E il solo modo corretto di definire lo spettacolo che si offre al viaggiatore, almeno a quelli che sanno leggere la realtà e capirne il senso.
E’ stata letteralmente stravolta la
conformazione dell’albero quale giunta a noi dopo milioni di anni e cioè
sempre con un tronco, con i rami, una chioma verde. Ora lo scenario è quello
che si osserva in giro, sicuramente in
certe regioni…. Come le presenti immagini illustrano, qui gli
alberi vengono trattati in modo non
barbarico bensì criminale. Già Van Gogh, che parlava con la natura e con
gli alberi, in non poche sue opere ci ha illustrato e allo stesso modo
criticato e sanzionato, come in certe
regioni anche alla sua epoca per mera
ignoranza venivano capitozzati gli alberi, con il risultato tra l’altro di
quei rametti ridicoli che si levano dal tronco ormai nudo, come ha illustrato in non poche sue
opere. E qui dopo centocinquant'anni,
siamo allo stesso punto, non si conosce ancora da parte delle
amministrazioni che cosa è potare e che
cosa capitozzare cioè quasi sempre potare a morte l’albero, come tanti alberi
in piedi senza più rami e come
tanti cadaveri pure in piedi lungo le
strade provano e documentano. Grande è
la indifferenza generale, per fortuna degli autori di questi veri e propri
misfatti a sfregio del patrimonio naturale comune. Perché ci sono degli autori
e promotori di tali scelleratezze, in gran parte le pubbliche amministrazioni, o per loro interessi particolari o per spudorata
ignoranza, come ai tempi di Van Gogh!
Potare è apparentemente semplice quando
si tratta del proprio giardino o del proprio campicello, direi un’impresa impegnativa e professionale quando si tratta
di ridare vita o di promuovere e conservare
la vita di un albero: operazione, la potatura, di estremo significato quando si riferisce alla
produzione e alla coltivazione.
Se si aguzza la vista quando si è in
macchina principalmente, ma anche a piedi, non solo si vive ormai il deserto
lungo le strade salvo la cementificazione volgare e l’annientamento degli alberi
quali pini, querce, platani e analoghi: sembrerebbe esserci la precisa volontà,
se non libidine vera e propria, dell’abbattimento e dello sterminio.
Naturalmente tale situazione è tipica non solo quando il pubblico
amministratore è a livello della povera capra sgarbiana ma parimenti, ancora
peggio, quando il sindaco stesso è acculturato!
Senza parlare delle amministrazioni provinciali, dei vari assessori
regionali, ecc. i più assenti e insensibili. Non si spiega diversamente come
mai avviene, per esempio, che sulla medesima strada a seconda dei comuni, si
alternano i deserti e le oasi di verde! Imperdonabile assistere a tale sfacelo
degli abbattimenti sempre immotivati o per incapacità nella potatura o a causa
della capitozzatura e mai assistere a una
piantumazione o, miracolo vero e proprio, alla gestione e manutenzione
dell’esistente.
Ridicole feste in cui si coinvolgono
gli alunni da mezzo secolo nelle cosiddette feste degli alberi e mai visto un
albero cresciuto e manutenuto!
Non vogliamo ricordare, vista la
noncuranza e il disinteresse vero e proprio dell’ONU, l’eccidio autentico , a danno enorme della
umanità, che ancora oggi si sta perpetrando nelle foreste dell’Africa Centrale
o nell’Amazzonia o in certi paesi dell’America Centrale dove fino a pochi anni
fa crescevano alberi della più grande qualità e prerogativa
che, nel passato, hanno impreziosito il
mobilio di mezza Europa per
secoli: tutto si avvia all’estinzione, assieme agli animali selvaggi che
hanno accompagnato l’uomo nella sua esistenza dall’inizio: crescono e aumentano
esponenzialmente solamente i bipedi!
Michele Santulli