Filippo Scarafia interprete di Roberto Landi ne "Il Paradiso delle Signore". Quali sorprese ci riserverà il suo personaggio nella nuova stagione? L'intervista di Fattitaliani.
Che fine ha fatto Gemma?
Se la sentite ditemelo!
Questo matrimonio non s'ha da fare?
Se ben ricorda la stagione precedente si è interrotta con Gemma che si era riavvicinata a Marco.
Grande sbaglio! Comunque… Ai posteri l’ardua sentenza!
Lo stesso Roberto ha fatto sì che la loro relazione potesse rifiorire.
E’ stato un gesto bellissimo, non tutti l’avrebbero fatto. Non sappiamo ancora come andrà a finire.
Roberto ha anteposto il bene degli altri al proprio perché non aveva molto da regalare. Prende una sorta di sicurezza economica ma anche familiare. Una delle cose più strazianti la dice proprio Marco che fino al giorno prima lo aveva avvisato di poterlo denunciare alla polizia.
Roberto Landi dice: “Ho solo cercato di avere una famiglia che si potesse considerare normale… è una cosa che quando ho letto il copione la prima volta non avevo mai visto un personaggio così vulnerabile. Nelle prime stagioni si dichiara a Vittorio ma sa che è un sentimento non contrapposto.
Come lo ritroviamo?
Con un’altra stecca nel bastone tra le esperienze che ha fatto nella vita e che sicuramente lo ha portato a maturare e ad accettare ancora di più tutti gli esseri umani. Chi è lui per poter condizionare un rapporto? Chi è lui per poter mettere fine ad un amore per non poter farlo nascere?
Ad averne di Roberto Landi!Cos’hai portato di tuo nel personaggio? Non ho la stessa pazienza di Landi. Al posto suo avrei mandato tutti a quel paese. Alla terza puntata avrei salutato con un ciao Vittorio perché mi ero scassato i c.d…
Roberto ha una pazienza sovrumana che non mi appartiene. Avrei mandato a quel paese un sacco di persone.
C’è qualche qualità in cui ti riconosci di più?
La propensione al lavoro. Roberto è uno stakanovista anche se poi la maggior parte delle idee non sono sue ma degli altri. Ha la sensibilità di capire il potenziale delle persone.
Sta avendo una linea verticale, giorno per giorno ha uno sviluppo come un bambino “non lo vedi per anni e dici “com’è cresciuto” invece chi lo vede tutti i giorni non si rende conto effettivamente di quanto cresce. E’ questo l’impatto che ha nel pubblico.
Trovo straordinario il raccontare di tematiche molto vaste come l’emancipazione femminile, l’omosessualità. E’ un po' come una medicina che viene data goccia per goccia, giorno dopo giorno e il suo sviluppo è talmente tanto sensibile che cambia ma te ne rendi conto solo dopo che è cambiato.
Una goccia nella roccia. Sono una persona romantica e credo che il romanticismo sia una cosa naturale o fai un gesto e ci pensi oppure non sei più un romantico ma un calcolatore.
Mi piace pensare essere romantico. Cerco in ogni modo di essere una persona semplice. Elisabetta Ruffolo