Veronica Madia presenta il romanzo “18 giorni accanto a te”. L'intervista di Fattitaliani

Fattitaliani



Sono dodici gli scrittori che l’agenzia SBS Comunicazione (www.sbscomunicazione.it) rappresenta durante una delle vetrine più ambite d’Italia: Casa Sanremo Writers. Dal 7 al 10 febbraio, Sheyla Bobba, accompagnerà gli scrittori selezionati rappresentati dalla sua agenzia: a Fattitaliani ospiteremo interviste ad ognuno di loro per conoscerli meglio

Ciao Veronica Madia, benvenuta su Fattitaliani, oggi vogliamo conoscere meglio te e “18 giorni accanto a te”.

Chi sei oltre ad un’autrice? 

Sono una giovane mamma e la mia famiglia (i miei tre bellissimi figli e mio marito) colora la mia vita. Sono anche una tabaccaia, perché lavoro nell’attività di famiglia e cerco di riempire la mia vita con tante altre passioni, come il cosplay, la danza e il fitness, di cui sono insegnante per entrambe le discipline, la lettura e tutto ciò che riguarda l’handmade.


Da cosa nasce “18 giorni accanto a te”?

Il mio romanzo nasce dalla necessità di somatizzare un dolore molto profondo, causato da un avvenimento che purtroppo non è stato possibile evitare. La sua stesura mi ha aiutata ad affrontare e analizzare quel male che non riuscivo ad esprimere a parole, mi ha dato la possibilità di vedere con occhio esterno quelle emozioni terribili così da poterle accettare attraverso un lungo percorso. È stato quindi la mia salvezza in un momento in cui non potevo permettermi di far vincere quel dolore, né per me né per la mia famiglia.



Credi che per essere dei buoni scrittori si debba seguire solo l’istinto o studiare e fare corsi è una palestra necessaria?

L’uno è complementare all’altro; non basta seguire l’istinto, un minimo di conoscenza delle basi bisogna possederlo. Le tecniche sono in costante evoluzione e non si smette mai di imparare, quindi sono dell’idea che tenersi in continuo aggiornamento non faccia altro che giovare il nostro lavoro.


Avevi uno scopo particolare per scriverlo (magari volevi dare un messaggio… un contributo…)?

Volevo che questa storia fosse un incentivo per tutti coloro che come me hanno vissuto un punto di stallo nella loro vita; volevo far riscoprire il valore familiare e l’importanza che hanno le persone al nostro fianco, ma soprattutto volevo far capire che le uniche persone che hanno il potere di farci guarire siamo noi stessi. Dobbiamo scavare nella parte più profonda di noi per ritrovare quella volontà di star bene. 


Qual è la tua lettura preferita?

Diciamo che come genere di lettura prediligo il fantasy con sfumature gotiche, ma ci sono classici come Orgoglio e Pregiudizio che non si possono non amare. È anche vero che se un libro cattura la mia attenzione lo leggo indipendentemente dal suo genere, quindi posso dire che spazio molto tra i generi. 


Siamo a ridosso del Natale, chi dovrebbe ricevere “18 giorni accanto a te” come regalo sotto l’albero?

Chiunque. Un genitore, un amico, un figlio, tutti coloro che amano le letture ricche di carico emotivo e tutti colori che nella vita hanno affrontato dure sfide che alla fine hanno superato col cuore più leggero.



Sei stata selezionata per l’edizione 2023 di Casa Sanremo Writers. È un traguardo o una tappa?

Per il momento posso dire entrambi. È un traguardo che non credevo di raggiungere e la prima tappa del mio cammino. Solo il tempo ci dirà se mi fermerò qui o proseguirò la mia strada; per ora mi godo l’emozione e la gioia di questa grande possibilità che mi è stata concessa … il futuro lo scopriremo vivendo. 


Hai un sogno nel cassetto?

Lo avevo e si è già realizzato. Volevo pubblicare il mio romanzo per dedicarlo alla memoria di mia nonna, che purtroppo è venuta a mancare tre anni fa. E ora che lo è io mi sento realizzata. Se avrà seguito e notorietà sarà tutto merito suo, che mi affianca da lassù. 


Grazie di questa chiacchierata, facendo finta che questa intervista è la prima pagina del tuo libro, ci lasci una dedica speciale?

Che le emozioni siano la vostra fonte inesauribile di energia, non abbiate mai paura di mostrarle! 


Un immenso ringraziamento a tutta la redazione.


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