Arte, Francesca Terranova: nelle mie opere c’è sempre un messaggio per tutti. L'intervista

 


Francesca Terranova, pittrice e psicologa, si racconta e ci racconta la sua arte. Intervista di Andrea Giostra.

«Muoversi da un polo all’altro delle proprie convinzioni di ciò che è bello da ciò che non lo è, ascoltare le sensazioni che provengono dal proprio corpo... integrare ciò che emerge... amare tutto completamente, in ogni sua parte, così com’è... questo è la bellezza per me.» (Francesca Terranova)

Ciao Francesca, benvenuta e grazie per avere accettato il nostro invito. Ai nostri lettori che volessero conoscerti quale artista delle arti visive e psicologa, cosa racconteresti di te?

Ciao a tutti, grazie per l’invito e per l’interesse mostratomi, lo apprezzo molto!

Preciso per correttezza che ho conseguito a Padova la Laurea Magistrale in Psicologia (e diverse specializzazioni, Masters) ma per scelta non mi sono iscritta all’albo.

Racconto di me… sono affascinata fin da piccola dalle capacità e potenzialità illimitate degli esseri umani, ricerca alla quale ho dedicato tutta la mia esistenza, accompagno le persone nel loro percorso di crescita personale e professionale, rendendoli consapevoli di ciò che desiderano realmente essere e fare, facilitandoli, quindi, nel riconoscimento e modifica degli schemi limitanti di pensiero e comportamento, generandone di nuovi funzionali, efficaci e necessari per raggiungere i loro obiettivi. Utilizzo metodologie e strumenti diversi che spaziano dalla Psicologia cognitiva, Prenatale, alle ultime scoperte delle neuroscienze, alle tecniche di respiro terapeutico, agli antichi rituali, a pratiche spirituali e artistiche.

In particolare aiuto le persone a far emergere la propria autenticità ad amarsi per coltivare sicurezza e fiducia in se stessi; gestione consapevole delle proprie emozioni, imparare a canalizzarle senza subirle, per imparare a comunicare meglio in tutte le relazioni, per rendere sempre più concreto, coerente ed integro il nostro modo di sentire-pensare-agire, facendo la differenza nella vita delle persone e del mondo; attraversare e superare stati di disagio e dipendenze di vario genere; comprensione dei meccanismi della felicità, come trovarla dentro di sé, al di là della situazione esterna.

… chi è invece Francesca Donna della quotidianità? Cosa ci racconti di te della tua vita al di là dell’a tua arte e del tuo lavoro?

Amo la Natura, così saggia e generosa, cerco di “viverla” umilmente con rispetto, è sempre una scoperta di generosi insegnamenti da portare nel mio quotidiano, nella relazione con me stessa e con gli altri. Amo la solitudine, sono un po' selvatica, ma accetto e mi diverto nelle situazioni di mondanità che utilizzo per affinare le mie qualità spirituali e di conoscenza di me stessa/degli altri. Amo il cibo, sono infinitamente curiosa di provare sempre cibi e ricette nuove. Vivo di colori, suoni, sapori, frequenze cercando di avere i piedi ben radicati nel presente, perché è davvero facile perdersi nella bellezza che c’è visibile ed invisibile. Amo l’arte come espressione in tutte le sue forme, l’arte da sempre salva l’umanità, potente terapia dell’Anima. Amo scoprire luoghi, si dice “viaggiare”, per me è scoprire come fossi un’archeologa, cosa che avrei voluto fare e che in un certo senso faccio. Tutto questo e altro ancora lo vivo con un così profondo e leggero senso di gratitudine grazie a mia figlia, che ringrazio ogni giorno di avermi scelta come sua madre, lei è perfetta esattamente così com’è, sorprendente e precisa (come ogni figlio) nel mettere in luce le “mie cose” perturbate affinché io possa, se voglio, pacificarle.

Come è nata la tua passione per l’arte e per le arti visive in particolare?

Da piccolissima disegnavo cose “strane” che poi buttavo via per paura di non essere compresa e giudicata malamente. Attorno a me avevo un ambiente non molto sensibile ed io ero molto fragile e non riuscivo a ribellarmi per paura di perdere l’amore dei parenti. Questo accadeva ed accade spesso, ma i bambini di oggi sono più forti ed io provo una profonda ammirazione per loro.

