Ne parliamo con il maestro Foccroulle, a cui cominciamo col
chiedere com'è nata l'idea musicale di Cassandra…
E’ nata dall'idea del personaggio mitologico di Cassandra che
io trovo sia un personaggio affascinante ma che stranamente non è tanto
frequente come soggetto d’opera; Abbiamo Les Troyens di Berlioz, ci sono tante
Medea, Antigone e altre eroine della
mitologia ma Cassandra ha uno spazio molto piccolo e io trovo che oggi è il
personaggio mitologico più attuale, personaggio che ci parla, nella società odierna, con una forza
incredibile.
Certamente anche ad un maestro riconosciuto come è lei, ogni
nuova opera pone una sfida. Cos'era per lei imprescindibile, che doveva assolutatamente
essere detto in questa opera?
In questa opera sono molto toccato dalla tragedia della
persona che sa la verità, che conosce i fatti e che non è capita! Questo era il dramma di Cassandra, questo è
oggi il dramma di tanti che conoscono la verità del futuro o del presente; ma è
anche la nostra tragedia, perché se noi non abbiamo la capacità di ascoltare
questo allora diviene una tragedia comune, collettiva.
Ci sono state parti della composizione che l'hanno messa in crisi?
No (sorride ndd) penso
di no! Ho lavorato scena dopo scena: ho incominciato con la natura e poi con
il prologo, scena uno, scena due e così via… no, ero molto, come posso dire…
ero molto commosso dalla storia ma quando si lavora per due anni e mezzo non si
può essere commossi ogni giorno! C’é
bisogno di un po’ di pazienza e di professionalità.
Il pubblico comune oggi, a differenza del passato, è lontano
dalla musica contemporanea, non la capisce, mentre nel passato il pubblico
comune capiva Verdi, capiva Donizetti, capiva Rossini. Secondo lei perché oggi
c'è questa distanza fra la sensibilità del musicista e il pubblico, che si trova smarrito davanti alla musica
contemporanea?
Forse il primo motivo è che nel tempo di Verdi era
soprattutto la musica contemporanea ad essere eseguita! Mozart non era tanto conosciuto nel tempo
di Verdi - e Monteverdi era totalmente
dimenticato! Oggi è totalmente differente:
ascoltiamo la musica di Bach, di Monteverdi, di Mozart, di Verdi, di
Wagner e via dicendo ma non abbiamo abbastanza attenzione per le creazioni di
oggi. Nella mia esperienza come Sovrintendente qui a Bruxelles e poi a Aix-en-Provence,
ogni volta che commissioniamo delle nuove opere, se la musica è di qualità,
se il libretto è di qualità, la gente lo capisce, puo’ appassionarsi e farne un successo. Forse servono
due cose: abbiamo bisogno che gli artisti di oggi facciano più attenzione al
pubblico quando scrivono le opere: l'avanguardia non esiste più e dobbiamo
prendere in considerazione che il pubblico possa capire; mi sembra molto
importante che il testo in un'opera nuova possa essere capito da tutto il
pubblico, se possibile; d'altra parte è molto importante che i
sovrintendenti diano molto più spazio
alle creazioni attuali! In tal caso c'è
la possibilità - come abbiamo visto oggi - che il pubblico si riconosca! Io amo molto Mozart, Verdi, Wagner ma non
sono autori del nostro e noi abbiamo anche bisogno di storie,
di narrazioni, attuali.
Maestro, Lei ama di
più comporre liberamente o seguendo un libretto?
Per me il testo è molto importante. E’ una fonte di
ispirazione ma il testo nel caso di
Cassandra non è venuto di getto: abbiamo incominciato la relazione e il dialogo
con Matthew Jocelyn, il librettista, nell’aprile 2020, all'inizio della
pandemia; ma lui ha poi impiegato circa un anno e mezzo per scrivere il
libretto; poi siamo restati sempre in contatto per discutere delle scene e delle
parole… dunque è stato veramente un lavoro portato avanti insieme, sempre in
dialogo.
