Salute: vacanze in montagna per migliorare il benessere fisico e mentale
Ne parliamo con Adelia Lucattini, Psichiatra e Psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana e dell’International Psychoanalytical Association
Intervista di Marialuisa Roscino
Dott.ssa Lucattini,
trascorrere giornate ad alta quota implica non solo relax e spensieratezza, ma
anche una serie di benefici per la salute. Quali sono i principali?
Da un punto di vista fisico, le attività in
altitudine, all’aria aperta, non solo sono benefiche, ma migliorano, tra
l'altro, anche l’assorbimento di vitamina D, grazie all’esposizione prolungata
al sole indispensabile per l’attivazione della vitamina D e favorita dalla
temperatura fresca. Una permanenza di 10-15 giorni, stimola la produzione di
globuli rossi ed emoglobina e incrementa la soglia di tolleranza alla fatica.
Questi effetti benefici sono ben noti agli sportivi, che nella loro
preparazione prevedono anche allenamenti in montagna ed escursioni in alta
quota.
Inoltre, com’è noto, la montagna giova anche
in alcune forme di allergia respiratoria, poiché sopra gli 800 metri sul mare,
l’ambiente è poco ospitale per gli acari e per alcuni allergeni; ed è anche
utile per la riabilitazione psicofisica “in quota” dopo traumi fisici e per la
convalescenza in generale.
Molti abitanti delle città
scelgono di trascorrere la maggior parte delle loro vacanze a contatto con la
natura, per sfuggire alle stressanti aree urbane. Vivere in montagna giova
dunque alla salute mentale ed emotiva?
Da un punto di vista psicologico passeggiare
nel verde riduce lo stress emotivo e migliora l’umore. L’immersione nella
natura e nel silenzio è rivitalizzante, i ritmi lenti rispetto alla vita di
città sono un ricostituente per la forza psichica e per l'energia mentale. Lontano
dai ritmi frenetici della vita quotidiana, gli spazi e i tempi della montagna
permettono di entrare in contatto profondo con se stessi, di ascoltarsi e
percepire i moti dell’animo, anche a partire dalle proprie sensazioni corporee,
attivate dall’esperienza che si sta vivendo. Lo stile di vita, il contatto con
la natura, il contenitore mentale costituito dalle regole di una corretta vita
montana, senza pericoli, aiutano a prendere consapevolezza delle proprie
abilità, capacità e tempi di apprendimento. Accrescono così, l’autostima e la
fiducia in se stessi.
È vero che la montagna
migliora l’umore e ne regola il ritmo quotidiano,
riducendo stress e ansia? Quali sono le ragioni?
La montagna è salute. Le ragioni per cui il clima
montano è come una piacevole terapia, sono tante, fare attività fisica in
altura, spaziare con lo sguardo
nutrendosi dei paesaggi, del profumo dei fiori, del cirmolo e delle piante
aromatiche. Inoltre, il piacere del vivere i laghi con le loro le distese
fiorite multicolori e le acque intensamente verdi e turchesi che consentono
passeggiate distensive, sport acquatici e bagni rinfrescanti. Naturalmente,
elementi psicofisici concorrono tra di loro, il movimento, un'alimentazione
equilibrata e il fresco che favorisce il riposo sia diurno che notturno, sono
fattori che aiutano rispetto ad ansia e depressione da fatica e sovraccarico da
stress prolungati.
Quanto è importante anche
il fattore “silenzio” in montagna rispetto al caos o al rumore del traffico in
città?
Il silenzio è riposante, è infatti noto come
l'inquinamento acustico sia un fattore di rischio per disturbi psicologici e fisici,
inoltre, dopo il necessario acclimatamento, è un toccasana per chi soffre di
emicrania anche con aura.
L'inquinamento acustico, infatti, può causare stress, danni psicologici, alla
pressione alle persone che ne sono continuamente sottoposte come accade in
città. Le cause dell'inquinamento acustico importante possono essere fabbriche,
cantieri, aeroporti, autostrade, ma anche il traffico intenso continuativo e
gli ingorghi con i relativi suoni (clacson, sirene, etc.).Gli effetti del
rumore causano l’annoyance, una sensazione di scontento o di
fastidio. Da non trascurare gli effetti indotti dalla
"musicalizzazione" e "sonorizzazione" bar, ristoranti,
centri commerciali, piscine, spiagge, aeroporti e in di ambienti pubblici al
chiuso ma anche all’aperto soprattutto d’estate.
Dal punto di vista fisico,
quali sono le attività consigliate da fare in montagna?