Disegnare, ma non solo direi, in generale, esprimersi attraverso l’arte, l’ho sempre percepito come una grande opportunità di guarigione dell’Anima propria e anche altrui, però la sua potenza terapeutica mi spaventava, capivo che non mi avrebbero capita, che ero un po' avanti con i tempi, che non era tempo anche di raccontare che con le diverse “forme artistiche” si può accedere ad un campo condiviso invisibile a molti, ma che si può sentirne gli effetti... ed occorre essere ben radicati nel presente per non perdersi, utilizzare ciò che “avviene” per metterlo a servizio di tutti.

Disegnavo da piccola e poi buttavo via, e ho smesso per più di 30 anni. Poi lo scorso anno in aprile sono accadute cose che mi hanno riportato a disegnare e questa volta, tenere, mettere a servizio per gli altri.

… e quella per la psicologia? Come hai iniziato e quali i tuoi interessi nell’ampio mondo della psicologia?

Fin da piccola, come dicevo, ho questa grande passione per l’umanità, questo grande amore. Le persone adulte ed in generale tutti si confidavano con me, ed accadeva sempre che si liberavano di qualcosa o che in qualche modo riuscivano a pacificare ciò che era in loro perturbato. Questo processo alchemico di cui io in modo naturale mi mettevo e mi metto a servizio, mi ha sempre affascinata, che incredibili potenzialità abbiamo noi tutti!

Mi interesso di Psicologia Prenatale, di tecniche di respiro terapeutico e di approcci sciamanici (soprattutto immaginale ed onirico).

Quale il tuo percorso professionale, esperienziale, accademico e artistico che hai seguito per diventare un’artista?

Nessuno, non fatto né scuole né corsi per imparare a dipingere. Quando sento che è il momento se posso accendo una candela, incenso e mi lascio portare dove la musica, le frequenze, i colori, gli odori, i suoni e le immagini vogliono che io “manifesti”. Oppure talvolta trovo un’ispirazione improvvisa guardando qualcosa, potrebbe essere anche un mobile antico, un’immagine di una casa su una rivista, un sasso...

… e quello per diventare psicologa cognitiva?

Durante e dopo la laurea magistrale ho continuato e continuo a studiare perché sono curiosa. Ho conseguito un Master in PNL e Neurosemantica, Coach di respiro terapeutico abbinato alla Psicologia Prenatale, ho completato una scuola di grafologia, sono Insegnante del metodo Heal your life di Louise Hay... svariati approcci dai più razionali e scientifici a quelli decisamente meno, ma più funzionali per sospendere il giudizio, placare la mente e guarire l’Anima... quando riusciamo a sospendere il giudizio verso noi stessi riusciamo ad accedere alla terra di mezzo, dove ogni cosa può essere possibile persino amare completamente noi stessi, abbracciare tutte le nostre parti ed integrarle. Sospendendo, quindi, il giudizio verso noi stessi, le nostre azioni, il nostro passato ed anche il nostro giudizio verso gli altri, ci troviamo in uno stato in cui possiamo parlare a noi stessi in modo “profondamente diverso” e quindi modificando il nostro codice narrativo, ci assumiamo la responsabilità di noi stessi, del nostro potere, dei nostri talenti ereditati dalla nostra stirpe e da lì possiamo concretamente cambiare il nostro destino.

Come definiresti il tuo linguaggio? C’è qualche artista al quale t’ispiri?

Quando guardo i quadri che “vengono fuori” mi chiedo come ho fatto, e cosa significano... ma dura un istante perché sento che la sola cosa importante è ciò che prova chi li guarda, c’è sempre un messaggio per tutti. Ho notato che questi quadri suscitano emozioni forti in chi li osserva, se uno ha smarrito la propria strada la ritrova, porta al proprio meglio… non mi ispiro a nessun artista, l’ispirazione c’è e potrei dire che è la bellezza cioè l’amore.

«Appartengo a quella categoria di persone che ritiene che ogni azione debba essere portata a termine. Non mi sono mai chiesto se dovevo affrontare o no un certo problema, ma solo come affrontarlo.» (Giovanni Falcone, “Cose di cosa nostra”, VII ed., Rizzoli libri spa, Milano, 2016, p. 25 | I edizione 1991). Tu a quale categoria di persone appartieni, volendo rimanere nelle parole di Giovanni Falcone? Sei una persona che punta un obiettivo e cerca in tutti i modi di raggiungerlo con determinazione e impegno, oppure pensi che conti molto il fato e la fortuna per avere successo nella vita e nelle cose che si fanno, al di là dei talenti posseduti e dell’impegno e della disciplina che mettiamo in quello che facciamo?

