Alessandro Borgonovo nasce nel 1980. Abbandonati gli studi di legge, lavora come assistente in una galleria d’arte contemporanea a Milano. Qui il confronto quotidiano con gli artisti lo spinge a realizzare i primi lavori con tecniche diverse, dal collage alla pittura, fino alla rielaborazione digitale di immagini. Lasciata la galleria per seguire la sua vera vocazione, essere artista a tempo pieno si concentra prevalentemente sulla produzione di lavori astratti digitali, realizzati attraverso differenti software e successivamente stampati in Fine-Art e prende parte ad alcune mostre collettive legate all’utilizzo dei nuovi media. Nel 2015 avverte l’esigenza di percorrere strade alternative. Il richiamo alla pittura diventa via via più forte. Rispetto al lavoro precedente, denso di colori, intrecci e richiami al mondo della grafica digitale, l’artista vuole limitare il più possibile l’aspetto di perfezione segnica e pulizia che il computer permette di ottenere. Inizia a dipingere su tela non preparata, con smalti molto diluiti e spray. Così facendo il colore, completamente assorbito dalla superficie, restituisce progressivamente tonalità spente e prive di spessore materico. Borgonovo avverte la necessità di confrontarsi con un mezzo più immediato, che gli consenta di fallire e di poter ricominciare da capo. In definitiva adotta un approccio al lavoro più aderente alla sfera emotiva ed istintiva della creazione dell’opera. Ha esposto in mostre collettive come: “ Dialogues in abstraction” curata da Alberto Ceresoli e Carmela Cosco alla Galleria Superstudiolo di Bergamo; “Wunder Kammer” presso lo spazio Adiacenze a Bologna; “Digital Frame" curata da Chiara Canali presso Uncommon Communication a Milano. Ha partecipato a Fiere come: ArtVerona, Unfair, Arte Padova, Berliner Liste e Art International Zurich.
BIANCHIZARDIN CONTEMPORARY ART all’interno del proprio spazio espositivo in via Maroncelli 14 a Milano, si occupa di effettuare studi di ricerca nell’ambito dell’arte contemporanea che, attraverso collaborazioni con artisti, curatori e collezionisti, sfociano in differenti attività tra cui: progetti espositivi per la produzione di mostre, fiere e pubblicazioni; strumenti di formazione; momenti di incontro, confronto e approfondimento con professionisti ed appassionati.
Da settembre 2023, BIANCHIZARDIN CONTEMPORARY ART, cambia il suo “format” di gestione.
La programmazione culturale prosegue con la produzione di mostre personali e collettive, curate e di ricerca, realizzate in spazi site-specific esterni, selezionati a seconda dell’identità di ogni progetto. Mentre lo spazio di Via Maroncelli si apre alla città come salotto ed atelier creativo dove accogliere professionisti e collezionisti. Alle pareti la collettiva permanente dell’intero “roster” di artisti rappresentati cambierà spesso forma, abbandonando la staticità delle più canoniche mostre personali per abbracciare un flusso creativo dettato dalle esigenze della galleria e dall’estro di chi la abita.
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