A Bruxelles La Monnaie la prima mondiale di Cassandra, di Bernard Foccroulle. L'intervista al compositore

 

di Giovanni Chiaramonte. Cassandra era una delle figlie di Priamo, re di Troia e della regina Ecuba; ebbe da Apollo, incantanto dalla sua bellezza, il dono di predire il futuro ma poi furibondo per il suo rifiuto la condanno’ a non essere creduta… come Sandra, giovane climatologa conscia del cambiamento climatico, che predice l' avvicinarsi di una tragedia circondata dallo scetticismo... Questo è l’attualissimo tema dell’opera commissionata da Peter De Caluwe - il carismatico sovrintendente de La Monnaie che l’Italia il 23 settembre ha insignito del titolo di Cavaliere - che il compositore belga Bernard Foccroulle ha scelto con il librettista Matthew Jocelyn. Sonorità contemporanee accattivanti, profonde e cariche di fascino dirette da Kaziushi Ono, per un’opera che apre la stagione 2023-24 de La Monnaie con grande potenza.

Ne parliamo con il maestro Foccroulle, a cui cominciamo col chiedere com'è nata l'idea musicale di Cassandra…

E’ nata dall'idea del personaggio mitologico di Cassandra che io trovo sia un personaggio affascinante ma che stranamente non è tanto frequente come soggetto d’opera; Abbiamo Les Troyens di Berlioz, ci sono tante Medea,  Antigone e altre eroine della mitologia ma Cassandra ha uno spazio molto piccolo e io trovo che oggi è il personaggio mitologico più attuale, personaggio che ci parla,  nella società odierna, con una forza incredibile.

Certamente anche ad un maestro riconosciuto come è lei, ogni nuova opera pone una sfida. Cos'era per lei  imprescindibile, che doveva assolutatamente essere detto in questa opera?

In questa opera sono molto toccato dalla tragedia della persona che sa la verità, che conosce i fatti e che non è capita!  Questo era il dramma di Cassandra, questo è oggi il dramma di tanti che conoscono la verità del futuro o del presente; ma è anche la nostra tragedia, perché se noi non abbiamo la capacità di ascoltare questo allora diviene una tragedia comune, collettiva.

Ci sono state parti della composizione che l'hanno messa in crisi?

No (sorride ndd)  penso di no!  Ho lavorato scena dopo  scena: ho incominciato con la natura e poi con il prologo, scena uno, scena due e così via… no, ero molto, come posso dire… ero molto commosso dalla storia ma quando si lavora per due anni e mezzo non si può essere commossi ogni giorno!  C’é bisogno di un po’ di pazienza e di professionalità.

Il pubblico comune oggi, a differenza del passato, è lontano dalla musica contemporanea, non la capisce, mentre nel passato il pubblico comune capiva Verdi, capiva Donizetti, capiva Rossini. Secondo lei perché oggi c'è questa distanza fra la sensibilità del musicista e il pubblico,  che si trova smarrito davanti alla musica contemporanea?

Forse il primo motivo è che nel tempo di Verdi era soprattutto la musica contemporanea ad essere eseguita!  Mozart non era tanto conosciuto nel tempo di  Verdi - e Monteverdi era totalmente dimenticato! Oggi è totalmente differente:  ascoltiamo la musica di Bach, di Monteverdi, di Mozart, di Verdi, di Wagner e via dicendo ma non abbiamo abbastanza attenzione per le creazioni di oggi. Nella mia esperienza come Sovrintendente qui a Bruxelles e poi a Aix-en-Provence, ogni volta che commissioniamo  delle nuove opere, se la musica è di qualità, se il libretto è di qualità, la gente lo capisce, puo’  appassionarsi e farne un successo. Forse servono due cose: abbiamo bisogno che gli artisti di oggi facciano più attenzione al pubblico quando scrivono le opere: l'avanguardia non esiste più e dobbiamo prendere in considerazione che il pubblico possa capire; mi sembra molto importante che il testo in un'opera nuova possa essere capito da tutto il pubblico, se possibile; d'altra parte è molto importante che i sovrintendenti  diano molto più spazio alle creazioni attuali!  In tal caso c'è la possibilità - come abbiamo visto oggi - che il pubblico si riconosca!  Io amo molto Mozart, Verdi, Wagner ma non sono autori del nostro e noi abbiamo anche bisogno di storie, di narrazioni, attuali.