Abbiamo un incredibile potere di co-creazione degli eventi se sospendiamo il giudizio e riconsegniamo il controllo al divino... sento che tutto sta nel divenire quel sentimento/emozione che è coerente e riflette quell’evento desiderato, poi occorre sganciarsi dal risultato, a noi compete divenire lo stato d’animo ed il sentimento, la sua manifestazione, cioè, l’evento desiderato riguarda il divino. Cedere il controllo al divino è una pratica quotidiana che salva e guarisce.


«… mi sono trovato più volte a riflettere sul concetto di bellezza, e mi sono accorto che potrei benissimo (…) ripetere in proposito quanto rispondeva Agostino alla domanda su cosa fosse il tempo: “Se nessuno me lo chiede, lo so; se voglio spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so.”»
(Umberto Eco, “La bellezza”, GEDI gruppo editoriale ed., 2021, pp. 5-6). Per te cos’è la bellezza? Prova a definire la bellezza dal tuo punto di vista. Come si fa a riconoscere la bellezza secondo te? … nel mondo dell’arte, nella vita, in generale…

Per riconoscere la bellezza occorre sospendere il giudizio, questo apparentemente cozza con il mondo dell’arte e non solo, dove c’è continuamente chi vuole definire controllare gestire chi è bravo/bello e chi non lo è.… sento sia importante accettare di “muoversi” come un pendolo da un polo all’altro del giudizio bello VS brutto. Uscire del pensiero dualistico, che tutto analizza, giudica, divide, crea solo conflitti ansie e blocca! Muoversi da un polo all’altro delle proprie convinzioni di ciò che è bello da ciò che non lo è, ascoltare le sensazioni che provengono dal proprio corpo... integrare ciò che emerge... amare tutto completamente, in ogni sua parte, così com’è... questo è la bellezza per me.

«Io vivo in una specie di fornace di affetti, amori, desideri, invenzioni, creazioni, attività e sogni. Non posso descrivere la mia vita in base ai fatti perché l’estasi non risiede nei fatti, in quello che succede o in quello che faccio, ma in ciò che viene suscitato in me e in ciò che viene creato grazie a tutto questo… Quello che voglio dire è che vivo una realtà al tempo stesso fisica e metafisica…» (Anaïs Nin, “Fuoco” in “Diari d’amore” terzo volume, 1986). Cosa pensi di queste parole della grandissima scrittrice Anaïs Nin? E quanto l’amore e i sentimenti così poderosi sono importanti per te e incidono nella tua arte e nella tua professione?

Che bella la frase “l’estasi non risiede nei fatti… ma in ciò che viene suscitato in me e in ciò che viene creato grazie a tutto questo”! Stupenda… e mi ricollego all’importanza fondamentale dei sentimenti/stati d’animo che generano manifestano gli eventi e non viceversa…

I sentimenti credo che si evinca da quanto fino ad ora ho detto, che sono il motore di ogni cosa, del mio stesso modo di respirare... incidono e rendono manifesto ogni cosa che faccio e attirano la manifestazione degli eventi stessi...

Se per un momento dovessi pensare alle persone che ti hanno dato una mano, che ti hanno aiutata significativamente nella tua vita artistica, professionale e umana, soprattutto nei momenti di difficoltà e di insicurezza che hai vissuto, che sono state determinanti per le tue scelte professionali e di vita portandoti a prendere quelle decisioni che ti hanno condotto dove sei oggi, a realizzare i tuoi sogni, a chi penseresti? Chi sono queste persone che ti senti di ringraziare pubblicamente in questa intervista, e perché proprio loro?

I miei figli, i miei genitori, i miei nonni, una sciamana femmina, uno sciamano maschio, 4 amiche donne, 2 compagni di vita. Tutti loro tutto ciò che hanno fatto sopra ogni giudizio, è stato ed è tutto così perfetto che non trovo le parole giuste che possano descrivere il senso di gratitudine, perché grazie al loro amore e odio mi hanno fatto da specchio per farmi vedere le mie parti perturbate che occorreva pacificare per divenire sempre più “Amore”. L’altro non centra mai, l’altro è sempre una parte di noi da scoprire, conoscere, integrare e pacificare. Che siano tutti benedetti e liberi!

