Stefano Iacono, dalla Sicilia al Messico: lavorare con professionalità e amore porta dei frutti. L'intervista di Fattitaliani



La storia personale e professionale di chi emigra per lavoro non è mai facile. Chi lascia il proprio paese non sa mai realmente che cosa l'aspetta nel luogo che raggiunge. C'è solo una certezza che accompagna, consciamente o non, chi va via: la nostalgia delle radici, la consapevolezza di un nido di affetti che non svanirà col tempo e che eventualmente sarà sempre pronto a riabbracciarti. Stefano Iacono è partito da Siculiana (Agrigento) oramai trent'anni fa e attualmente si trova in Messico a gestire un ristorante aperto da poco che ha chiamato come il suo paese. Fattitaliani lo ha intervistato. Nella sua voce si mescolano tanti elementi: l'amore mai dimenticato dei cari che ha lasciato, l'attaccamento alla terra d'origine, l'orgoglio di avercela fatta, la soddisfazione di chi ha costruito un destino altrove. Basta citare la denominazione stessa dell'attività: "Ristorante italiano, ostenta con orgullo la herencia de las costumbres urbanas italianas" (mostra con orgoglio l'eredità delle tradizioni italiane).


Stefano, cominciamo con la tua personale storia di emigrazione. Quando, perché, come, con chi sei partito dalla Sicilia? 
Sono partito giovanissimo da Siculiana per andare a lavorare in Germania dove sono rimasto dieci anni lavorando sempre nel campo della ristorazione. Nel 2005 mi sono trasferito in Messico dove ho aperto il primo ristorante: sono ormai diciotto anni che vivo qui 
Chi ti ha incoraggiato e che cosa invece ha un poco ritardato la tua decisione? 
Nessuno mi ha incoraggiato: avevo tanta voglia di uscire e conoscere nuove persone, di lavorare. Ho pensato di provare e sono partito -credevo- solo per un certo periodo di tempo, sei-sette mesi e invece sono quasi trent'anni che sono fuori.

Parlami dell'arrivo e se è stato facile ambientarsi... Hai formato una famiglia? 
In Messico mi è venuto facilissimo perché la cultura è simile a quella siciliana, tutto molto "familiare" sin dall'inizio per cui ambientarmi è stato facile. Ho creato una famiglia, ho due figli. Dopo il divorzio, mi sono risposato, felicemente.
La tua esperienza lavorativa comincia come? 
La mia esperienza lavorativa comincia in Sicilia come cameriere, poi in Germania come lavapiatti, ho lavorato anche come pizzaiolo e in seguito come aiuto in cucina, anche come barista quindi sempre nel ramo della gastronomia. Ho sempre lavorato tantissimo, duro; una volta arrivato in Messico, ho aperto il mio ristorante che grazie a Dio va benissimo.

Che cosa hai imparato in questi anni come lavoratore e come persona? 
In tutti questi anni lontano dalla mia terra, ho imparato che se uno lavora con dedicazione, amore e passione, professionalità alla fine c'è una ricompensa. Lavorare con puntualità e professionalità porta sicuramente a raccogliere dei frutti.
Ci sono delle abitudini locali con cui ti sei trovato subito bene? E altre più difficili? 
Con alcune abitudini ho trovato subito una grande affinità: l'attaccamento alla famiglia, innanzitutto, le tante feste che si celebrano. L'elemento che non mi piace, invece, è la mancanza di puntualità: se organizzi un appuntamento per le 4, i messicani si presentano due-tre ore dopo...

E della nuova avventura del ristorante "Siculiana" che mi dici?
La nuova avventura "Siculiana" si sta rivelando bellissima: grazie a Dio, il ristorante è sempre pieno, la gente è contenta, realizziamo tipiche specialità siciliane e italiane, come anche siculianesi, come le "mignulate" (una sorta di rollè di pizza farcito, ndr) e i clienti mostrano di apprezzare tantissimo.

Il nome tradisce una nostalgia del paese d'origine. Ci torni spesso? Ti piace tornarci? 
In Messico ho avuto tanti ristoranti: a un certo punto ho pensato di intitolarne uno con il nome del mio paese Siculiana: la mia famiglia di origine è a Siculiana come anche i miei amici. Siculiana mi ha dato tanto e quindi ho deciso di mettere questo nome per portarlo in alto. Le persone mi domandano che cosa significa il nome e io spiego che si tratta del mio paese di origine: quindi, vanno su Google, lo cercano e imparano a conoscerlo. Trovo che sia stata una buona idea mettere questo nome perché Siculiana è sempre nel mio cuore: sono quasi tre anni che non ci vado, spero di farlo il prossimo anno perché ho tanta voglia di rivedere papà, mamma, le mie sorelle, gli amici. Ho girato il mondo, ma il mio paese è sempre fantastico.
Come trovi Siculiana rispetto a quando sei partito? 
Forse lo penso sempre come quand'ero bambino. Alcune cose sono cambiate, ma quando arrivo ripenso alle cose che facevo da piccolo. Quando andrò in pensione, tornerò a viverci, andrò al mare a pescare, mi piace moltissimo. Giovanni Zambito.


Siculiana Ristorante Italiano
Fernando Villalpando , #605, Zacatecas Centro, 98000 Zacatecas, Zac, Centro, Mexico

Fattitaliani

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