I Soundsick a Fattitaliani: in Italia per noi non sarà affatto facile. L'intervista

I SOUNDSICK sono un Power Trio Alternative Rock composto da due fratelli Ilario e Alexander Onibokun e Valentino Teodori. 

Le loro influenze spaziano dal post rock al post grunge, dal progressive alla psichedelia, cercando di unire il semplice al complesso, ma senza mai perdere di vista l'essenza della forma e della melodia.

Il loro ultimo lavoro, inciso presso l’Indipendente Recording Studio, è stato registrato e mixato da NICOLA GIORGETTI e DAVID LENCI (Ex Tecnico del suono dei VERDENA), il quale gode di buona fama anche all'estero grazie alle collaborazioni avvenute con artisti internazionali come STEVE ALBINI e JOSH KLINGHOFFER (RED HOT CHILI PEPPERS), mentre il Mastering è stato affidato all' ingegnere del suono

GIOVANNI VERSARI, il quale è noto per aver masterizzato tra i vari artisti, i MUSE con l'album Drones.

Ho visto dal comunicato che avete vinto una marea di concorsi. Questo credo che si traduca in una capacità di suonare pezzi molto convincenti, che funzionano molto bene. Quanto pensi sia importante la padronanza degli strumenti?

Beh, chiaramene è molto importante avere una buona padronanza degli strumenti, ma avere delle buone idee e cercare di trovare il proprio stile conta molto di più!!

La struttura dei brani non fa mai pensare al solito canovaccio verse chorus verse ma piuttosto a un flusso di coscienza sonoro in divenire…

Quali sono i gruppi che secondo te vengono in mente durante l’ascolto e i gruppi che in qualche modo vi influenzano e piacciono al momento?

Per quanto riguarda i gruppi che potrebbero venire in mente all’ascoltatore, non so se riuscirei a darti una risposta obbiettiva. Dall’uscita del disco abbiamo notato che molte persone sono riuscite ad accostarci a band che non avevamo mai ascoltato.

Siamo cresciuti principalmente con il rock anni ’70, il grunge, la psichedelia ed il progressive rock e gruppi come Pink Floyd, Nirvana, Mars Volta, Queens of the stone age, Led Zeppelin e Tool hanno sicuramente influenzato il modo in cui viviamo e scriviamo la musica.

 

Come vedi il 2023 che ci aspetta?

Purtroppo non bene. Viviamo nell’epoca dei social, Spotify e di TikTok dove la musica viene consumata sempre più come fosse un prodotto usa e getta. Fortunatamente noi veniamo da un’era in cui esistevano ancora i negozi di dischi e ciò che acquistavi era fisico e reale. Siamo sempre stati amanti del vinile, cd e musicassette. Non crediamo che al giorno d’oggi alla musica venga data l’importanza che merita.

 

Un pubblico poco ricettivo come quello italiano come pensi accolga un disco che parla un linguaggio internazionale e molto di nicchia?

Riguardo al nostro genere, siamo consapevoli che in Italia per noi non sarà affatto facile. Non abbiamo mai seguito le mode del momento e abbiamo sempre fatto ciò che più ci stimola e ci fa stare bene. Noi ce la mettiamo sempre tutta e speriamo che la nostra musica riesca a dare la giusta scossa a chi ci ascolta.

 

Pensate di fare date?

Al momento abbiamo qualche concerto per quest’estate… ma ci stiamo organizzando per un possibile tour invernale. Potete trovare tutti gli aggiornamenti sulle nostre pagine social.

 

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