Gli autori e i libri che, secondo te, andrebbero letti assolutamente quali sono? Consiglia ai nostri lettori, se vuoi, almeno tre libri e tre autori da leggere nei prossimi mesi dicendoci il motivo della tua scelta.

Non mi sento di consigliare libri, non lo faccio mai, perché spingo le persone a seguire il proprio intuito, se scelgono un libro il motivo lo scopriranno da soli… tutto si manifesta... 

… e tre film da vedere assolutamente? E perché, secondo te, proprio questi?

Anche questo mi trovo in difficoltà, però scelgo di rispondere… “Fahrenheit 451” (1966), trama molto attuale, il mondo è diviso in 2: chi accetta il controllo (matrix), chi sceglie di no, assumendosi la responsabilità della propria felicità, bellissimi gli ambienti scelti come scenografia sia le case, gli arredamenti, sia i boschi di betulle...gli abiti, le macchine…

Per motivi simili “Matrix”, geniale, molto ben fatti i sogni lucidi, ci sono dialoghi che esprimono molto bene quanto sia importante andare oltre il giudizio, il pensiero dualistico…

“I ponti di Madison County” gli attori sembrano morire e rinascere in ogni singolo respiro/sguardo/battuta, sembrano aver vissuto le mille possibilità di scelta che abbiamo, il potere di renderle manifeste e poi la paura di essere felici, di non meritarselo, di far soffrire gli altri... paura del giudizio e di essere liberi...

Ci parli dei tuoi lavori e delle tue opere in corso di realizzazione? A cosa stai lavorando in questo momento? In cosa sei impegnata? Cosa puoi raccontarci?

Dal 14 al 17 settembre andrò a Sanremo all’Ariston per esporre un mio quadro, Biennale Sanremo Artexpo. Sarà presente anche Sgarbi ed altri critici importanti... la rivista Art Now... sono emozionata, ho voluto impegnarmi in questo evento perché sono un tipo solitario e questo non mi rende visibile, diciamo che mi remo contro da sola… spero che “espormi” in questo modo, un po' sforzandomi, possa aiutarmi a scendere a compromessi con la mia timidezza in nome di qualcosa di più “alto” cioè aiutare qualcuno attraverso i miei quadri.

Una domanda difficile: perché i nostri lettori dovrebbero comprare le tue opere? Prova a incuriosirli perché vadano nei portali online o vengano a trovarti nel tuo atelier per comprarne alcune.

I miei quadri aprono dentro emozioni forti, ri-centrano, se hai smarrito la tua strada la ritrovi, ti porta al tuo meglio!

Dove potranno seguirti i nostri lettori?

Su Facebook ed Instagram Francesca Terranova.

Per concludere questa chiacchierata, cosa vuoi dire alle persone che leggeranno questa intervista?

Ognuno di noi è nato per seguire il proprio destino, non per seguire il destino di qualcun altro. Quando smarriamo noi stessi, la nostra strada, un esercizio potente può essere alla sera, prima di addormentarci, chiedere a noi stessi “Io per cosa sono portata/o?” Poi chiedere all’universo o alla “notte” che arriva: “Qual è la strada migliore per me? Mi aiutate a trovarla?”

È importante depurarsi da tutte quelle idee “malate” che dirigono la nostra vita. E queste idee malate sono il credere importanti cose che non lo sono affatto, solo perché qualcuno ci ha detto che lo sono. Queste idee malate ci obbligano continuamente a rivedere la nostra vita, per decidere “come dobbiamo essere”. Ciò che non siamo ciò che non abbiamo, è così perché non faceva parte della nostra evoluzione, e quindi ragionare con il concetto di somiglianza “gli altri, le mie amiche/amici hanno, fanno...” vuol dire voler assomigliare a qualcuno che “non sei tu”. Le cose sono come sono e cambiarle è solo una perdita di tempo ed energia... è stato ciò che è stato nella misura in cui poteva essere, per evolvere ciascuno a proprio modo!

Grazie a tutti! Ogni bene a voi tutti!

Francesca Terranova

https://www.instagram.com/francescaterranova1/

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Andrea Giostra

https://www.facebook.com/andreagiostrafilm/ 

https://andreagiostrafilm.blogspot.it 

https://www.youtube.com/channel/UCJvCBdZmn_o9bWQA1IuD0Pg

Fattitaliani

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