Forse non siamo i più idonei a stilare una classifica dei personaggi televisivi o addirittura a giudicarne i protagonisti visto la poca frequentazione del piccolo schermo. Sarà così forse, però, anche se siamo utenti che guardano poco la tv, facciamo parte comunque del suo pubblico. Ecco cosa pensa Fattitaliani dei personaggi della televisione dell'anno che sta per finire.
Loretta Goggi: al top dei top c'è lei con il suo show "Benedetta Primavera", poco premiato dall'Auditel. Solo quattro puntate per uno spettacolo di prima classe con una fuoriclasse, da troppi anni relegata al ruolo di giudice. Imitazioni di primo livello, voce potente e intrattenitrice impeccabile. Chapeau!
Fiorello: con la sua spontaneità trasforma ogni dettaglio in genialata, complici anche i quotidiani che gli danno molto spazio.
Mara Venier: con gli anni è diventata più garbata e meno esibizionista. Se non fosse per quella specie di orchestra che l'accompagna ogni domenica, la sua conduzione risalterebbe ancor di più.
Amadeus: sopravvalutato, sa fare comunque il suo mestiere. Si guarda bene dall'affidare al 50% la conduzione del Festival a una donna...
Simona Ventura: un anno di rinascita, ma senza esagerazioni. Tifavamo per lei anche nei momenti bui.
Paola Perego: niente da fare, non ci piace proprio.
Gerry Scotti: personaggio da sempre in auge: evidentemente i nostri criteri non coincidono con quelli degli spettatori.
Paolo Bonolis: unico, bravissimo, colto al servizio di programmi brutti.
Maria De Filippi: un'imprenditrice televisiva, tutto qua. Potrebbe anche non apparire. Uomini e donne non è classificabile per la sua bruttezza e inutilità. Lei lo sa bene, ma sforna numeri e pubblicità...
Maria De Filippi: un'imprenditrice televisiva, tutto qua. Potrebbe anche non apparire. Uomini e donne non è classificabile per la sua bruttezza e inutilità. Lei lo sa bene, ma sforna numeri e pubblicità...
Carlo Conti: ha uno stile da vecchia cara scuola. Peccato i soliti programmi...
Milly Carlucci: sempre uguale a sé stessa, ma intelligente a riproporre la solita minestra con varianti che funzionano.
Stefano De Martino: bellissimo, davvero bravo, spontaneo. Ma autocelebrarsi con un "one man show" è esagerato: manco avesse alle spalle trent'anni di carriera. Il racconto forzato di "Da Natale a Santo Stefano" era a tratti ridicolo per la pochezza dei contenuti da raccontare e condividere.
Fabio Fazio: un altro presentatore che propone la medesima cosa al di là del canale televisivo. Piace al pubblico, ma per noi permane senza personalità e spessore.
Luciana Littizzetto: uguale, ripetitiva, noiosa. Insopportabile a volte proprio perché si dà arie fingendo spontaneità. Uno spirito colto usato per contenuti ovvi camuffati di trasgressione e per discorsi retorici.
Maurizio Crozza: un artista, sempre sull'attualità e originale.
Francesca Fagnani: ha saputo approfittare delle poche idee che circolano per fare di Belve un format. Facile fare domande usando affermazioni rilasciate degli stessi intervistati. Assurdo che una domanda banale come "Che belva si sente?" diventi una cifra e un riferimento. Piena insufficienza.
Lorella Cuccarini: l'unica vera showgirl rimasta in circolazione. Ottima professionista.
Cristiano Malgioglio: il mistero rimane irrisolto. Come è possibile che un autore prolifico di belle canzoni e interprete di brani orribili, stenta ancora a parlare in italiano?
Alessia Marcuzzi: in piena maturità, ha saputo ritrovare freschezza e motivazione.
Silvia Toffanin: inspiegabile come sia arrivata a gestire un programma da cui sembra ormai inamovibile. Evidente la mancanza di profondità.
Antonio Ricci: si salutano i suoi programmi come espressione di autentico genio. A parte qualche inchiesta lodevole, alzi la mano chi per davvero ha riso una volta alle battute di Greggio-Iacchetti a Striscia la notizia.
Alberto Angela: È bravo veramente, ma chi non lo diventa col tempo?
Antonella Clerici: simpatica e perfetta padrona di casa del mezzogiorno. Ma non parliamo di conduzione per "The Voice" per gli interventi fra un'esibizione e l'altra.