I grandi musicisti del passato non sanno cosa fanno oggi i direttori di orchestra o cosa fanno i registi delle loro opere quando le mettono in scena; diverso ovviamente il suo caso: qual è la sua relazione col direttore d'orchestra o col regista?
Io sono molto lieto di aver potuto potuto lavorare con
Kaziushi Ono che era il mio direttore musicale a La Monnaie negli anni dal 2002
fino al 2007, che è venuto ad Aix-en-Provence e che fa delle cose meravigliose ed
è un grande amico; abbiamo un dialogo di grande qualità e con Marie-Eve Signeyrole
che è una giovane regista francese con
cui ho già lavorato in Aix-en-Provence e dove ha fatto una produzione
bellissima. E’ stato un gran piacere fare questa opera.
Nel suo personale olimpo di autori del passato, dov'è che lei
pensa che per lei c’è ancora da scavare?
Compositori come Monteverdi, Purcell, Mozart sono per me un
riferimento; ma anche Verdi per esempio il don Carlo e poi certamente Janáček;
ma nella generazione attuale sono due compositori che sono molto importanti per
me: Philippe Boesmans che è stato il compositore in residenza qui alla Monnaie
per 20 anni, ma anche George Benjamin. George Benjamin per me è un grande compositore
di oggi: ha una capacità incredibile, magica di scrivere per l'orchestra e per
le voci. Poi ci sono altri compositori che per me sono molto importanti, come
Fabio Vacchi, come Pascal Dusapin e molti altri; ma forse Boesmans e Benjamin -
totalmente differenti - sono molto prossimi al mio mondo.
Maestro se c'è una qualità nel Boesmans che io amo è la
straordinaria umiltà musicale: c'è una grandezza che non è esibita, che rimane
volutamente un poco sottotono…
sì è vero, è un compositore che non ha mai provato a mettere il
suo ego in primo piano! Ha sempre scritto opere con una gran attenzione per il
pubblico: questa per me è una lezione importantissima
Facciamo un appello ai sovrintendenti: c'è un sogno musicale
che lei vuole realizzare?
Per il futuro non so ancora; ho delle idee ma finora sono stato
molto impegnato nella creazione odierna. ma se devo inviare un messaggio per i
sovrintendenti allora dico: per favore provate a dare più spazio agli artisti
contemporanei, ai compositori, agli scrittori, ai coreografi! C'è tanta creatività nel mondo! Io temo che il
mondo dell'opera sia un po’ troppo chiuso e dunque il messaggio è di far vivere
l'opera: l'opera deve essere un'arte vivente!
CASSANDRA
Création mondiale
An Opera in thirteen scenes and a prologue
Music by Bernard Foccroulle
Libretto by Matthew Jocelyn
Commande de la Monnaie
Direction musicale KAZUSHI ONO
Mise en scène & vidéo MARIE-EVE SIGNEYROLE
Décors FABIEN TEIGNÉ
Costumes YASHIÉ
clairages PHILIPPE BERTHOMÉ
Dramaturgie LOUIS GEISLER
Collaboration vidéo ARTIS DZĒRVE
Chef des chœursEMMANUEL TRENQUE
Cassandra KATARINA BRADIĆ
SandraJESSICA NILESH
ecuba / VictoriaSUSAN BICKLEY
NaomiSARAH DEFRISE
BlakePAUL APPLEBY
Apollo / Angry Audience MemberJOSHUA HOPKINS
Priam / AlexanderGIDON SAKS
Stage Manager / MarjorieSANDRINE MAIRESSE
Conference PresenterLISA WILLEMS °
Orchestre symphonique et chœurs de la Monnaie
En coproduction avec Shelter Prod et Prospero MM Productions, avec le soutien de Taxshelter.be et ING
Avec le soutien du Tax Shelter du gouvernement fédéral belge
foto di Cassandra di Karl Forster - Diritti riservati