Bologna è stata la sede che ha ospitato la Conferenza Internazionale “Respice Finem” patrocinata dal Comune dedicata all’Anniversario dalla nascita dell’artista Girolamo Francesco Maria Mazzola meglio conosciuto come il Parmigianino.
Durante la manifestazione alla presenza delle istituzioni e autorità, è stato presentato un disegno inedito della grandezza di 18.9 cm per 17.7 cm, rappresentante una santa famiglia e di proprietà di una importante società bolognese. L’opera apparteneva alla celebre collezione di Emile Calando e si trovava nello stesso lotto insieme a opere di Michelangelo e Raffaello, ora presenti nei blasonatissimi musei mondiali. Grazie agli studi e le ricerche scientifiche effettuate sull’opera, i ricercatori ipotizzano che possa trattarsi di un bozzetto giovanile del Parmigianino del suo periodo romano e di evidente stile manierista. Il disegno venne piegato in quattro parti, insieme ad un’opera di Raffaello che oggi, si trova presso la National Gallery di Washington. Tra i committenti più importanti del Parmigianino abbiamo l’ordine secolare dei Servi di Maria, casualità che questo importantissimo evento sia stato svolto proprio all’interno della Basilica Maggiore di Bologna. Sono intervenuti alla conferenza Maria Cecilia Visentin, docente di storia dell’arte specializzata nell’iconografia pittorica religiosa e Lucica Bianchi i quali hanno delineato la vita e uno spaccato storico della vita e delle opere del grande artista; Annalisa Di Maria tra i massimi esperti internazionali di Leonardo da Vinci e del rinascimento italiano che ha presentato l’opera inedita e lo studio storico stilistico ad esso associata. Lo studio scientifico è stato affrontato dagli interventi di Stefano Fortunati, specializzato in manoscritti rinascimentali ed esperto di carte antiche e Andrea da Montefeltro ricercatore scientifico e scultore internazionale premio mondiale della pace nell’arte: “La presenza di una forte simbologia alchemica sono elementi che portano a propendere per l’accostamento all’artista parmense”. Il disegno riporta una evidente ispirazione all’arte del grande Raffaello, fu catalogato come “scuola di Raffaello Sanzio”e realizzato probabilmente dall’artista proprio a Roma. Si sa infatti, come il giovane Parmigianino, venisse considerato già a suo tempo, la reincarnazione di Raffaello Sanzio, fu talmente ispirato a lui dal tentare addirittura di assomigliargli, morendo destino della sorte, anche lui a 37 anni. Dalle parole della Di Maria“Il disegno fu eseguito con tecnica mista su carta di lino vergata e presenta molti aspetti simbolici tipici della pittura del Parmigianino, e nonché molti ripensamenti. Le mani disegnate in quest’opera, sono un dettaglio determinante nell’accostamento all’autore”. La simbologia dell’opera presentata è molto forte. Artista raffinato, conobbe fin da subito una notevole fortuna critica, anche in virtù della sua vita tormentata, come si ritrova nel racconto di Giorgio Vasari secondo cui l’artista preso dai suoi esperimenti alchemici, avrebbe abbandonato l’arte, assorbito dall’alchimia al punto tale da autodistruggersi in un modernissimo esempio di introspezione psicologica, e da quel momento la sua memoria si perse nelle storia. Durante la mattinata è stato inoltre consegnato l’importante premio internazionale “Leonardo The Immortal Light”per la sezione Istruzione e Ricerca Culturale promosso dall’International Committee Leonardo da Vinci, all’Università di Bologna – Alma Mater Studiorum, attestandosi al vertice dell’eccellenza con un connubio esemplare di tradizione e innovazione. La seconda premiazione è stata conferita nei confronti dell’ordine secolare Dei Servi Di Maria nati nel 1233 che nel tempo sono stati tra i più importanti committenti dei grandi artisti italiani, tra cui proprio il Parmigianino, premi realizzati dall’artista Andrea da Montefeltro L’estetica parmigianesca nel disegno traspare in modo importante associato ai molteplici rimandi alchemici che si aggiungono ad una spiccata eleganza, che si notano dalla morbidezza dei lineamenti dei soggetti, creando una sorta di straniamento tipico dell’arte manierista.Bologna in estasi per il Parmigianino: presentata in occasione del 520° anniversario un’opera inedita
16 dicembre
Tags
Condividi con altre app