Roberto Cicogna presenta il nuovo singolo "Autostrada". L'intervista di Fattitaliani


Roberto Cicogna, già noto per il suo progetto Oh!Pilot, artista a 360 gradi, attore, regista e musicista, presenta il suo nuovo singolo in italiano, pubblicato dall’etichetta francese Aaki Records: Autostrada, una ninna nanna straniante e ossessiva in crescendo, un viaggio in macchina veloce su una strada deserta. Milanese di nascita e parigino d'adozione, Roberto Cicogna, potrebbe essere paragonato ad un uccello migratore, ma lui è innanzitutto un camaleonte : regista di videoclip e di cortometraggi, attore, organizzatore di eventi culturali, ha composto e cantato, tenere ballate folk alla Stealing Sheep o José Gonzalez, non accanto al fuoco ma dall'asfalto grigio del 20°arrondissement di Parigi. Fan dei Nirvana, beatlesiano nell'animo, songwriter alla Herman's Hermits, sui suoi due EP usciti sotto il nome Oh! Pilot (Okness e Brace Brace) Roberto parla inglese quando imbraccia la chitarra. 2020, si cambia decennio, l'artista torna alla lingua madre: l'italiano. L'intervista di Fattitaliani.

Dopo aver cantato in inglese, ecco un brano in italiano per un'etichetta francese: ci puoi riassumere questa bella mescolanza culturale-linguistica?

Vivo in Francia da quasi 12 anni ormai. Sono sempre stato bene, poi qualche tempo fa ho cominciato a sentire nostalgia dell’Italia e di Milano. Avevo voglia di tornare ma non era possibile per diverse ragioni. Credo sia stato in quel momento che ho cominciato a scrivere in italiano. Avevo voglia che le mie canzoni raggiungessero le persone a me care e che in quel momento erano lontane, non solo attraverso la melodia, ma attraverso le parole. In questo momento la musica italiana esercita un discreto fascino all’estero e dopo qualche esitazione e un po' di insistenza da parte mia, AAki Records, ha assecondato il mio desiderio di fare uscire un album in italiano.

Cosa cambia nel cantare in italiano in termini di identità e di differenze a livello di canzone (rime, concetti, parole)?

Cambia tutto. Effettivamente la prima cosa é l’identità. Quando buttavo giù i testi e cercavo il modo di cantarli mi sono posto spessissimo questa domanda. Poi per fortuna smetti di usare il cervello, che in queste cose non serve, e ci arrivi. La mia voce in italiano è diversa. L’italiano ti impedisce tante cose a livello sonoro ma te ne permette altre e poi rimane la lingua con cui sono cresciuto, quindi quando ho cominciato a scrivere mi sono reso conto che riuscivo a dare ai miei testi sfumature nell’interpretazione e nei toni che con il mio inglese, nonostante anni vissuti all’estero, non riesco a dare.

Quale sarebbe la tua playlist ideale in un viaggio in Autostrada?

L’Ultima Luna di Dalla, Dreams dei Fleetwood Mac, Let’Em In degli Wings, Colleghi Trascurati di Paolo Conte, Chaise Longue dei Verdena, Girls degli Animal Collective e poi direi Autostrada appunto, e magari tante altre ancora.


Il tuo eclettismo ti aiuta in tutte le attività che fai o a volte può rappresentare un limite?

E’ la cosa che mi ha permesso di continuare il mio percorso artistico fino ad ora. Poi musica, immagini, scrittura e recitazione sono tutte cose che si incrociano. In tutti i casi, si tratta di story telling, di raccontare una storia più o meno esplicitamente. Io so, per esempio, di non essere un grande musicista in senso tecnico, anzi, come chitarrista sono piuttosto mediocre, ma mi piace pensare di essere un buon interprete, di saper creare una buona tensione drammatica nei miei pezzi, anche quelli più divertenti. Forse fare più cose in più discipline non mi permette di scrivere un disco all’anno, però non è un problema, non vivo con quell’obiettivo. A me basta continuare a fare cose, dandomi il tempo di scoprirne altre.

Milano e Parigi: hai un angolo preferito di entrambe le città dove ti piace tornare spesso, magari per trovarvi ispirazione?

Non ho un angolo preferito a Milano. Mi piace un sacco camminare e se ci penso, quando comincio a deambulare senza meta con le cuffie alle orecchie, mi ritrovo sempre in via Paolo Sarpi. A Parigi mi piace molto la zona dove vivo. Vicino Père Lachaise. Ci sono tanti posti che mi piacciono ma se penso a momenti in cui ho trovato ispirazioni sono tutti momenti in cui sto camminando, o ancora meglio quando sono seduto in metro. Credo sia il paesaggio in movimento che mi affascina e che mi ispira, a Milano come a Parigi. Giovanni Zambito.

BIO

Roberto Cicogna, già noto per il suo progetto Oh!Pilot, artista a 360 gradi, attore, regista e musicista, presenta il suo nuovo singolo in italiano, pubblicato dall’etichetta francese Aaki Records: Autostrada, una ninna nanna straniante e ossessiva in crescendo, un viaggio in macchina veloce su una strada deserta.

Milanese di nascita e parigino d'adozione, Roberto Cicogna, potrebbe essere paragonato ad un uccello migratore, ma lui è innanzitutto un camaleonte : regista di videoclip e di cortometraggi, attore, organizzatore di eventi culturali, ha composto e cantato, tenere ballate folk alla Stealing Sheep o José Gonzalez, non accanto al fuoco ma dall'asfalto grigio del 20°arrondissement di Parigi. Fan dei Nirvana, beatlesiano nell'animo, songwriter alla Herman's Hermits, sui suoi due EP usciti sotto il nome Oh! Pilot (Okness e Brace Brace) Roberto parla inglese quando imbraccia la chitarra. 2020, si cambia decennio, l'artista torna alla lingua madre : l'italiano.

Fattitaliani

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