Michelle Di Salvo, giovane fotomodella palermitana con uno sguardo alla professione e uno al mondo della moda - INTERVISTA di Andrea Giostra.
«La mia arma per dimostrare la bellezza è solo lo sguardo. … Sono molto caparbia e sicuramente ancora giovane, ma i miei obbiettivi fino a questo momento sono stati tutti raggiunti.» (Michelle Di Salvo)
Ciao
Michelle, benvenuta. Grazie per la tua disponibilità e per aver accettato il
nostro invito. Se volessi presentarti ai nostri lettori, cosa racconteresti di
te quale Michelle fotomodella di
Palermo, la tua città?
Buongiorno a tutti i lettori, sono una ragazza senza filtri che ama la fotografia e che per questo è entrata a far parte di questo mondo affascinante per ogni adolescente.
… chi è
invece Michelle Donna che vive la sua quotidianità e cosa fai al di fuori del
tuo lavoro che puoi raccontarci?
Sono una ragazza semplice, ho appena compiuto 18 anni e sto frequentando il 5° anno di ottica, mi piace molto viaggiare e assistere ai concerti con gli amici, amo stare in compagnia e nella vita mi ritengo una persona che vede il bicchiere sempre mezzo pieno.
Come nasce la tua passione per la moda, per le sfilate, per la fotografia e per il lavoro di fotomodella? Chi sono e chi sono stati i tuoi maestri d’arte, se vogliamo usare questo termine, e qual è stato il tuo percorso formativo, accademico ed esperienziale nel mondo in cui lavori?
In primis nasce il mio amore per la fotografia, a me piace molto fotografare i paesaggi, in particolare il mare nelle ultime ore di luce, questa passione mi è stata trasmessa da mia madre che fin piccola non finiva mai di fotografarmi, poi crescendo ho capito che di questa mia passione potevo farne un’arte. Successivamente è arrivata la passione per la moda e per tutto ciò che ne concerne, riviste e passerelle di moda mi hanno davvero incantata, ed è lì che qualcosa mi diceva che dovevo entrare a far parte di questo mondo, iniziai così le mie prime sfilate. Non ho mai frequentato corsi o lezioni di formazioni professionali, mi ha sempre spronato l’amore per la moda.
Ci racconti un episodio bello che
ti ha fatto piacere e hai vissuto nel tuo lavoro, e un episodio che ti è molto
dispiaciuto?
Alla mia prima partecipazione in assoluto ho vinto una fascia regionale per la provincia di Palermo durante il concorso Miss Reginetta D’Italia. Non ho episodi spiacevoli perché io vedo il positivo ovunque.
Hai partecipato a diversi concorsi regionali e nazionali di bellezza e tra i quali Miss Reginetta d'Italia a Riccione. Ci racconti di queste esperienze? Quali sono state, come le hai vissute, cosa ti hanno lasciato da un punto di vista esperienziale e umano?
Il concorso di Miss Reginetta D’Italia è stato inizialmente un percorso per vincere la mia timidezza davanti le telecamere e agli obiettivi, ma successivamente mi sono ambientata benissimo, ho acquisito più fiducia in me stessa e ho capito che la bellezza esteriore da sola non rappresenta una modella o una fotomodella, sapere avere un atteggiamento consono e rispettoso nei confronti di tutte le categorie che partecipano a questi eventi è rigorosamente necessario per avere e dare rispetto a tutti.
Cosa vuol
dire per una Donna fotomodella lavorare in Sicilia e a Palermo in particolare?
Cosa vuol dire aver fatto una scelta di vivere del tuo lavoro di fotomodella in
questa isola bellissima ma che non sempre riesce a riconoscere i pregi dei suoi
talenti e dei suoi artisti?
Palermo è una città meravigliosa, piena di posti incantevoli dove a oggi stilisti e scenografi hanno un set a cielo aperto per realizzare i loro progetti. Ma naturalmente non c’è posto per tutti, come per qualsiasi altro tipo di lavoro, (vedi come un medico neolaureato è costretto ad andare all’estero a lavorare) una modella o una fotomodella è portata a viaggiare tantissimo quindi il suo lavoro non ha un posto fisso, e per questo che molti rinunciano, perché è parecchio faticoso.
Hai mai
pensato di lasciare la tua città per trasferiti a Milano o a Londra o a New
York che sono le vere capitali della moda occidentale per dare impulso alla tua
carriera? Se sì, dove pensi di trasferiti? Se no, perché hai deciso di rimanere
a Palermo?
Ho già vissuto al nord Italia, e devo dire che le differenze sono abissali sotto tanti punti di vista, ma sicuramente per far parte del mondo dello spettacolo o della moda, la nostra Milano penso sia già una grande capitale della moda, quindi è proprio la città che sceglierei.
