"Metamorfica" è una canzone che celebra la versatilità e la complessità della donna. I Giardini di Pietra Project ci portano in un viaggio musicale che cattura la natura mutevole e misteriosa dell'essere femminile. Con versi poetici e una melodia avvolgente, la canzone esplora le molteplici sfaccettature della donna, rivelando la sua capacità di trasformarsi come il vento, rivelarsi terribile come una verità profonda o accendersi come una vampa di fuoco.
Parliamo del vostro nuovo singolo. Com’è
nato? Cosa rappresenta per voi?
Metamorfica è il brano finale del nostro nuovo album, una sorpresa che ha preso vita durante le sessioni di registrazione. Io e Carmelo condividiamo l'approccio di dare significato e profondità a ogni traccia, cercando ispirazione anche nell'alchimia. Mentre ci avvicinavamo alla fine del lavoro in studio, ci siamo resi conto che il nostro album, intitolato 'LA VIA LATTEA', non poteva essere composto da meno di dodici brani, proprio come il numero di costellazioni. Avevamo già scritto undici canzoni, quindi il dodicesimo doveva essere speciale. La melodia di 'Metamorfica' è nata casualmente da un riff al pianoforte che ho composto e suonato incessantemente. Poi, un giorno, consultando l'Iching, ho incrociato questa frase: 'Devi essere come il vento che si diffonde nello spazio, piegandoti e non attaccare mai.' Questa frase ha colpito nel profondo e ho iniziato a scrivere il resto del testo, immaginando di essere una donna, un essere in grado di trasformarsi, adattarsi, lottare e dare vita a tutte le sfumature che una donna sa essere e incarnare. Ho poi proposto a Giroweedz di scrivere la controparte maschile di questa canzone, 'METAMORFICA', e lui ha dato vita a parole che hanno centrato perfettamente il concetto. Questo brano ha finito per racchiudere in sé il cuore di tutto l'album, e siccome 'La Via Lattea' è nient'altro che una madre cosmica luminosa, abbiamo deciso di selezionare 'Metamorfica' come il singolo principale per lanciare il nostro nuovo disco."
Quali sono le vostre influenze musicali?
Gli artisti che ci hanno ispirato e che ci ispirano nel nostro lavoro sono tanti. Ma vorrei citarne qualcuno di speciale che ha lasciato un segno più profondo: Björk, i Radiohead, Portished , Dead can Dance, Sting,Emiliana Torrini, Cristina Donà.
Come e quando è iniziata la vostra
passione per la musica?
La passione per la musica nasce in quel momento dell’adolescenza durante il quale hai bisogno di esprimerti in campi che orbitano al di fuori della scuola per trovare la tua identità, per esprimere i tuoi dolori e le incoerenze che il mondo degli adulti ti presenta e costringe e prendere per buone. Io e Carmelo non ci eravamo ancora conosciuti, ma è successo poco dopo: avevamo intorno ai vent’anni ed erano gli anni in cui nella nostra piccola città di Bolzano non c’era una grande scena musicale. I pochi che suonavano lo facevano però con grande passione e personalità ed è così che abbiamo messo tutte le nostre energie nel creare il nostro suono e il nostro stile.
Con quale artista vi piacerebbe
collaborare e perché?
La più bella collaborazione in questo momento per noi sarebbe con una compagnia di danza. Abbiamo bisogno di esprimere a tutto tondo i temi che più ci stanno a cuore utilizzando tutti i linguaggi possibili. Sono rimasta folgorata da alcuni spettacoli della compagnia IVONA Ecco con loro mi piacerebbe davvero molto instaurare un sodalizio artistico.
Progetti futuri?
Tutto ciò che ci fa esprimere liberamente e ci
fa mettere in connessione con il nostro io profondo sarà la base dei nostri
progetti futuri. Certamente la musica per noi rimane il filo conduttore e la
maglia che ci contiene tutti. Quindi ci sperimenteremo ancora e ancora con
questo strumento potentissimo per creare nuovi e vibranti connubi artistici.
Nel frattempo Petra ha scritto un esilarante libro per ragazzi con protagonista
il suo gatto.
