Oggi Emanuela Del Zompo intervista Giulia Alvear Calderon ballerina professionista italo-ecuadoriana.
"Mi sono formata -dice- inizialmente in diverse scuole di danza delle Marche e formazioni con insegnanti internazionali di danza moderna e danze urbane come Christopher Huggins, Mr.Wiggles, Popin Pete e tanti altri.
Successivamente ho consolidato i miei studi presso l’ “Urban Dance Academy” di Ilenja Rossi e la “BaliBatique Intensive Program” di Eleonora Frascati di danza contemporanea a Roma dove attualmente vivo.
Ho preso parte negli anni a diversi concorsi coreografici ,spettacoli di teatro danza come “Pensavo Peggio" di Cristina Drei, Cristiano Buzzi e Alimah Grasso e ”Esodo” di Ashai Lombardo Arop e lavorando come performer presso eventi e gallerie d’arte come il Museo Macro nell’evento “Musei in Musica “.
Ciò che caratterizza il mio stile è il lasciare sempre spazio al flusso del cambiamento che determina una chiara voglia di mettere la tecnica al servizio dell’improvvisazione e dell’espressività artistica attraverso la combinazione delle danze Urbane con la danza contemporanea.
Come nasce la tua professione artistica?
All’età di 8 anni ho iniziato con la ginnastica artistica e l’anno successivo ho scoperto la danza classica di cui mi sono follemente innamorata.
Da lì è iniziato il mio viaggio di ricerca e studi dei vari generi della danza.
Quale messaggio diffondi con la danza?
La libertà di poter esprimere al meglio noi stessi in tutte le nostre emozioni, pensieri e la creatività attraverso il nostro personale linguaggio, senza aver paura di osare, di scoprirsi e di ricercare nuove forme.
Sogno nel cassetto?
Poter lavorare all’estero con compagnie di danza contemporanea e urban come quelle del coreografo Sidi Larbi Cherkaoui (intervista di Fattitaliani) o La Veronal di Marcos Morau.
Come nasce la collaborazione artistica con Alessandrini Valentino?
Due anni fa tramite un amico fotografo Alberto del Bello che ci ha messo in contatto per creare insieme l’alba musicale presso lo Chalet Jolly di Porto San Giorgio che si è rivelato un successo ed è stato un evento molto emozionante!
Qual è il tuo prossimo obiettivo?
Portare in scena dei miei progetti artistici in differenti contesti artistici italiani.
Come ti prepari per un'esibizione?
In base alla performance richiesta vario il tipo di lavoro sul corpo e il tipo di lavoro di interpretazione oltre che alla ripetizione del materiale tecnico da portare in scena .
Cerco sempre di lavorare sulla preparazione atletica seguito dall’allenamento tecnico di danza e dedico anche del buon tempo allo stretching e alla meditazione che mi aiuta a focalizzarmi.
Da grande farai...?
La Coreografa e direttrice artistica di spettacoli e compagnie di danza.