Criphia: intervista alla cantautrice romana

Sophia Cristalli, in arte Criphia, nasce a Roma il 20 novembre del 2007. Fin da piccola mostra una forte passione per il canto, pianoforte e per la danza.

Già dall’età di 4 anni Sophia inizia ad avvicinarsi in maniera speciale al canto, a 6 anni prese le sue prime lezioni di pianoforte classico per poi fare un cambio all’età di 11 anni con lo studio del pianoforte moderno con stili blues, jazz e anche molti brani attuali.

La scelta del nome Criphia è stata molto spontanea, Sophia infatti cercava un nome per pubblicare il suo primo inedito, scritto da lei, totalmente in spagnolo. Un giorno si mise a giocare con il suo nome e cognome fino a trovare un abbinamento a parer suo ”perfetto” tra le prima 3 lettere del suo cognome “Cri” e le ultime 4 del suo nome “Phia” ecco qui che unendole troviamo il nome “Criphia” che la rappresenta a pieno. Durante tutto il suo percorso canoro ci sono stati artisti che l’hanno fatta avvicinare molto allo stile drill come ad esempio: nayt, madman, massimo pericolo; ma anche artisti internazionali come Rihanna e Lady Gaga.

Dopo la scoperta di questa irrefrenabile passione Criphia, anche se piccola, inizia subito a frequentare la cuore in Musica Academy della vocal coach Johanna Pezone e grazie a lei ha conosciuto il suo attuale “Bro” nonché la sua manager Maria Totaro dell’etichetta MMline Records con la quale pubblica il nuovo singolo “Inferno”, una canzone autobiografica di denuncia contro il male, contro il dolore, contro chi è capace di trasformare l’amore in odio.

Parliamo del tuo nuovo singolo. Com’è nato? Cosa rappresenta per te?

“Inferno” è un brano autobiografico, nasce dal mio bisogno di denunciare tutta la violenza e la sofferenza che viviamo al giorno d’oggi. In particolare, “inferno” denuncia la sofferenza che io ho patito nei precedenti anni; sono sempre stata una persona che fa fatica ad aprirsi sotto certi aspetti per questo uso la musica come modo per sfogarmi. Rappresenta tutta la sofferenza che ho provato negli anni precedenti.

A quale idea si ispira il videoclip?

È stato tutta una mia idea, l’ho descritto come meglio potevo.

La location così “caotica” del video è stata una mia scelta per far capire alle persone che nella vita c’è anche il caos, che comunque non è una cosa per forza negativa. Il video è stato interpretato da me in maniera molto “”pazza”” se vogliamo vederla così. Dato anche l’argomento di cui tratta la canzone ho deciso di far capire comunque la sofferenza che si può provare delle volte ma voglio allo stesso tempo rassicurare le persone e far capire loro che nella vita delle volte si può cadere (ricollegato ad una frase del testo “anche un angelo senza ali rischia di cadere”) l’importante è sapersi rialzare.

Quali sono le tue influenze musicali?

Artisti italiani Nayt e Mostro, internazionali Rihanna e la mitica Lady Gaga.

Come e quando è iniziata la tua passione per la musica?

Sin da piccola sognavo di arrivare a cantare su un grande palco importante proprio come facevano i grandi artisti, così all’età di 4 anni mi sono avvicinata al canto, grazie alla Cuore in Musica Academy e alla vocal coach Johanna Pezone, e me ne sono innamorata. Difficoltà c’è ne sono andate, perché venivo spesso criticata anche per i miei gusti musicale ma sinceramente non mi hanno fatto cambiare idea sul mio percorso, quindi ho tirato dritto per la mia strada.

Con quale artista ti piacerebbe collaborare e perché?

Credo che vorrei fare un feat. con Nayt, perché è l’artista che mi ha ispirato più di tutti.

Progetti futuri?

Io e la mia bro (la mia manager Maria Totaro) abbiamo in progetto un’altra uscita, consiglio di seguirmi sui social mi private come @criphiaofficial



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