Cosa accadrebbe se una donna di oggi (Luisa Merloni), moderna ed emancipata, magari proprio un’artista contemporanea, si trovasse di fronte all’arcangelo Gabriele (Marco Quaglia) venuto per farle l’Annunciazione?
La risposta è lo spettacolo FARSI FUORI in scena il 6 agosto alle 19:30 per la rassegna M'ILLUMINO DI TEATRO A GARBATELLA in programma al Lotto 29/B in via G. De Marignolli 10.In questo testo la comicità si nutre di contrasti e illumina il conflitto senza volerlo risolvere. In una società che vede forse per la prima volta una generazione di donne ritardare sempre più la scelta di diventare madri, la maternità come scelta e come dovere torna ad essere tema discusso e controverso nonché un nodo nevralgico dove si scontrano spesso visioni differenti sulla vita, la religione, la spiritualità. Farsi fuori, dunque, per non essere fatte fuori, anche. È un’operazione difficile, ad alto rischio, che può essere continuamente scambiata con “farsida parte”. Si tratta di ripartire sempre da una scomodità, da questo fuori impossibile, non per fare di questa posizione un dogma o un ghetto, appunto, ma proponendola come prospettiva privilegiata di complessità, dove possono coesistere anche in tensione tra loro, i diversi punti di vista critici sulle problematiche di genere.
M'ILLUMINO DI TEATRO A GARBATELLA
La rassegna nasce con l’idea di riportare il teatro nello spazio della comunità, nella convinzione che la cultura sia condivisione di un’esperienza ed elemento fondamentale del vivere sociale, in un momento in cui sembra prevalere il più cinico individualismo cosa c’è di più semplice e accogliente di un cortile, un bicchiere di vino (in collaborazione con l’enoteca “La Mescita”) e una storia da ascoltare insieme? E in questo la Garbatella non ha perso l’identità di quartiere popolare a misura d’uomo, uno spazio che raccoglie il meglio del piccolo paese e il meglio della metropoli.
M’ILLUMINO DI TEATRO A GARBATELLA è un progetto di 369gradi vincitore dell'Avviso Pubblico biennale "Estate Romana 2023-2024, con il patrocinio di Municipio VIII, in collaborazione con ATER Roma e Eco Di Fata.