Maestro, Lei ama di più comporre liberamente o seguendo un libretto?

Per me il testo è molto importante. E’ una fonte di ispirazione ma il testo nel caso  di Cassandra non è venuto di getto: abbiamo incominciato la relazione e il dialogo con Matthew Jocelyn, il librettista, nell’aprile 2020, all'inizio della pandemia; ma lui ha poi impiegato circa un anno e mezzo per scrivere il libretto; poi siamo restati sempre in contatto per discutere delle scene e delle parole… dunque è stato veramente un lavoro portato avanti insieme, sempre in dialogo.

I grandi musicisti del passato non sanno cosa fanno oggi i direttori di orchestra o cosa fanno i registi delle loro opere quando le mettono in scena; diverso ovviamente il suo caso: qual è la sua relazione col direttore d'orchestra o col regista?

Io sono molto lieto di aver potuto potuto lavorare con Kaziushi Ono che era il mio direttore musicale a La Monnaie negli anni dal 2002 fino al 2007, che è venuto ad Aix-en-Provence e che fa delle cose meravigliose ed è un grande amico; abbiamo un dialogo di grande qualità e con Marie-Eve Signeyrole  che è una giovane regista francese con cui ho già lavorato in Aix-en-Provence e dove ha fatto una produzione bellissima. E’ stato un gran piacere fare questa opera.  

Nel suo personale olimpo di autori del passato, dov'è che lei pensa che per lei c’è ancora da scavare?

Compositori come Monteverdi, Purcell, Mozart sono per me un riferimento; ma anche Verdi per esempio il don Carlo e poi certamente Janáček; ma nella generazione attuale sono due compositori che sono molto importanti per me: Philippe Boesmans che è stato il compositore in residenza qui alla Monnaie per 20 anni, ma anche George Benjamin. George Benjamin per me è un grande compositore di oggi: ha una capacità incredibile, magica di scrivere per l'orchestra e per le voci. Poi ci sono altri compositori che per me sono molto importanti, come Fabio Vacchi, come Pascal Dusapin e molti altri; ma forse Boesmans e Benjamin - totalmente differenti - sono molto prossimi  al mio mondo.

Maestro se c'è una qualità nel Boesmans che io amo è la straordinaria umiltà musicale: c'è una grandezza che non è esibita, che rimane volutamente un poco sottotono…

sì è vero, è un compositore che non ha mai provato a mettere il suo ego in primo piano! Ha sempre scritto opere con una gran attenzione per il pubblico: questa per me è una lezione importantissima

Facciamo un appello ai sovrintendenti: c'è un sogno musicale che lei vuole realizzare?

Per il futuro non so ancora; ho delle idee ma finora sono stato molto impegnato nella creazione odierna. ma se devo inviare un messaggio per i sovrintendenti allora dico: per favore provate a dare più spazio agli artisti contemporanei, ai compositori, agli scrittori, ai coreografi!  C'è tanta creatività nel mondo! Io temo che il mondo dell'opera sia un po’ troppo chiuso e dunque il messaggio è di far vivere l'opera: l'opera  deve essere un'arte vivente!

 