Vi sono attività specifiche e attività
sportive che possono essere praticate anche in montagna, creando una continuità
con i restanti mesi dell'anno. La montagna può essere anche l'occasione per
iniziare nuove attività motorie e sport. Oltre alle passeggiate, sempre
consigliate, si possono praticare Yoga, Pilates, Tai Chi, arrampicata sportiva.
Specifiche della montagna, sono poi il
trekking, il trekking astronomico, le ferrate, il rafting, le passeggiate a
cavallo in altura, il ciclismo, l’e-bike, l’alpinismo, i voli in mongolfiera,
il parapendio e il canyoning, l’arrampicata naturale. Naturalmente, sono tutti
sport da fare sempre con un istruttore e ancora meglio, se in piccoli gruppi.
E nei bambini e negli
adolescenti?
Le giornate fresche e dorate dal sole, le buone
temperature invogliano anche i bambini e gli adolescenti ad abbandonare la sedentarietà
e pigrizia dei mesi autunnali e invernali. Stare nel verde li spinge a esplorare
e riscoprire il contatto con la natura e a praticare spontaneamente del buon
movimento e alcuni sport. Per i bambini è bene se possono praticare sport
insieme ai loro genitori, questo rende anche la qualità del tempo trascorso
insieme il piacere di praticare lo sport che li appassionano, creando nel
contempo, un legame affettivo con l'attività praticata, poiché legata alla
relazione d'amore con i genitori. Insieme, genitori e figli, possono scegliere
tra camminare in montagna, percorrere vie ferrate, sperimentare la mountain
bike, praticare arrampicata e il boulder, (dall’inglese boulder):
cioè “masso”, è un tipo di arrampicata sportiva su una parete non troppo alta
(generalmente sui 4-5 metri), un’attività quindi piuttosto libera, senza
l’ausilio di corde, caschetti e imbragature.
Gli adolescenti possono praticare tutti gli
sport degli adulti, proseguire le attività iniziate già nell'infanzia e scoprirne
delle nuove, che li stimolino e permettano di mettersi alla prova in modo sano.
Sono particolarmente indicati Summer Camp
di uno o due settimane di sport che già pratichino o per iniziare un'attività sportiva
nuova, calcio, scherma, basket, tennis, ginnastica artistica e ritmica,
pallavolo, pallanuoto, golf, rugby, ultimate frisbee, pallamano, tchoukball,
tiro con l'arco. E naturalmente tutti gli sport di montagna trekking, rafting,
ferrata, etc. L'esperienza dei Summer Camp è ancora più interessante se
abbinata a una lingua inglese, francese, tedesco, a cui partecipano bambini e
adolescenti di vari paesi.
Sperimentare nuove amicizie e avere un'apertura
internazionale, praticando sport, parlando altre lingue in un ambiente naturale
affascinante e stimolante è senz'altro un arricchimento emotivo, culturale,
intellettuale e umano. È un “tesoretto” non soltanto per i mesi invernali ma
sempre.
Le persone anziane o chi già soffre di problemi cardiovascolari possono
frequentare la montagna senza eccessive ansie?
Il soggiorno montano anche nei cardiopatici
ha senz’altro dei benefici dal punto di vista psicologico ed emotivo,
l’ambiente naturale, la tranquillità, le temperature fresche che migliorano il
riposo permettono un salutare relax. D’altro canto, però, sono necessari alcuni
accorgimenti: attento controllo di attività fisica, dieta e soprattutto negli
spostamenti a quote più alte, poiché la rarefazione dell'ossigeno affatica il
cuore.
Lo stesso Sigmund Freud, come altri
psicoanalisti e scienziati quali Albert Einstein, Niels Bohr, Marie Sklodowska
Curie, e scrittori come Alessandro Manzoni, Mario Rigoni Stern, J.R.R. Tolkien
solo per citarne alcuni, amavano la montagna. Freud anche in tarda età, per i
suoi viaggi estivi sceglieva spesso località alpine, dove trascorreva alcuni
mesi l'anno, molte foto lo ritraggono in montagna con tutta la famiglia. La
montagna non è indicata tanto a persone con problemi cardiovascolari, ma a tutte
le persone anziane, sebbene con le precauzioni dettate dall'età e dalle indicazioni
dei propri medici e specialisti curanti.
Ogni anno, si
verificano incidenti in montagna. Spesso
i neofiti della montagna si avventurano in attività che richiedono una maggiore
preparazione. Quali sono, a Suo avviso, le attività che si possono fare da
inesperti e beneficiare ugualmente dei vantaggi che offre la montagna?
Ogni anno, purtroppo, si contano ancora
diversi incidenti in montagna. Più di 10mila in un anno, secondo i dati del
Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico nel 2019, le attività di
soccorso rispetto 2018, sono passate da 9.554 a 10.234 interventi (+7,1%), dopo
un decremento nel 2021 sono tornate a valori critici nel 2022 con 10367
missioni di soccorso, con un incremento del 9,8% rispetto al 2021, superando i
numeri pre-pandemici.