Conoscerai benissimo
un’antica credenza secondo la quale “la
fotografia ruba l’anima”. Oliviero Toscani, che di fotografia un po’ se ne
intende, in una intervista rilasciata qualche anno fa ad Assisi presso il
Convento di San Francesco dov’era per visitarlo, disse che «Forse è per questo che tante persone che sono troppo fotografate
rischiano di diventare vuote dentro. Tante top model, tanti uomini famosi sono
vuoti … la fotografia di fatto ruba il luogo della libertà, l’energia che ci fa
vivere e andare avanti … e quindi, da questa prospettiva, chi scatta una foto
deve sentirsi addosso una responsabilità pesante come un macigno … la
responsabilità è nel capire che la fotografia ritrae le persone per quello che
sono. Per questo bisogna stare attenti a documentare con serietà. Io posso dire
che mi domando sempre se ho sufficienti cultura e capacità per raccontare e
testimoniare il tempo che sto vivendo». Tu da Donna molto fotografata per
il lavoro che fai e perché con i tuoi self rendi partecipi i tuoi follower dei
momenti social, cosa ne pensi delle parole di Toscani? Davvero essere tanto
fotografati può rubare l’anima tanto da diventare vuoti dentro? Cosa
risponderesti a Toscani?
Io penso che non si possa diventare vuoti dentro, specialmente se hai un carattere forte, tenace e se sei una persona solare, la fotografia può anche risaltare uno stato d’animo, una sensazione, uno scrupolo, un tutto. Lo scatto fotografico rubato che potrebbe testimoniare un evento non piacevole e quindi soltanto in questa occasione mi sentirei avere l’anima rubata, ma mai vuota dentro.
Chi sono i fotografi
con cui hai lavorato e che vuoi citare in questa intervista che hanno saputo
cogliere di te l’essenza della Donna che sei?
Maurizio Fogazza e Salvo Ficano, sono due fotografi con un’esperienza di 50 anni, loro ti fanno sentire a tuo agio durante gli shooting, sanno trovare e cogliere gli attimi di luce giusta e renderti più naturale possibile.
«Appartengo a quella categoria di persone che ritiene che
ogni azione debba essere portata a termine. Non mi sono mai chiesto se dovevo
affrontare o no un certo problema, ma solo come affrontarlo.» (Giovanni Falcone, “Cose di cosa nostra”, VII ed.,
Rizzoli libri spa, Milano, 2016, p. 25 | I edizione 1991). Tu a quale categoria
di persone appartieni, volendo rimanere nelle parole di Giovanni Falcone? Sei
una persona che punta un obiettivo e cerca in tutti i modi di raggiungerlo con
determinazione e impegno, oppure pensi che conti molto il fato e la fortuna per
avere successo nella vita e nelle cose che si fanno, al di là dei talenti
posseduti e dell’impegno e della disciplina che mettiamo in quello che
facciamo?
Le parole di Giovanni Falcone sono decisive intense e
ogni sua citazione ha una verità, dignità e capacità esecutiva che ogni singolo
uomo o donna dovrebbe avere.
Sono molto caparbia e sicuramente ancora giovane, ma i miei obbiettivi fino a questo momento sono stati tutti raggiunti, non ho rimpianti e non ho paura di affrontare quello che mi separa per raggiungere i miei progetti.
«… mi sono trovato più volte a riflettere sul concetto di
bellezza, e mi sono accorto che potrei benissimo (…) ripetere in proposito quanto rispondeva Agostino alla
domanda su cosa fosse il tempo: “Se nessuno me
lo chiede, lo so; se voglio spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so.”» (Umberto Eco, “La bellezza”, GEDI gruppo editoriale ed., 2021, pp. 5-6). Per te cos’è la bellezza?
Prova a definire la bellezza dal tuo punto di
vista. Come si fa
secondo te a riconoscere la bellezza… nelle persone, nell’arte, nella moda, in un romanzo, in un film,
e in generale nella vita di tutti i giorni?
L’essere spontanei e se stessi è la
miglior bellezza che possa esistere. Essere reali, essere gentili, essere
sinceri. Secondo me sono i primi
principi di bellezza reale.
La bellezza fisica conta come
bigliettino da visita per chi si ferma alla prima apparenza, ma è anche vero
che nel mio caso, essendo una fotomodella per me è un po’ più difficile
dimostrare e far vedere la mia vera essenza di bellezza, perché io non parlo
nelle mie foto, non ho modo di entusiasmare le persone con il mio carisma ,
come magari potrebbe fare un attore.
La mia arma per dimostrare la bellezza è solo lo sguardo.
