di Giovanni Chiaramonte. Nella comprensione dell'autismo di un bambino non si ci riferisce a teoria ma all'osservazione diretta. Il lavoro educativo è individualizzato e si appoggia su un apparato diagnostico che ha individuato il suo livello di sviluppo. Il bambino dovrà essere aiutato a meglio adattarsi al suo ambiente migliorando le sue capacità di comunicazione, di socializzazione e di autonomia, prestando attenzione ai suoi bisogni specifici. Ogni azione andrà suddivisa in sequenze, e la sequenza insegnata ai genitori e a chi è in contatto col bambino: con l'obiettivo di portare il bambino a memorizzare e replicare la sequenza; non ci sono scorciatoie.
L'autismo in pillole: l'importanza di creare delle sequenze
20 aprile
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