Lussemburgo: The Nature of Forgetting, talento allo stato puro. La recensione di Fattitaliani

Fattitaliani

(video) Lo spettacolo corale di Theatre Re, ideato e diretto dal fondatore Guillaume Pigé, combina il teatro visivo con la musica dal vivo per trasmettere i ricordi frammentati di Tom affetto da demenza all'età di 55 anni.
Difficile entrare nella mente di chi è colpito da demenza per registrarne emozioni e ricordi, ancor più complicato tradurre tutto in un'espressione artistica. Ebbene, The Nature of Forgetting ci riesce pienamente.
Lo spettacolo colpisce diritto al cuore il pubblico e lo fa doppiamente: ci si emoziona davanti ai ricordi che si accavallano in maniera asincrona e confusa, e si resta basiti di fronte al talento eccezionale dei quattro artisti in scena: Louise Wilcox, Eygló Belafonte, Calum Littley, lo stesso Guillaume Pigé, straordinariamente intenso. Il loro è un talento allo stato puro, una bravura che non ha bisogno di orpelli e contorno per essere risaltata.

Con pochi oggetti di scena (sedie, tavoli, banchi, bicchieri, vestiti, bicicletta) per rappresentare gli episodi che affollano drammaticamente i ricordi del protagonista Tom, gli attori sono accompagnati da due virtuosissimi musicisti (Henry Webster e Nathan Gregory) e dalla colonna sonora composta da Alex Judd. E così, prendono forma e voce le giornate scolastiche, il giorno delle nozze, la nascita della figlia, la laurea, l'infanzia e il rapporto con la madre, un incidente automobilistico.
Movimenti violenti, arresti bruschi, cadute anche rovinose costituiscono il ritmo della narrazione, azzeccatissimi nel rendere visibile il tentativo di chi cerca di gestire l'accatastamento del proprio passato ridotto a brandelli dalla demenza e rappresentano il tentativo di tenerli sempre con sé, perché nei momenti di lucidità si fa viva e dolorosa la consapevolezza di perdere gradualmente e sempre di più la propria storia.
La sceneggiatura (quasi inesistente il parlato) si nutre di una ricerca effettuata dai componenti del Theatre Re fra persone affette da demenza, con i loro assistenti e un neuroscienziato per esplorare cosa significa dimenticare. Una delle scoperte è che sorprendentemente l'inizio del declino della memoria può offrire la possibilità di ricordare meglio il passato e per un breve periodo i ricordi a lungo termine, apparentemente dimenticati, diventano più vividi che mai.

The Nature of Forgetting
, presentato in anteprima al London International Mime Festival nel 2017, è stato rappresentato in tanti Paesi con grande successo e ora fino a domenica 15 gennaio è in scena al Théâtre des Capucins di Lussemburgo. Giovanni Zambito.
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