perché si tratta di una condizione regolare e non
intermittente. Concepire in questo modo il lavoro della creazione progettuale
di musica (nel mio caso, ma vale per tutte le discipline dell’ingegno) mi porta
a realizzare ciò che davvero desidero e non per forza si tratta di qualcosa di
ufficiale o di commissionato o di obbligatorio contrattualmente, anzi è
l’esatto contrario, ossia quel che faccio nessuno mi ha chiesto di farlo e
nessuno oltre a me ha previsto che esistesse, e quindi nessuno si aspetta nulla
da ciò di cui nemmeno sa l’esistenza. La controindicazione di questo è che il
pubblico, non sapendo, crede che io non componga più musica originale e che
addirittura abbia “perso la vena”, quando invece non ha idea della fecondità
che mi investe da cui sgorga una copiosità di oggetti davvero incontenibilmente
accumulati in oltre quindici anni di artigianato musicale svolto tutti i giorni
con regolarità anzi abnegazione stacanovista che mi ha fatto dedicare più di
dieci ore alla certosina produzione di musica originale che non ho pubblicato.
Ma che non sia pubblicata per me non significa che non esista invece per la
gente sì, ma è una falsa credenza anche pesantemente avallata dalla selvaggia
narrazione pubblica del mio discredito, cosa notoria e sistematica
terribilmente antipatica che non ho nessuna intenzione di tirare in ballo
adesso. Il lavoro con Panella quindi è una cosa che ho voluto pubblicare o
forse “sono riuscito”’ a pubblicare, perché dopo tutti questi anni di distanza
dal mercato (e non dalla musica, sia beninteso) il mio rapporto con il settore
dell’industria musicale si è totalmente annientato e quindi ora lo sto ricostruendo
da zero. Questa mia presentazione che lo introduce è qualcosa che non ero
più abituato a fare ma che vent’anni fa era una delle mie principali attività,
ero sempre alle prese con domande sui miei dischi e sulle canzoni, sui testi e
sugli arrangiamenti, sulle produzioni, e stavo sempre a raccontare e fare
esempi e connessioni ed è proprio per quello che ad un certo punto sono stato
contattato dalla televisione, per il mio modo di affrontare il senso della
musica, ma non avrei mai potuto immaginare che proprio di quello io negli anni
a venire sarei stato privato. La televisione mi ha strappato alla mia natura,
alla mia vera professione, frutto della mia preparazione, coltivata dalla
passione. Nulla io conosco meglio di quella materia che si chiama “produrre
dischi”, e nonostante tutti questi anni siano passati dal mio ultimo lavoro di
inediti ufficialmente pubblicato (DaAadA, 2006), anni in cui sono avvenuti
radicali importanti cambiamenti tecnologici proprio nel campo della
realizzazione della musica pop, e la realtà mercantile sia stata dominata da
persone altre da me, molto sinceramente, non sento di essere rimasto indietro e
posso competere con chi ha vent’anni in meno di me ma non solo non ha la mia
esperienza, non ha la mia libertà di esplorazione e la mia autenticità ma
soprattutto non ha il mio coraggio ma è imbrigliato in un qualunque conformismo
retorico del suo universo fatto di limitati stereotipi e poggiato su
debolissime basi, schiacciato dalla cattività in cui è nato e di cui non percepisce
i confini e comandato da un sistema che ha come solo motore un’economia
schizofrenica e in amnesia costante, in stato di coscienza incoerente.