(Biografia e foto dal sito del compositore) Bernard Foccroulle è nato a Liegi (Belgio) nel 1953. Ha iniziato la sua carriera internazionale come organista a metà degli anni '70, eseguendo un ampio repertorio dal Rinascimento alla musica contemporanea. Ha eseguito numerose prime mondiali di compositori come Philippe Boesmans, Brian Ferneyhough, Betsy Jolas, Xavier Darasse, Jonathan Harvey, Pascal Dusapin; contemporaneamente incide capolavori del repertorio organistico, da Francisco Correa de Arauxo a Charles Tournemire, da Heinrich Scheidemann a Dietrich Buxtehude.Negli anni '80 è stato membro fondatore del Ricercar Consort, dedito principalmente alla musica barocca tedesca. La sua discografia come solista comprende più di quaranta CD. Tra il 1982 e il 1997 ha registrato l'opera completa per organo di Johann Sebastian Bach per l'etichetta Ricercar. Per queste registrazioni ha scelto con cura gli strumenti storici meglio conservati. Da allora ha dedicato gran parte del suo tempo come interprete alla Scuola della Germania settentrionale. Nel 2007, la sua registrazione dell’opera completa per organo di Dietrich Buxtehude ha vinto, tra gli altri premi, il Diapason d’Or e il Grand Prix de l’Académie Charles Cros. Oltre ai recital d'organo solista in tutto il mondo, suona regolarmente con cantanti, con suonatori di cornetto come Jean Tubéry e Lambert Colson, nonché con il cantante palestinese e suonatore di 'Ud Moneim Adwan. Un altro aspetto importante del lavoro di Bernard Foccroulle è la combinazione della musica d’organo con altre forme d’arte, ad esempio la sua collaborazione con i coreografi Jan Fabre (Preparatio mortis) e Salva Sanchis. Uno dei suoi progetti attuali più importanti è Darkness and Light, in collaborazione con la video artista australiana Lynette Wallworth. Pur continuando la sua carriera di organista, è diventato direttore del teatro dell'opera La Monnaie di Bruxelles nel 1992, incarico che ha ricoperto fino al 2007. Nel 1993 ha fondato l'associazione Cultura e Democrazia, che si batte per una partecipazione diffusa alla vita culturale. È stato direttore del Festival d'Aix-en-Provence dal 2007 al 2018. Nel 2017 ha ricevuto il Leadership Award agli International Opera Awards di Londra.Dal 2009 al 2019, Bernard Foccroulle è stato professore di organo al Conservatoire Royal de Musique di Bruxelles. Come compositore, Bernard Foccroulle ha scritto opere per soprano e orchestra (Am Rande der Nacht da Rilke), per baritono e ensemble di musica da camera (Due da De Luca…), per soprano, baritono e ensemble di musica da camera (E vidi quattro stelle da Dante Purgatorio), soprano e pianoforte (Quatre mélodies d'après Verlaine). Zauberland, un ciclo di melodie per soprano e pianoforte su poesie di Martin Crimp, è stato presentato in prima assoluta al Théâtre des Bouffes du Nord di Parigi nell'aprile 2019, messo in scena da Katie Mitchell. Questa produzione è stata in tournée a Weimar, Londra (Royal Opera Hoouse), New York (Lincoln Center), Opéra de Lille e La Monnaie (Bruxelles)...Ha composto anche un ciclo di brani per organi storici (CD AEON, Diapason d’Or 2016).Le sue composizioni sono pubblicate da Henry Lemoine, Ricordi e Doblinger.È autore di La naissance de l’individu dans l’art (Grasset, 2003), scritto in collaborazione con Robert Legros e Tzvetan Todorov. Ha pubblicato anche due libri di interviste: Entre passion et résistance (Labor, 2005) e Faire vivre l’opéra, un art qui donne sens au monde (Actes Sud, 2018).È Dottore Honoris Causa dell'Università di Montréal e dell'Università di Aix-Marseille.






CASSANDRA

Création mondiale

An Opera in thirteen scenes and a prologue

Music by Bernard Foccroulle

Libretto by Matthew Jocelyn

Commande de la Monnaie

Direction musicale KAZUSHI ONO

Mise en scène & vidéo MARIE-EVE SIGNEYROLE

Décors FABIEN TEIGNÉ

Costumes YASHIÉ

clairages PHILIPPE BERTHOMÉ

Dramaturgie LOUIS GEISLER

Collaboration vidéo ARTIS DZĒRVE

Chef des chœursEMMANUEL TRENQUE

Cassandra KATARINA BRADIĆ

SandraJESSICA NILESH

ecuba / VictoriaSUSAN BICKLEY

NaomiSARAH DEFRISE

BlakePAUL APPLEBY

Apollo / Angry Audience MemberJOSHUA HOPKINS

Priam / AlexanderGIDON SAKS

Stage Manager / MarjorieSANDRINE MAIRESSE

Conference PresenterLISA WILLEMS °

Orchestre symphonique et chœurs de la Monnaie

En coproduction avec Shelter Prod et Prospero MM Productions, avec le soutien de Taxshelter.be et ING

Avec le soutien du Tax Shelter du gouvernement fédéral belge

 

foto di Cassandra di Karl Forster - Diritti riservati 

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