L'intervista canzonata, Lumen a Fattitaliani: devi credere veramente in quello che scrivi

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Ospite fra le pagine di Fattitaliani per il lancio del suo primo ep Di mari mossi e cieli stellati, la cantautrice Lumen è oggi la protagonista dell'intervista canzonata, in cui i titoli delle sue canzoni diventano oggetto e pretesto per permetterle di raccontarsi e raccontare. Eccola qui.

In che momenti e in che modo la tua ispirazione si nutre Di mari mossi e cieli stellati?

Credo che la mia vita sia un eterno nutrimento di quello che mi dà l’ambiente in cui vivo. Che siano incontri con persone o luoghi, ho gli occhi aperti e alla ricerca, sempre, non c’è un momento specifico di ricerca. La mia ispirazione è “aperta al miracoloso”, come aveva detto una volta Joni Mitchell in un’intervista. Se sei aperta a questa condizione la bellezza ti colpisce e oltrepassa.

Di mari mossi e cieli stellati è una raccolta di elementi naturali e dell’influenza che hanno su di me. Nella mia quotidianità sento che quello che faccio è influenzato, indirizzato dalla luce del sole, dalla luna, dalle onde del mare, è una sensazione speciale che ti fa sentire parte dell’Universo.

Meglio scrivere quando arriva L'Aurora o quando tramonta il sole? 

Quando ho visto l’Aurora boreale è stato un momento così bello e intenso che i miei occhi erano come appiccicati al cielo. Quando un evento mi scuote così tanto ho una necessità istintiva di scriverci su. Come se avessi bisogno di fare ordine tra i pensieri e le sensazioni che ho provato. È questo che mi succede spesso. Sento qualcosa che mi si smuove dentro e devo assolutamente non perdere quel ricordo.

Quando tramonta il sole si creano eventi incredibili, il giorno e la notte sono così diversi e anche noi li viviamo in modo diverso. Io non amo la notte, a volte mi fa paura, ma anche di notte resto aperta all’incontro. Poi per fortuna di notte ci sono le stelle, la luna…

Quando ti arriva "Un'idea" la riporti per iscritto subito per paura di dimenticarla? ne parli con qualcuno prima di tradurla in canzone?

Ci sono momenti in cui ne parlo con qualcuno, ma poi c’è la possibilità di perdere la bellezza di quella idea lì. Più spesso la tengo per me, la custodisco finché non ho un momento per buttarla giù per bene. Le mie canzoni nascono sulla mia moleskine da sempre. Scrivo lì senza alcun filtro, come i diari dei bambini, che adesso sono appunti di viaggio, poesie, pensieri, racconti. Anche mentre scrivo un pezzo, musica e testo, non la faccio sentire finché non sono soddisfatta, solo al termine del processo - che può durare mesi - lo condivido e di nuovo lì sono pronta a ricominciare un altro processo. Ma solo se sono felice del processo creativo individuale.

C'è una ricetta secondo te che possa garantire a una canzone di rimanere "Viva" nel tempo?

Ingrediente fondamentale, la verità. Non intendo necessariamente raccontare i fatti reali accaduti, anche l’invenzione è verità. Intendo che quello che scrivi deve essere sincero e ci devi credere veramente. È inutile parlare di cose in cui non credi nemmeno tu, come potrebbero crederci gli altri?

Il resto, dipende dallo stile di ognuno. Per me Lucio Dalla è intramontabile - tra le sue parole preferite c’era la parola amore, è una parola “banale” ma c’è chi la sa usare in modo speciale.

Qualcuno ha mai remato contro la tua voglia di cantare dicendoti "Arrenditi"? o al contrario chi ti sostiene maggiormente?

Diciamo che chi ha remato contro non mi conosce molto. La scelta di iniziare questo percorso è stato per me molto naturale e conseguenza di consapevolezze. Ho percepito un po’ di paura da parte di chi non si aspettava questa scelta, dai miei amici, dai miei genitori. Con i miei ho sempre sentito una profonda fiducia, li ho portati con me in questo mondo e si sono fidati. Le più belle relazioni che ho nella mia vita sono piene di amore e dove c’è amore è difficile ci sia qualcuno che remi contro. Bisogna stare insieme nel cambiamento. Sento molto supporto dalle persone vicine, dalla mia famiglia, dai miei amici, da Luca che è anche il mio produttore. Mi sento molto fortunata. 

Cosa ti ha colpito del personaggio di "Ermione"?

Ermione è parte integrante della natura, è un personaggio femminile che si trasforma, si contamina con le foglie, la pioggia. Mi colpisce l’unione dell’essere umano con l’ambiente in cui vive, con i colori degli alberi e del cielo. Mi sembra un racconto che mi rappresenta, questa metamorfosi che non è un gioco di potere ma un affidarsi reciproco. Giovanni Zambito.

BIO

Lumen è una scia brillante che abita pianeti diversi. Studia e osserva come gira il mondo, scrive pensieri sulla sua moleskine che diventano disegni, a volte poesie ma più spesso canzoni. La sua formazione musicale comprende lo studio di chitarra, canto e scrittura creativa. Nel 2022 escono i suoi primi due singoli, “Viva!” e “Un’idea”. Nei suoi testi non manca mai la parola mare. 

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