«Io vivo in una specie di fornace di affetti, amori,
desideri, invenzioni, creazioni, attività e sogni. Non posso descrivere la mia
vita in base ai fatti perché l’estasi non risiede nei fatti, in quello che
succede o in quello che faccio, ma in ciò che viene suscitato in me e in ciò
che viene creato grazie a tutto questo… Quello che voglio dire è che vivo una
realtà al tempo stesso fisica e metafisica…» (Anaïs
Nin, “Fuoco” in “Diari d’amore” terzo volume, 1986). Cosa pensi di queste parole
della grandissima scrittrice Anaïs Nin? E quanto l’amore e i sentimenti così
poderosi sono importanti per te e incidono nel tuo lavoro e nella tua vita
professionale e privata?
Si è vero, certe esperienze e sensazioni spiegate non
rendono l’essenza dei fatti. La descrizione dei propri sentimenti è abbastanza
difficile, almeno per quanto mi riguarda.
La difficoltà nel dimostrare affetto e amore con dei semplici gesti o parole mi rende ancora tutt’oggi incompresa.
Se per un momento
dovessi pensare alle persone che ti hanno dato una mano, che ti hanno aiutata
significativamente nella tua vita professionale e umana, soprattutto nei
momenti di difficoltà e di insicurezza che hai vissuto, che sono state
determinanti per le tue scelte professionali e di vita portandoti a prendere
quelle decisioni che ti hanno condotto dove sei oggi, a realizzare i tuoi
sogni, a chi penseresti? Chi sono queste persone che ti senti di ringraziare
pubblicamente in questa intervista, e perché proprio loro?
Mia madre, è lei che ha creduto in me e in tutto quello
che ogni giorno realizziamo insieme, scuola, lavoro , hobby lei non è presente
solo come madre, è la mia più cara amica, lei mi indica i percorsi più giusti,
mi guida sulle scelte, anche se poi alla fine la scelta resta solo mia, mi è
capitato di sbagliare e rialzarmi e correre più veloce di prima, ma sempre con
lei accanto.
Quindi è lei che devo assolutamente ringraziare e ricordarle che la amo tantissimo.
Se dovessi
consigliare ai nostri lettori tre film da vedere quali consiglieresti e perché?
Interstellar, Il diavolo veste Prada, e Mr e Mrs Shitm. Li consiglierei soprattutto per la bravura e per l’interpretazione degli attori
I tuoi prossimi
progetti? Cosa ti aspetta nel tuo futuro professionale che puoi raccontarci? A
cosa stai lavorando in questo momento?
Il mio prossimo progetto è un film sulle Traiettorie
Urbane di Palermo, che mira alla crescita e al benessere culturale dei giovani palermitani
tramite un percorso formativo in cui imparerò le tecniche di narrazione e a
utilizzare attrezzature video e a gestire la regia di un documentario che
racconterà i quartieri di Palermo.
L’altro progetto molto importante è il conseguimento del
mio titolo di studio, infatti sono al 5° anno di ottica e quest’anno avrò la
maturità, anche questo è uno sbocco professionale eccezionale perché mira al
benessere visivo delle persone che utilizzano gli occhiali, e devo dire che una
percentuale altissima di persone li utilizza, circa il 70%.
Il progetto principale è la partecipazione al concorso Miss Principessa d’Europa, iniziato da 1 mese circa e che mi ha vista protagonista il 3 dicembre scorso con la vittoria di una fascia da finalista regionale.
Dove potranno seguirti i nostri lettori?
Su Instagram come michelledisalvoo
Su Facebook michelle di salvo
Come vuoi concludere
questa chiacchierata e cosa vuoi dire a chi leggerà questa intervista?
Sicuramente voglio rivolgermi ai lettori dicendo che il
mondo dello spettacolo sicuramente non è un mondo dove tutti possono arrivare,
dove tantissime ragazze hanno provato ma non sono riuscite.
Gli obbiettivi nella vita devono essere realistici e
ponderati ma mai e poi mai vietare di sognare, i sogni sono i nostri desideri,
come sosteneva Freud.
Vorrei anche rivolgermi a tutte le giovani donne, non
perdete mai la vostra serenità per essere o diventare uno stereotipo di
personaggio che in T V o sui Social si vede archeggiato da fili come delle
marionette, siate della vostra vita le uniche capitaliste
Foto di Salvo Ficano (1, 4) e Maurizio Fogazza (2, 3)
Michelle Di Salvo
https://www.facebook.com/michelledisalvoo/
https://www.instagram.com/michelledisalvooo/
Andrea Giostra
https://www.facebook.com/andreagiostrafilm/
https://andreagiostrafilm.blogspot.it
https://www.youtube.com/channel/UCJvCBdZmn_o9bWQA1IuD0Pg