Man mano che il turismo montano aumenta
crescono anche i rischi che soprattutto i neofiti corrono, per la mancanza di
conoscenza di alcune norme per praticare escursionismo in sicurezza e per la
scarsa esperienza delle regole e della vita in montagna. Per iniziare un buon
approccio con la montagna sono senz'altro indicate le escursioni con delle
guide alpine e anche il trekking per principianti. il primo passo per poi
dedicarsi a tutte le altre attività che la montagna può offrire.
Fondamentale è non praticarli da soli, ma
affidarsi a istruttori, esperti che possono insegnare le tecniche, a dosare le
forze, imparare quand'è il momento di fare le pause necessarie e anche i
trucchi del mestiere, indispensabili per affrontare la montagna, come per eseguire
con maestria un brano musicale.
Parliamo anche di Ambiente
e Salute, spesso si sente parlare di roghi in montagna, crede sia importante tutelare gli ambienti
montani, per fare del bene nei confronti della natura, ma anche verso noi
stessi?
Uno studio uscito nel 2021 sull’International
Journal of Environmental Research and Public Health, i ricercatori
dell’Università di San Diego in California, ha riportato i disturbi psicologici anche di lunga durata delle persone che
coinvolte negli incendi, che nel 2018 hanno distrutto 619 chilometri quadrati di
boschi e, in quel perimetro, tutti i paesi e le abitazioni. L’esposizione
diretta a incendi su larga scala ha creato un rischio importante di sviluppare
nel breve termine un Disturbo post-traumatico da stress (PTSD) e nel medio e lungo
termine, se non trattato, depressione.
Numerose ricerche mostrano che la biodiversità
ha particolari benefici sul benessere psicofisico. Gli elementi multisensoriali
come il cinguettio degli, uccelli, il gracidare delle rane, gli odori delle
erbe aromatiche e il profumo dei fiori hanno effetti salutari ampiamente documentati
sul recupero mentale, sulla calma e anche sulla creatività. Anche altri sensi,
come la percezione di se stessi nello spazio, dell’equilibrio, delle variazioni
di temperatura, contribuiscono a farci sentire “rigenerati” dalla natura.
Alcune ricerche sul neuroimaging cerebrale, durante
esperienze nella natura, confermano ciò che psicoanalisi ha scoperto e afferma
fin dalle sue origini, l’ambiente naturale ha un effetto positivo su ansia e
depressione. Aumentare la nostra interazione con gli elementi naturali attraverso
il tatto è sia psicologicamente terapeutico che neurologicamente nutriente.
Questo, permette anche di recuperare
benessere che si sta perdendo a causa dell'inquinamento atmosferico, acustico e
del suolo che aumentano il rischio di disagio e disturbi psicologici in chi
vive stabilmente in città.
Quali consigli si se te di
dare a chi decide di trascorrere le proprie vacanze in montagna?
In montagna le temperature più fresche
invogliano al movimento, è l’occasione per iniziare nuovi sport insieme ai
propri bambini e con i figli adolescenti.
Per tutti, la montagna è antistress, ma se
abbinata a passeggiate e ad attività motorie adatte per ognuno.
La salute fisica e mentale passa anche per la
tavola, per cui dieta equilibrata, ricca di nutrienti, e sperimentazione di
nuove specialità culinarie senza mai esagerare.
Massima prudenza nelle attività sportive, da
iniziare sempre con un istruttore e praticare in gruppo, per ragioni di
sicurezza. La solidarietà e la cooperazione è indispensabile in montagna.
Incoraggiare i figli a partecipare a Summer
camp sportivi in montagna di almeno una settimana, se possibile uniti ad
un’esperienze in lingua straniera.
Nelle persone con malattie croniche,
emicrania, cardiopatie, etc. e agli anziani, l’indicazione è di sfruttare i
benefici psicologici, emotivi e fisici della montagna, prestando attenzione
all’altitudine e all’acclimatamento, seguendo con precisone le indicazioni dei
propri curanti.
Per chi soffre di depressione ricorrente e
disturbi bipolari, la montagna è senz'altro un ambiente con i suoi benefici, a
patto che non si interrompano le terapie farmacologiche in atto e si mantenga un
contatto con i propri curanti.
Quando ci si sposta in un luogo di
villeggiatura, soprattutto con chi anticipa la partenza o nei casi in cui ve ne
sia la necessità, in accordo con il proprio psicoterapeuta o psicoanalista, per
un periodo o un numero di sedute concordate, proseguire la terapia in modalità
online per poi riprendere in presenza.